sabato 30 ottobre 2010

Sentirsi animali

 "Questa è la prosa del mondo quale appare alla propria e all'altrui coscienza, un mondo fatto di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il singolo non è in grado di sottrarsi".   Carl Friedrich Gauss

Rimodellare la propria vita non è facile, soprattutto quando il rinunciare a privilegi e diritti ti coinvolge in prima persona. I gesti quotidiani e le abitudini possono mutare e adeguarsi, la mente trova ostacoli non facili da debellare, analizzare il contesto con obiettività e distacco personale potrebbe essere una modalità, ma non una regola. Quando passi gran parte della vita nell'igenuità del bambino e un'altra parte nell'inesperienza dell'uomo non hai gran motivo di cambiare, quando questo stato muta in una essenza più stabile e consapevole, percorri strade diverse e hai fame di esperienze che appaghino le tue esigenze. Sono spiazzato dagli eventi, non perché gli eventi siano cambiati, è il percepirli diversamente che mi fa riflettere....a voi non capita mai? Sentirsi felici, amare, avere successo nella vita sono dei traguardi o dei limiti? Si parla sempre dell'infinità dell'universo perché limitarci nel resto? L'aforisma di Gauss dice che non posso sottrarmi da singolo, ma non mi impedisce di farlo in branco...perché in fondo il "gruppo" è più adatto all'uomo...sentirsi animali è un'altra storia.
P.S.
Questa è un'idea estrema...ma non troppo

lunedì 25 ottobre 2010

Sono un razzista!

"Noi intellettuali tendiamo sempre a identificare la "cultura" con la nostra cultura: quindi la morale con la nostra morale e l'ideologia con la nostra ideologia. Questo significa che non usiamo la parola "cultura" nel senso scientifico e che esprimiamo, con questo, un certo insopprimibile razzismo verso coloro che vivono, appunto, un'altra cultura". Pierpaolo Pasolini
Non saprei...quindi sono un razzista o non sono intellettuale?....per la seconda il dubbio è sciolto, ma per il razzista.....mmmmm.....si forse un pò lo sono, anzi no, provo profondo odio verso coloro che in virtù di un dogma perdono di vista le soluzioni, e si incamminano in una più favorevole strada dell'odio, portando avanti una serie di luoghi comuni, per sentito dire o per autosuggestione mediatica. E allora ci provo anch'io a fare il razzista e vediamo se smuovo un po i vostri preconcetti!
"Sono un razzista verso quella chiesa che viola le innocenti vite, che le profana impunemente, che continua a riscuotere consensi in virtù di comportamenti poco limpidi"
"Sono un razzista verso quei goliardici simpaticoni che imperversano negli stadi di calcio"
"Sono un razzista verso il proliferare di uomini e donne imbellettati davanti alle telecamere, sciacalli di vicissitudini, e sfruttatori di sentimenti"
"Sono un razzista verso coloro che non hanno rispetto per la loro pianeta che gettano le cicche delle sigarette in terra o seppelliscono rifiuti tossici nel terreno"
"Sono razzista verso gli Stati che vogliono portare libertà e democrazia, colonizzando i popoli e depredandoli delle loro identità"
"Sono razzista verso gli ideologi dell' imposizione (rosse o nere che si voglia)"
"Sono razzista verso quegli uomini che abusano delle donne, che agiscono per istinto perverso e privo di ogni ragione"
"Sono razzista verso coloro che non operano con obiettività, e si fanno trasportare dalle masse inferocite del momento"
"Sono razzista verso questi politici rigidi e classisti sempre intenti a gestire il potere e non a risolvere i problemi"
"Sono razzista verso quelle banche e banchieri che fanno il bello e cattivo tempo su questo pianeta"
"Sono razzista verso quest'economia del profitto"
"Sono razzista verso la superorganizzazione che deve gestire le sorti di tutto"
"Sono razzista verso coloro che sfruttano i lavoratori"
"Sono razzista verso il perbenismo mascherato di chi cosapevolmente ricicla il denaro"
Sono un razzista su una moltitudine di fatti, persone eventi....però non mi nascondo dietro la folla per gridare la mia idea, perché è la mia idea e non quella degli altri, perché se non ve ne rendete conto anche una carezza è razzista quando sfiora un volto alla presenza di un'altro volto mai sfiorato.

