sabato 30 aprile 2011

Corrente di Pensiero....su una beatificazione.

Pur essendo di Roma non sono mai andato a vedere il Papa del momento, eppur ricordo quando andavo in chiesa tutte le domeniche e in cuor mio l’unico scopo era andare a giocare subito dopo la messa. Tempo dopo e per la precisione il 5 maggio 2002, infausta data per gli interisti e le lacrime post partita premonitrici di santità, ebbi modo di osservare da vicino un Uomo stanco e malato. Quell’uomo mi aveva dato l’impressione di sofferenza, il ruolo imponeva contegno istituzionale, le vestigia già allora facevano proseliti. L’emozione era tangibile, la sentivo sottopelle fluire, dal vivo, a pochi metri di distanza l’enorme testa i movimenti impacciati e tremolanti, aumentavano quella sensazione di riverenza che quel momento avrebbe occupato nella mia vita. Non un sorriso o attimi di gioia notai nei suoi occhi nel rito mattutino alla presenza delle alte cariche istituzionali e locali, come se quello spartito facesse parte della routine ormai consolidata. Il pomeriggio l’incontro con i giovani fu di altra levatura, sorridente, allegro e con battute di spirito per una torta donata in anticipo sul suo compleanno. Ora quell’Uomo dalla carica tanto potente ed influente ha canalizzato politiche e decisioni economiche in ogni dove, forse ingabbiato da una religione cattolica dei riti, dei dogmi intransigenti, negli orrori dei suoi discepoli, nell’oro delle cupole, del preservativo negato, della donna ai margini…la sua beatificazione non sorprende,a soprendermi sono le grida di dissenso per un atto che è fine a sesto per chi non crede, che forse spreca meno del matrimonio dei reali, che rompe meno le palle delle trasmissioni della De Filippi, che fa più eco delle scelleratezze politiche, che toglie meno dei gratta e vinci...insomma buon 1° Maggio a tutti.

Fonte foto

venerdì 29 aprile 2011

Esclusiva di Officina in Trasformazione

           Le nozze del secolo: Kate e William 

Su queste pagine le riprese web in diretta della prima notte di nozze

Affrettatevi dalle ore 23,45 solo per chi si collega un posto in prima fila....i posti sono limitati.

P.S.

Non si accettano prenotazioni e raccomandazioni.  

martedì 26 aprile 2011

Dal cibo agli affetti...storie di ordinaria realtà.

Voi pensavate che regalavo Uova gratis per appagare le vostre voglie!!!!
Eccovi il conto....Sono stati 1.3 miliardi gli euro spesi per il pranzo di Pasqua....O_o
....15 milioni di chili di carne di agnello, 13 milioni di chili di salumi, 11 milioni di chili di uova di cioccolato ma anche 400 milioni di quelle ruspanti da mangiare sode o per preparare lasagne, pastiera e altre torte pasqualine fatte in casa, con un consumo sopra la media anche di vini, spumanti e altri alcolici....(fonte)
Tutto questo se distribuito con equità avrebbe un senso, ma tal senso non lo troverete, perché lo spreco e la distribuzione statistica e non reale ne distorcono il senso. Questi riti "religiosi" cominciano a portare un deficitario input (traduzione che impersonifica il mio essere: Hanno sbomballato i coioni) , ho partecipato mio malgrado a riti religiosi, dove genitori impettiti mostravano fieri i loro pargoli imbellettati e strafirmati, ingessati nei movimenti e cazziati (sgridati) perché nel pieno della fase esplorativa cercavano di giocare, e quindi sporcare i costosissimi abitini. Ora vorrei sproloquiare, ma mi contengo, quando corro nella pineta, il giochini sono poco frequentati, perché non vi portate i figlioli? Perché passate il vostro poco tempo a mostrare i figli a mo' di Totem e non elargite amore invece di perder tempo in cerimonie con il quale si è perso il contatto spirituale? Con il passare degli anni non mi capacito di questa mancanza di sentimento o irrazionale costrizione affettiva, che racchiude i bambini in bolle di vetro ed impedisce loro il contatto con il mondo e l'esplorazione. Faccio un appello...Mamme e Papà, i figli non li fate per saldare un'unione deficitaria, non utilizzateli come capi da mostrare, donate loro tempo (qualità del tempo), giocate con loro non piazzateli davanti alla TV, non usateli come merce di scambio per le vostre controversie....e ricordate  una cosa, non hanno scelto loro di esser figli ma voi avete scelto di esser genitori...e che cazz!!!

