Sono sempre stato dell'idea che in qualsiasi direzioni si vada, estremizzare i concetti e le soluzioni non porti da nessuna parte, se non ad un conflitto sempre più acuito tra classi sociali. Le forme di estremizzazione e coservatorismo vengono a loro volta rinforzate dalla crisi economica, e qui i cavalcatori dei disagi sociali la fanno da padroni esternalizzando e imponendo con il consenso pubblico le loro idee trionfalistiche, ripercorrendo tesi nazionaliste vetuste. Diciamo pure che alcuni personaggi, vedi Ahmadinejad, non aiutano a distendere il clima, ampliando quel dissenso generalizzato verso tutto l'Islam e la sua lenta colonizzazione del vecchio continente, però se la memoria storica non mi inganna protezionismo e proibizionismo non hanno riscosso mai grandi successi. Un neo che appare tangibile alla vista, almeno alla mia con tanto di occhialetti, è la sforbiciata economica che viene data allo studio e alla cultura nel suo complesso, non che a suo tempo sia stato uno studente modello, però oggi i capitoli dove i governi cercano di risparmiare sono questi, mentre quelli per la spesa militare assomigliano agli acquisti delle primizie fuori stagione. Che centrano i tagli con gli estremismi, vi chiederete?...forse nulla, o forse fa comodo avere meno cervelli pensanti e più missili da infilare nel cu.....e non specifico in quale per pudore.
.....che dolore parbleu!!!!!
siamo carne da macello in attesa del codice a barre tatuato sulla pelle.
RispondiEliminaSta a noi ragionare con il nostro cervello e soprattutto parlare...parlare....e poi parlare ancora, cercando, nel nostro piccolo, di esprimere concetti al di fuori dei consigli della teleidiozia che ormai si è impadronita delle menti Italiche.....
RispondiEliminaquando i cervelli vengono inibiti e costretti a percorrere strade senza luce difficilmente si vedrà soluzione
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