mercoledì 20 ottobre 2010

Ti faccio una promessa

"L'esitazione, di qualsiasi tipo, è segno di decadenza mentale nei giovani e di debolezza fisica nei vecchi".
Oscar Wilde
Ti prometto di non esitare, di decidere con ardore, di buttare nella mischia il mio cuore, a cavallo della sincerità mostrerò il vessillo intriso del mio sangue, non sarà una croce a scortare il mio galoppo, non sarà una moneta d'oro a ricompensare il sacrificio, ma avrò in cambio il tuo sorriso, il tuo favore, una promessa di fedeltà incisa indelebilmente nella mente, che un giorno al momento opportuno mostrerò ai molti accorsi con la stessa promessa. L'incontro sarà deciso dalle coscienze riunite, per ovviare alle loro pene, dovranno calpestare i loro fratelli, i loro figli che non sono usciti dal torpore di una vita effimera,superficiale,egoista....sono qui a fare questa promessa, una promessa al mio io, una promessa a te....ci vediamo...buon viaggio cavaliere, che il destino sia scritto di tuo pugno.


lunedì 18 ottobre 2010

Gioco di parole

Ogni tanto l'occhio cade dove non deve cadere, e la mente dove non deve pensare....e con tanto di premessa ora vi aspettate qualcosa di eclatante, quantomeno intrigante, invece beccatevi sto polpettone (leggetelo fino alla fine, potrebbe essere una sorpresa)......"Siglato l'accordo sugli esuberi di Unicredit. Il piano prevede l'assunzioni di 1121 giovani"....fin qui ci siamo, il trionfalismo è garantito, salvo poi leggere che a fronte di queste assunzioni, 4700 "vecchi", nelle diverse modalità vanno a casa. (evvai!)
Questo del resto non scuote più di tanto le palle, siamo in linea all'attuale politica imperialimprenditoriale, la cosa che mi lascia allibito è un periodo, apparso in un primo articolo del sole 24 ore, e poi misteriosamente svanito, ma ancora riportato (non so per quanto) sull'Ansa, che recita così....."E' stato ottenuto, dopo ore di discussione, anche l'impegno dell' azienda a privilegiare le assunzioni dei figli dei dipendenti con due vincoli legati alla laurea e alla conoscenza della lingua inglese. Unicredit non ha invece accettato l'idea di un' assunzione automatica dei figli dei propri dipendenti destinati al prepensionamento".
Sogno o son desto? Il passaggio di consegne istituzionalizzato in un accordo sindacale come se fosse ereditario? Che vuol dire "privilegiare"?...pensate ciò che volete, ma pensate.

venerdì 15 ottobre 2010

La democrazia.....

Si riempiono la bocca con la democrazia, ne spargono le sementa nei campi dell'ignoranza , ne mostrano i frutti con orgoglio, li fanno assaggiare ed odorare per portarti all'overdose. Siamo talmente stracolmi di democrazia che ormai non la si riconosce neanche, se ne scrive e se ne parla, la si mette in dubbio, se ne scova l'ardire, se ne fomenta la fiamma tanto da provocarti un'ustione in caso di contatto. Ne ho piene le scatole di questi buonismi coatti, di false ideologie esportate per le esigenze più impellenti, dove la colpa della crisi è da imputare alle etnie d'esportazione e non dai signorotti seduti sulle comode poltrone, dove nascono come funghi organizzazioni umanitarie e un altro signorotto come George Soros ha annunciato qualche settimana fa che "starebbe" donando 100 milioni di dollari a Human Rights Watch, a condizione che questa ONG trovi ulteriori donatori per altri 10 milioni di dollari l’anno, salvo poi accorgersi che per mantenere questi apparati "umanitari" si spendono altrettanti soldoni relegando l'azione stessa ad una semplice quanto complessa operazione di interscambio commerciale, atto a piazzare i "prodotti" da smerciare. Siamo cosi democratici che i candidati alle elezioni sono secondo il presidente dell’Antimafia Giuseppe Pisanu cosi definite.... "le liste sono gremite di persone che non sono certo degne di rappresentare nessuno"....e ultimamente mi rendo conto che durante la mia doccia rilassante l'acqua scorre molto più democraticamente a mo di ruscello montano in attesa di esser privatizzato.....ah! orsù dunque destati dal torpore democrazia mia.
P.S.
La democrazia...« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »...Walt Whitman

martedì 12 ottobre 2010

ITALIA - SERBIA

Non capisco lo stupore.....non comprendo lo sgomento....il pianeta evidenzia sani ed ordinari squilibri....e il calcio grande focalizzatore non può che esserne compreso.....il mondo non è suddiviso in compartimenti stagni ed in questo caso è stato utilizzato questo grande palcoscenico mediatico, per apporre un "accento" che altrimenti non sarebbe stato notato.....ogni gesto eclatante non è mai casuale....ora pensate comodamente a tutto il resto. Buonanotte
 