Fonte immagine 1865-66 Claude Monet La colazione sull'erba (d'Orsay)

sabato 23 aprile 2011

Uova di Pasqua

Siamo qui riuniti per una sana contemplazione dei siti, in attesa delle scampagnate con attinenti abbuffate, il tempo fa lo spiritoso, però non mi dispiace. Il lavoro mi attende, quindi ben venga la pioggia (non me ne vogliate) che potrebbe far desistere le orde selvagge dall'invasione dei luoghi turistici. 
Penso alle uova da regalare, per fortuna non molte, e non ricordo il motivo per il quale le uova sono simbolo Pasquale (intesa come festa religiosa)...
L’uovo venne adottato come simbolo pasquale perché rappresenta un ciclo di vita che si rinnova ed è quindi rappresentativo della resurrezione
, (però) già adottato da diverse religioni pagane. Secondo gli antichi infatti il cielo e la terra erano considerati due emisferi facenti parte dello stesso uovo e per questo le uova rappresentavano la vittoria della vita. Gli egiziani consideravano l’uovo il fulcro dei quattro elementi principali dell’universo: acqua, aria, terra e fuoco.Tra le tradizioni dei Romani vi era quella di sotterrare un uovo, dipinto di rosso, nel terreno per propiziarne la fertilità e quindi ottenere abbondanti raccolti....dopo questo reportage o collage che dir si voglia carpito nella rete aspetto di scartare  il mio Uovo con l'attesa spasmodica, dell'inutile sorpresa...
A voi tutti dedico l'uovo più congeniale, pagano, religioso, naturale, al cioccolato e via discorrendo...e una sorpresa carica di speranza.
P.S.
Una dedica speciale a mia sorella, sempre nei miei pensieri.


martedì 19 aprile 2011

La felicità come una curva della motoGP

Ho scarabocchiato qualcosa sulla felicità, tra un tassello e l'altro, tra una pizza e un bacio, una chiacchiera e una discesa a mare, senza fretta tanto per dire la mia, un po' per sdrammatizzare un po' per drappeggiare questi spazi sterminati che ultimamente fatico a riempire. Non è una crisi letteraria che mi perseguita, quanto una sensazione d'impotenza che attanaglia le mie emotività e lascia strascichi ad ampio raggio, nei meandri della mia mente si intersecano troppe variabili. Non avendo confidenza con la parte matematica, mi diletto con quella voluttuaria, però se uno studio dell'università di Maastricht concentra tempo e risorse per la ricerca della curva, io mi ci tuffo in piega come in un circuito di motoGP. La curva nello specifico parla di felicità e farfuglia qualcosa in merito agli anni, come se i numeri possano intrappolare o spiegare, come fa il PIL quando si parla di economia, in poche parole distoglie l'attenzione e gira al largo dal chiarire qualcosa. Forse è un po' così che gira il mondo, tra numeri e spiegazioni, lavoro e problemi, guerra e cibo, politica e religione, tralasciando la sostanza. Le soddisfazioni personali le cerchiamo sempre nelle materialità perché ci piace toccare con mano, guardare, mostrare a noi stessi e agli altri, perché in fondo è quello che ci insegnano sin da piccoli, il perseguimento o il raggiungimento del sogno a chimera della propria costruzione. Eppur sono i dati che ci trasportano, con loro stiliamo i progetti, sembrano esser entità viventi, non creazione nel tempo della nostra mente. Ora secondo lo studio mi trovo nel limbo dell'imperfezione, non sono ne carne ne pesce, un'entita numerica che aspira al principio della felicità, una sorta di piega perenne a qualche centimetro dall'asfalto con le gomme al limite della resistenza, che grazie a doti non comuni esce dalla curva con il gas spalancato verso il traguardo...ma che cazzo dite!!!...Non è una gara, la vita è altro, le curve lasciamole agli esperti, mi godo il tracciato....sicuramente arrivo alla fine, in un modo o in un altro.

venerdì 15 aprile 2011

Balairatt ...dance!!!

La "Lega" vince le elezioni in Svizzera e davanti le telecamere delle Iene il leader Bignasca corpulento e virile, in perfetto stile, espone i cardini del successo e le linee guida con il quale intavolare un equo scambio con Tremonti. L'idea geniale consiste nel mantenere inalterati nel perfetto anonimato i depositari dei 120 miliardi di euro abilmente evasi alle casse del fisco nostrano, in cambio il glorioso popolo svizzero si impegna a versare 12 miliardi subito, più una quota annuale di altri svariati centinaia di milioni. La leva con il quale far pressioni sul nostro paese, da lui stesso definito in fallimento, sarà la questione dei frontalieri, ovvero quell'esercito di compatrioti che giornalmente per questioni lavorative fanno avanti indietro con il vicino cantone. In poche parole con semplici ostruzionismi e code chilometriche alle frontiere cercherà di mantenere inalterati gli equilibri che da decenni fanno la fortuna del loro sistema. Aldilà delle considerazioni politiche, c'è sempre qualcuno più a Nord, che pensa di avere lo scettro del potere sfruttando l'emotività del momento, la cosa che senza tanti giri di parole mi fa girare i maroni  sono le impunibilità dei furbi. Non c'è volontà di risolvere i problemi, solo la contorsione propagandistica per mantenere inalterate le quote di potere, dietro ogni decisione si nascondono secondi e terzi fini, si pensa sempre nella ristrettezza dell'orticello. Esausto, impotente ed inerme potrei altamente fottermene e vivere il mio ora....però non mi basta, sono stanco di giocare con i dadi truccati e scusate se grido...."Mi girano i coglioni".

martedì 12 aprile 2011

Virus....!!!!!!!!!!!!!!

