martedì 29 novembre 2011

Elemosinando...


Uno spiffero gelido mi avvolge come un anaconda, provo a districarmi, sono in trappola, l’interruttore  è a due passi, la luce soffusa non mi impedisce di procedere, ma al momento dell’accensione non trovo risposta. 
Il tempo passa e l'oscurità continua a muoversi,  ho una candela  nella scatola degli oggetti dimenticati, l’accendo. La fiamma si muove con le ombre a contorno, ad applaudire. Taciturno e pensieroso mi avvolgo nella coperta e attendo il sopraggiungere del tepore. Non c’è internet, non c’è telefono, il frigorifero senza corrente è una grotta nauseabonda, non c’è anima viva disposta ad uscire in strada e trovare una soluzione, sono tutti fermi in attesa dei soccorsi. Non ricordo, gli ultimi giorni li ho cancellati , cosa succede,  dove è finito il mondo? Cosa devo fare domani? Ho un lavoro, ma che senso ha portarlo avanti, che senso ha raggiungere i risultati, la gente vaga senza una meta, non parla nessuno, sono tutti isolati nei loro gusci a protezione dei loro possedimenti. Arrivo fin sopra la montagna, da li scorgo il mare, la miriade di case che hanno soppiantato la vegetazione, anni addietro ridente, cumuli di immondizia ai bordi delle strade, l’orizzonte è offuscato da una coltre grigia che impedisce allo sguardo di andare oltre, torno indietro, casa dista qualche chilometro, devo andare a pescare altrimenti non saprei cosa mangiare…
Quando mi sveglio riprendo fiato, è stato uno scenario apocalittico a dipingersi in questo incubo, la descrizione che non ho potuto rappresentare è l’impotenza della comunicazione, nelle persone che non avevano il coraggio di alzare lo sguardo, che analizzavano cellulari esanimi, che vagavano persi nell’impotenza di non poter più controllare la vita…persi in loro stessi, a mirarsi allo specchio, indumenti pregiati, hanno smarrito la benché minima voglia di capire.
 Attonito continuo a parlare,  ascolto le risposte, e pacato ne assecondo le voglie, mi dispiace che non vi sia possibilità di confronto, ma solo la spasmodica voglia impositiva di esser vincitori, mentre il mondo si perde in chiacchiere...torno ad ascoltare il suono dimenticato nello spazio tempo. 

giovedì 24 novembre 2011

Io Canto

Canto nell'oscurita dei sottopassi
gestualità inconsuete mi accompagnano
sento sinfonie sferragliare

Canto nei fondali marini
gorgogliare di speranze
sento sinfonie naufragare

Canto nel deserto del sole
per la frescura dell'oasi
sento sinfonie di miraggi

Canto....ma non so cantare
urlo nella campana di vetro
mi guardo negli occhi
non osate ho paura

Canto per esprimermi...non sono un'artista
adagio il cappello...aspetto l'offerta
sono un pagliaccio per strapparti un sorriso


giovedì 17 novembre 2011

Milano, Roma, Napoli........last minute I^

Una fotografia strappata ad un paese….
un furto in flagranza di attimi vissuti e non estrapolati dalla rete, da usare in base alla convenienza economica e sentimentale, per andare a ritrovare parenti, amici, divagazioni. Sono metropoli distanti che uniscono il tessuto di un paese variegato come la stracciatella. Aereo, macchina, treno, nave, per raggiungere, incontrare persone e allora…per le strade di Milano il centro pulsa come un cuore a cielo aperto, ci sono gli studenti che hanno fatto “sega, bigiato, filone”, i colletti bianchi che schizzano da una parte all’altra, il Mac Donald sempre stracolmo. In via della spiga c’è un’interminabile fila, penso tra me e me, ci sarà una svendita, però alzando gli occhi la scritta è inequivocabile…”Tiffany”…divertito faccio una foto come se fosse un serpente colorato, poco più avanti la scena si ripete da Moncler, un paio di guanti impellicciati segnano uno spread di 1200 euri. Entro da Lous Vuitton come si entra in un luogo di culto, domando alle mie accompagnatrici
“ma non è che ci cacciano perché poco idonei al luogo”...risposta..."ma daiii!!!! Andiamo, se no aspettaci fuori"...penso di non esser un cagnolino ed entro. Le venditrici sono tutte straniere, ma anche i clienti, e dopo aver appurato il prezzo di una sciarpa e dei "bauletti" tanto alla moda sono frastornato, attraversiamo la galleria ed entriamo da Prada...qui il discorso cambia e le venditrici parlano a malapena italiano, in compenso le borsette in pelle di cervo (?) sono stupende. Il giro milanese prosegue, mentre in Brera incontriamo a passeggio Tronchetti Provera e Afef (merita diciamocelo), vogliono prenotare per il brunch...per fortuna me la scappotto. Forse ora capisco a cosa si riferiva il vecchio premier quando parlava di un'economia fiorente, ma se facesse qualche passo nelle zone limitrofe o in altre città il discorso potrebbe cambiare, ve le illustro nelle puntate seguenti. Torniamo a casa della nostra amica, alzo lo sguardo e rileggo per l'ennesima volta il nome del condominio e penso a tutto quello che si era scatenato nei mesi passati, sapevo già tutto prima che gli eventi si propagassero, ma anche questa è un'altra storia, anche questa da svelare con parsimonia. L'Olgettina evoca non solo fantasie erotiche...






lunedì 14 novembre 2011

Pippe mantali

Anche la logica è un atto di fede. 
Ernst W. Eschmann 

Provocatorio MARK.....!!!!!!!!!!