lunedì 11 ottobre 2010

L'eleganza di un polpo

Nei fondali marini, che nelle memorie adolescenziali occupavano la parte oscura, ora sono il lato "illuminato" dove l'attesa per la successiva immersione ti rende trepidante ed ansioso, mi ritrovo continuamente tra piedi anzi tra pinne, maschere erogatori e via discorrendo (su gentile concessione del nostro diving di fiducia). La bellezza del tutto si amplifica quando il glug glug della discesa si fa più frenetico, il gorgogliare delle bolle cariche di aria è l'unica musica che si sente mentre il respiro ti accompagna, nel turbine delle emozioni arrivi all'ancora, l'unico "ancoraggio" che ti resta al mondo in superficie.....e ti senti un intruso. Sono un essere umano, senza branchie e mani palmate, nuoto con l'attrezzatura attento nel non consumare in fretta l'aria e mi domando, ma perché non scappano sti pesci, perché mi guardano strabuzzando gli occhi? Che domande del cavolo....si continua in sinergia con il tuo compagno d'immersione e senza perdere d'occhio la cordata che ti precede, tra un anemone una perchia, uno scorfano abilmente mimetizzato e la pinnata in testa dell'altro sub vorresti fare un foto da incorniciare, ma non ho la macchina, che disdetta, però ve la voglio far immaginare...chiudete gli occhi...nella spaccatura aperta nella roccia un'aragosta fa capolino con le antenne in movimento in compagnia di una piccola stella marina, tutto dietro il vetro della tua maschera mentre centinaia di bollicine scappano verso l'alto alla ricerca della libertà....le richiamo, urlo non andate è qui la libertà!!!

venerdì 8 ottobre 2010

Ipocrisia all'Occidentale

Sembra il titolo del  succoso nuovo piatto offerto in un ristorante trendy e ben frequentato (poi cazzo vorrà dire) di una città italiana, dove il rosso sfumato delle decorazioni non sgorga dall'ultimo comunista in giro per il territorio, ma dagli accordi siglati con i compagni Cinesi. In perfetta sintonia con il mondo, dopo aver posizionato lanterne rosse sui Fori Imperiali di Roma ed illuminato il Colosseo di rosso con dedica, probabile omaggio al premier cinese Wen Jiabao in visita in Italia.....mentre in una conferenza stampa da ipnosi si elargiscono miliardi di euro di accordi economici, quei tanto asfissianti giornali nostrani sempre vivi nella ricerca del particolare non si sono accorti che quel rosso ha il sapore del sangue. Proprio in quel momento a migliaia di chilometri di distanza, nella colorata Norvegia, un manipolo di "saggi" donava il premio Nobel  per la pace a Liu Xiaob noto sovversivo terrorista cinese condannato a 11 anni di carcere per aver osato liberare dalla propria mente la parola Democrazia. Sinceramente ne ignoravo l'esistenza, ma come successe in occasione del carro armato fermato con la busta della spesa in piazza Tien a Men nel 1989 la cosa non mi lascia che favorevolmente sbalordito e arricchisce i miei pensieri, ma come in quella funesta occasione non vorrei che si perdessero le tracce del giovane studente e del militare alla guida del carro armato. Prosit!!!

sabato 2 ottobre 2010

La gioia di essere

Mi sento come una grossa spugna imbevuta delle nostre nefandezze, di quelle inconfessabili voglie di gloria e ricchezza che costantemente non abbandonano mai le nostre menti, vorrei esser strizzato con forza e perdere tutto quel succo malsano che mi è stato riproposto dall'inizio della mia vita. Se avessi capito una infinitesima parte di ciò che mi circondava, ora potrei proporre un nuovo me stesso. Eppur son felice di esser quel che sono, ma la quotidianità mi addolora, mi porta verso lidi privi di vita, non è un dolore personale perché forse ho capito ciò che mi circonda e averlo capito mi rende irrequieto, intransigente, poco incline nell'assecondare le superficialità. Siamo parte integrate di un sistema, che fagocita di volta in volta le parti che giudica superflue, dopo averle sfruttate a dovere, e io come te che stai leggendo, non puoi dire di non essere colpevole, lo siamo tutti. Soliti discorsi qualunquisti e generici che non colgono il punto, ma che cavalcano i sentori di malsanità che ci circondano, ma sbatterlo in faccia da un effetto diverso al qualunquismo perché sei chiamato in causa, se non lo fa preoccupati, e non puoi esimerti almeno in questo. La gioia interiore proviene da questa consapevolezza, quella di capire, di continuare a capire, di ricercare non solo fuori che essere felici non è una condizione di stato, ma un sentimento.