Causa attacco massiccio Virus, PC...KO!!!! Le trasmissioni riprenderanno il prima possibile....
Scusassero i lor signori e signore!!!!

sabato 9 aprile 2011

Un caffè...perfavore!

A tazzullella e caffè al bar mantiene nell’iconografia nostrana quell’alone di sacro e profano, a cui pochi rinunciano. L’evento si consuma a iosa dalle prime luci dell’alba con intercalare costanti, in solitaria o in compagnia, per spezzare la monotonia o appagare il palato. Per non esagerare non vado oltre le tre consumazioni giornaliere, comprese quelle alla moka, e quando giungo al bancone in attesa di esser servito, osservo con ammirazione la varietà di richieste e la pazienza dei baristi sempre pronti ad assecondare le voglie di questo popolo così variegato e rompicoglioni allo stesso tempo…Ristretto, lungo, al vetro, schiumato, macchiato, macchiato freddo, macchiato caldo, corretto, tazza fredda, zuccherato, con cacao, decaffeinato, marocchino, brasiliano…
In questo tourbillon di opzioni c’è anche la mia, per modalità di esecuzione il caffè è in tazza fredda e il cappuccio è tiepido senza cacao (vizioso?) …i pazienti operatori del bar hanno ormai identificato lo scassa ombrelli, al “grido” di un caffè per “Marco”, con quello strascico di accento che sottolinea…occhio stateve accort altrimenti l’amm rifà…si procede con il rito, mentre tutto termina in attesa dei dialoghi più fantasiosi. Questo spaccato di italica vita prende in considerazione, un popolo pieno di fantasia e tradizioni che mal si sposa con la globalizzazione e standardizzazione, che fin dai piccoli dettagli vuole la giusta libertà di espressione, che davanti un bancone con modi a volte arroganti a volte gentili alterna le richieste per il piacere del consumo, perché pensa che il proprio caffè sia il migliore, perché vive nella contraddizione di gustarsi un bombolone alla crema e il caffè con il dolcificante, perché come al solito pensa al proprio orticello come all’unico punto di riferimento…e non si rende conto che i Bar sono il punto d’unione e la macinatura e tostatura di quel chicco di caffè è sempre la stessa…
Pensa un po’ che mi frulla nel cervello con un semplice caffè!!!!

Fonte immagine

giovedì 7 aprile 2011

Tanti Auguri Officina....

7 aprlie 2010
Evento in costruzione....
"Sono emozionato e non ne conosco il motivo, è come ad un primo appuntamento, il cuore batte e la sensazione di scrivere cazzate è molto più che un'ipotesi....sono consapevole, ma siamo in un'officina e quindi non ci si deve stupire della confusione prima o poi troveremo gli attrezzi giusti per costruire ed assemblare i miei pensieri....e spero anche quelli degli altri".





Sono online da 365 giorni, ho fatto qualche cambiamento lungo il percorso senza stravolgere quella sensazione che vorrei trasmettere con i post e le immagini. La candelina la spengo virtualmente con la rete, nello stesso luogo che ha dato origine al viaggio, un modo per ringraziare tutti i visitatori e commentatori che si sono affacciati lungo il percorso. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i riconoscimenti virtuali assegnati a questo spazio e mi scuso per non aver continuato quella sorta di catena che ripropone gli stessi premi, ma ora sarebbe arduo poter scegliere tra le centinaia di blog che seguo, quindi virtualmente vi premio tutti per il solo fatto di essere presenti.



                                                                                                      ..........Mark

lunedì 4 aprile 2011

Anch'io guardo le stelle...

Ogni tanto capita di alzare verso il cielo gli occhi, quando il tepore dell'aria primaverile ti avvolge e le narici fanno festa con i profumi, ogni tanto capita di vedere un mare cristallino ed aver voglia d'immergersi, di notte dicono che sia anche un'esperienza unica, attendo con trepidazione l'evento. Tutto questo nel silenzio ovattato che cancella i frastuoni, in attesa del nuovo giorno, languidi lampioni in fondo al viale fanno le comparse senza saperlo, sono discreti, non sono indisponenti ed invadenti come quelli di città. Torno sui miei passi calpestando l'asfalto che impedisce il contatto con la terra, due pezzi di luce sgattaiolano al mio giungere, appoggio le mani sulla corteccia del pino....rialzo la testa....strabuzzo gli occhi....con un sospiro richiudo la porta, domani ci sarà un nuovo sole.
                 "Oggi non si può pensare di continuare a tenere povera una grande parte del mondo per rendere la nostra sempre più ricca. Prima o poi, in una forma o in un altra, il conto ci verrà presentato. O dagli uomini o dalla natura stessa"....Tiziano Terzani