venerdì 31 agosto 2012

Sacrilegio o nostalgia?

Non chiedi il permesso, ma è come entrare in un libro di storia, vero, non artefatto, in una tradizione tramandata nell’interezza dello stivale. Questa è la fotografia che ho scattato e fissato nella camera oscura destinata al pensiero. Il tutto scaturito dalla semplice richiesta di una tovaglia un “po’ a modo” per la cena della sera, che ha destabilizzato la routine quotidiana, mentre la suocera ricercava tra i cimeli qualcosa che potesse andare per l’occasione, rivivevo ad occhi aperti scene vissute a casa dei mie genitori, dove c’erano e ci sono ancora posate, biancheria, piatti e bicchieri a far bella mostra per le grandi occasioni. I ricordi si spostano a casa di mia nonna, dove all’apertura di credenze o ripostigli si diffondeva nell’aria l'odore acre delle palline di naftalina, che la leggenda narra dovessero esser deterrenti alle tarme. Ora è tutto cotto e mangiato, fast-food da quattro soldi, non c'è tempo per ripercorrere riti e tradizioni, e nel contempo non ha alcun senso accumulare per non usare, eppur la nostalgia del rito in se mi prende come un cappio alla gola. Allora apro una busta di plastica sigillata come uno scrigno, con su ancora il prezzo in lire, una serie di cartoline esplicative del prodotto, un'attenzione maniacale che a malapena ricordavo, imbandiamo la tavola e torniamo ai fornelli, da lontano ammiro quel capolavoro e penso, che spreco usarlo come tovaglia. La serata è scivolata con piacere, tranne per quella tovaglia apparecchiata, ridipinta con il rosso del vino e il nero del caffè.

mercoledì 29 agosto 2012

Io soffro lo...StreSS

Non resisto, devo, sono obbligato, la “comica” diffusione dell’informazione mi contorce le budella. Se avete denaro da investire, investite in titoli di Stato USA…si USA e getta. Nel mentre tra un frizzo e un lazzo un deputato spagnolo del PP (in una sorta di urgenza urinaria) non riesce a sbarcare il lunario  e mi riprometto di metterlo in contatto con qualche nostro rappresentante di pari grado. Salto di palo in frasca e il mondo (dell’informazione) si indigna per la condanna delle Pussy Riot , non comprendo se il fattore indignatorio sia Politico o Religioso. Qualche giorno  prima un minorato psichico viene condannato alla pena di morte in USA (non prendiamo in considerazione altri ed eventuali), l’informazione anche qui fa le sue leccaculistiche considerazioni, ad oggi (in Italia) da non considerarsi diffamatorie. Anch'io provo a commuovermi durante l'inno come Bossi, ma non mi riesce, sono un senza cuore, uno a cui hanno anestetizzato i sentimenti con decreto legge. Mi metto in Standby da autorizzazione definitiva per le trivellazioni nel canale di Sicilia (non ci sono nessi con i terremoti) al grido "U mari nun si spirtusa" e mi aggrego momentaneamente a lega ambiente. Per rimanere in zona sicula vengono  avvicendati i vertici antimafia (si auspica certamente un miglioramento), mentre per taluni i PM sono fottuti, o siam fottuti noi?
P.S.
Excursus da quattro soldi con fonti variopinte che potrebbe esser ampliato all'inverosimile. Nei prossimi post prometto (?) - (^_^) meno accanimento terapeutico, meno confusione, e più sesso per tutti.
P.S. 2
Non si accettano battute sul sesso del tipo..."aspettimo solo quello" ;-)

martedì 21 agosto 2012

Crisi d'astinenza per - Pessimo Blogger -

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Sono un pessimo blogger, assente, assenteista, impertinente, da carta patinata o paillettata® (la concessione poetica è stata depositata), dove l’Officina (nella sua persona) si è modificata geneticamente, ospitando con grande giubilo gli applausi degli astanti. Vorrei scrivere a valanga, ma farlo avrebbe lo stesso effetto distruttivo, oppure farlo vedrebbe propagato il verbo nella sua interezza, ma ciò comporterebbe un atto di “fede”, da parte dei visitatori. Come al solito mi intreccio con le mie stesse mani, quindi mi rivolgo all’etere con tutt’altro, una divagazione, data da quello stato di assenza che si è impadronita del pensiero, ovvero sento la mancanza di questo e dei vostri luoghi. Trovarmi “Qui” mi accende, ripristina il contatto con la specie umana. Sembra assurdo perché mi sento più animale sociale che provetto navigatore, però il panorama vasto, l’incredibile platea, la moltitudine delle argomentazioni ristabilizza il mio ego. Forse è una sorta di BloggerTerapia, brama di confronto, sensazioni da ballerino bellico, botta e risposta con tempo per la riflessione, scrivere cazzate con l’apparenza del postulato, vendere me stesso come materia da studio…insomma bando alle ciance, nel turbinio emozionale mi mancate® (in questo caso la concessione è dietro l'angolo), non vedo l’ora di ripristinare il contatto, di riprendere le visite ai vostri e altrui blog, errante, blasfemo, ironico, ignorante al punto giusto.