Sparatevi la visione a tutto volume...e arrivate fino in fondo...vivi!!!!!!

martedì 8 novembre 2011

Sangue Italiano per Vampiri Europei...

Dopo gli eventi alluvionali drammatici del Nord Italia, la flottiglia di opportunisti cavalcatori di emergenza si è riproposta a spron battuto, si attendono cadute eccellenti di amministratori e politici, mentre le signorotte e signorotti dell’Europa unita ci propinano risoluzioni al flambé, nell’aria ne sento l’odore bruciaticcio che a molti inebria le papille gustative. Dopo le ultime vicende economico-sociali, ho i brividi che mi invadono come un’orda di cavallette affamate, perché se qualcuno ha ancora qualche dubbio ci vogliono mangiare come un piatto prelibato, schiavizzarci come non potete immaginare, rendere periferia europea di Germania e Francia, e questo per il bene dell’Euro, del potere e di qualche tasca ingorda…ma al nostro didietro qualcuno è interessato? Articolo da leggere, in merito all’avanzata silente dei conquistadores  considerazioni che avevo fatto tra me e il me incazzato, però esternarle da profano intellettivo mi sembrava un po’ fuori luogo, magari se lo fa qualcuno con un minimo di curriculum è meglio. Comunque a scanso di equivoci consiglio vivamente a chi possiede qualche spicciolo di consumare il gruzzolo il prima possibile, in quello che ritiene più opportuno.  Poi magari tra qualche decennio torneremo a trainare l’economia come India e Cina, dove i lager lavorativi spacciati per opportunità di crescita, ricattano popolazioni assuefatte dal miraggio del successo e la necessità di mangiare, nel contempo applaudite dai media per non creare scompensi tra i pensieri. In attesa della crocetta da apporre alle prossime elezioni ci stanno appuntando una bella croce sulla schiena…Prosit

venerdì 4 novembre 2011

Perchè non basta esser indignati...


Ragazzi e ragazze, signori e signore, carissimi voi tutti…
Qui non si sciolina buona letteratura, ma una gran dose di arrabbiatura, perché questa è una protesi estesa, una protuberanza dell’Io. Ritorno ai vecchi concetti, di coloro che affermano il principio di “beato a te che non capisci un cazzo” apprezzandone sempre più il cardine con il quale non si ha minimamente il sentore di ciò che accade realmente. Una vita real-virtuale, che si è appropriata di una gran fetta di umanità. Se si pensa che ciò, sia prerogativa Italiana vi sbagliate di grosso, coloro che gestiscono lo sport in India stanno negando le più elementari strutture alle masse, proprio quando sono immersi fino al collo nella corruzione e nell’incompetenza, eppur il resto del mondo ne decanta i meriti per un’economia tra le più fiorenti, si potrebbe fare un elenco interminabile di esempi, dalla Francia al Giappone, dalle Americhe all’Africa passando per la Cina e andando nella Russia.
Ognuno ha le proprie metodologie di ricerca per farsi un'idea,  questo mio cercare, affiancato alle incompetenze del mio settore lavorativo hanno riproposto lo spirito bellicoso nel precedente post, che vorrei veder realizzato...in definitiva non dimentichiamoci che la vita si è materializzata dopo un’esplosione. Forse a molti può apparire uno sfogo estemporaneo, un’ira fine a se stessa, un atto della non ragione. Potrei esser d’accordo con voi, però tornando a bomba, preferirei far parte di quel “beato a te che non capisci un cazzo” perché in fondo il risveglio della coscienza, la condivisione, il dialogo, e ogni tipo di rapporto umano e lavorativo è ormai imperniato, intriso, inquinato dalla denigrazione, il non rispetto, la strafottenza, la scalata sociale a discapito di tutto e tutti…ma io, me medesimo in qualità di Officina in Trasformazione domando a voi, cosa fate per contrastare questa melma? Cosa vorreste fare? Non mi basta solo esser felice, io voglio di più, voglio che lo siano il maggior numero di persone…scusate, ma forse non basta isolarsi e raggiungere uno stato interiore superiore, non basta staccare la spina e disinteressarsi del resto, siamo sette miliardi, un po’ troppi per esser sopportati da questo pianeta, e figuriamoci se posso farlo io nel mio piccolo.

mercoledì 2 novembre 2011

Ho voglia di esplodere

Ho solo voglia di liberare il me stesso sopito, latente, ignaro
Ho voglia di lasciarlo libero
Ho voglia di unirmi a lui
Ho voglia di non esser più uomo

martedì 1 novembre 2011

In Viaggio...

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

Kostantin Kavafis
Grazie a Daniela...mia sorella ^_^