lunedì 1 settembre 2014

Intervista all'Anacronista

Domanda:
Cos’è la condivisione in rete?
Risposta:
Una diffusione capillare di notizie e immagini a volte approssimative, in alcuni casi distorte o artificiose.

Domanda:
Non pensa che questa modalità diffusiva possa portare miglioramenti, o le conoscenze sono ormai assuefatte dai media palesemente pilotati?
Risposta:
C’è chi si interroga e approfondisce, ma la stragrande maggioranza si lascia trasportare dal sensazionalismo o dalla moda del momento. Il titolo del pezzo catalizza ogni opinione, l’immagine o il video è l’espressione incontrovertibile della verità, ma basta cambiar prospettiva o leggere e approfondire con calma per avere un quadro d’insieme completamente diverso.

Domanda:
Mi sembra che le sue considerazioni siano un tantinello presuntuose, arrogandosi una prognosi non lusinghiera sulla rete e le modalità espansive.
Risposta:
La rete nella sua vastità ha i suoi pregi e difetti, ma la velocità di propagazione è troppo elevata per mantenere un buon livello qualitativo, quindi si frammenta e perde forza dando adito a molti detrattori di riprender vigore, e ai naviganti di andare alla deriva.

Domanda:
Scusi, lei è un detrattore del progresso, un navigatore anacronistico….mi consenta. Sembra così convito delle sue posizioni da tralasciare i miglioramenti che ne scaturiscono.

Risposta:
Scusi ora ho fretta devo andare a mangiare, mi contatti su twitter o facebook al nickname
Baciami le chiappe.
 

martedì 25 marzo 2014

In tuo ricordo

Farsi delle domande non ha un gran senso, se non quello di appagare il nostro essere sempre alla ricerca di spiegazioni. Oggi le parole non scorrono fluenti, sono ferme nell’ampolla della memoria, un tappo invisibile le circoscrive al suo interno. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, ed e così che voglio pensare al nostro passaggio sulla terra. Il postulato potrebbe esser incamerato nell’orbita delle varie credenze religiose, e soddisfare contemporaneamente la restante parte scettica con le varianti a noi più congeniali. Non possiamo sparire, svanire, perché tante parti di noi continueranno ad esistere nelle più svariate forme… ed è cosi che voglio ricordarti, senza arzigogoli o frasi da occasione.

Un abbraccio Gigino

lunedì 17 marzo 2014

Compliblog

Sono passati quattro anni dall'apertura di "Officina in Trasformazione" e la virtualità di questo spazio mi ha dato in cambio una realtà inconfutabile.
La rabbia che cova all'interno dell'icona si è circoscritta per palese inefficacia delle sfuriate, sarà un bene o un male? Non importa oggi si festeggia...domani è un altro giorno.  

giovedì 13 marzo 2014

Emozioni & Sensazioni

Rimango adagiato sul divano, il braccio destro si è addormentato, la luce soffusa del tramonto fa a spallate con la tenda, le guance paffutelle mi ostruiscono la visuale dell’insieme, sento che potrei immergere nel bricco dell’acqua in ebollizione  la felicità in eccesso che pervade il mio spirito, e diffondere la bevanda ricavata per le vie dell’infinito mondo. Decido di parlare con me stesso, con quella natura incorporea, inquieta, ribelle, indolente. Parlo sottovoce per non turbare la tua quiete, anima incontaminata, se non da quei geni che ti abbiam trasmesso, sfioro le tue piccole mani che si ritraggono al contatto come gli occhi delle lumache, forse anche i tuoi pensieri si ritraggono al contatto con i mie, un rischio che dovrò affrontare. Quando apri gli occhi vedo incurvato sull'iride dal colore indefinito un altro me, ne traggo ispirazione, ne aspiro la sensazione di benessere. Torni nel nirvana della beatitudine e io continuo il monodialogo, mi sento attore protagonista sul palco della vita, non importa se alla fine della rappresentazione riceverò gli applausi della platea o i sonori fischi, determinante sarà l'impegno profuso per la rappresentazione, insieme a tutti gli altri protagonisti che ci accompagneranno. Sulla strada poche macchine, il mare è in fermento, il cielo sì è rabbuiato definitivamente, per ora conservo la fotografia di questo istante.
.....Un bacio      

venerdì 28 febbraio 2014

Graffiti maleodoranti

Non vi è e non vi sarà una controprova, però quando ho contattato il "Responsabile Generale", mi hanno fatto attendere un’eternità, le scuse finali per il mancato contatto sono state…”il SIGNORE è in cielo, in terra e in ogni luogo”…”regolatevi di conseguenza”. Affranto alquanto turbato ho seguito l’iter consueto , andando nei luoghi bazzicati dai più meritevoli, ho chiesto in giro se qualcuno lo conosceva e le risposte evasive, in alcuni casi permeate da una fede a personam non mi hanno convinto e ho ripiegato su di un comodo fai da te. Ho fatto il punto sulla disgregazione della società, l’arrivismo, il non rispetto e quant’altro stia spopolando in questo periodo storico, ho quindi inviato in rete vari twitt, ma anche qui nessuna risposta. Per il momento c’è solo un conto salato da pagare, però parliamoci chiaro…”che ce ne fotte”…caro SIGNORE so che hai microspie e altri gadget atti a mantenere il contatto con noi mortali, però che ti costa fare un bel numero verde con cui dialogare del più e del meno, senza noiosi intermediari che non fanno altro che rimbalzare?…oppure proviamo a instaurare dei gruppi di condivisione come nei film americani, dove ci si alza e si parla della propria situazione…forse anch’io mi alzerei, timidamente, e cincischiando (davanti alle platee sono impacciato) farei una probabile scena muta. Ho sbagliato epoca, non sono Galileo, non ho nulla tra le mani con cui invertire il senso di rotazione, andar controcorrente mentre il flusso scorre è faticoso, arriverò stremato alla fonte, ma di certo non finirò nel mare di merda che il flusso segue…cazzo come ho sbagliato epoca.