martedì 27 dicembre 2011

L'epicondilo incazzato

L'epicondilite o gomito del tennista è una cazzo d'infiammazione che periodicamente mi investe e limita le mie attività non solo sportive. Ho sempre provato ad appurare quale fosse la causa, e oggi non posso che constatare...
"L'epicondilite, come tutte le infiammazioni, è legata a un sentimento di collera. Il gomito infiammato vuole che ci fermiamo a riflettere su quanto spazio ci concediamo veramente (e quindi ci ferma ) e quanto agiamo liberamente. La collera è nei confronti di ciò che ci rende dipendenti e ci limita. Naturalmente questa è la spiegazione dell'origine metafisica del disturbo che, lungi dal volersi sostituire alla medicina e ai farmaci, offre uno spunto in più per approfondire la propria interiorità e individuare quei pensieri e quelle convinzioni che si ripercuotono negativamente sul corpo. Nello specifico sul gomito. Numerose sono le discipline che possono aiutare in questo meraviglioso viaggio interiore. Ti consiglio di curarti seguendo i consigli del medico di cui ti fidi e contemporaneamente ricercare la causa nella tua mente così da coadiuvare la terapia con il potere di auto guarigione del tuo corpo."
Questo è il risultato di una ricerca in rete...mmmmm...in effetti starei inguaiato, ma non ci posso far nulla, non riesco a dosare i miei lati, Yin e yang sono in confusione, devo capire se io, la mente, il corpo e lo spirito andiamo d'accordo o ognuno se ne va per i fatti propri. Forse devo seguire i consigli delle persone che mi circondano ed iniziare un percorso meditativo....mmmmm....Mi sento come l'ultimo dei mohicani...ora mi faccio una corsetta così mi distendo, tutte le altre attività dall'addome in su sono momentaneamente sospese. ^_^

sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale...ma attenti ai regali

Domani in molti si scambieranno doni e sorrisi, me compreso, quindi scambio con voi questi attimi fuggenti e ruggenti di calorosi auguri. Non mi dilungo con le solite divagazioni e contorsionismi da baraccone e vi dono un pensierino trovato in rete, dopo che con reticenza ho registrato il profilo twitter "OfficinaDiMarK" per appagare l'ennesima curiosità....

Un giorno, quando guardando dalla finestra, non vedrò più guerre, povertà e cattiverie di ogni genere, prenderò un albero, lo vestirò di stelle e quel giorno sarà Natale.
Anonimo



Fonte immagine su spunto di mio gugino su facebook

lunedì 19 dicembre 2011

Il senso del paradosso


Oggi mi sento come il Santo Padre, sono rientrato in rete per visitare i navigatori ed elargire la mia benedizione ai confinati del mondo virtuale, amebe pensanti e quindi circoscritte. Esseri degli inferi venite a me, cercate di capire il mio credo, tornate a non pensare, dopate le meningi con il vostro media preferito, concentratevi e tornate a non pensare. Torno a lavoro dopo una piccola pausa, confesso di esser completamente svuotato, gli stimoli sono sotto la punta delle scarpe, ti fai il culo quadrato per cose che non hanno un senso, la riconoscenza è un'utopia, mi guardo intorno e mi confondo, per quale motivo cercar riconoscenza se il compito da svolgere non ha senso? Sono immerso in questo brodo primordiale, un tutt’uno con l'universo, ignoravo perché ignoro, perché ignorante …. percepisco increspature tra i concetti…la mente mi mente, è sfuggente…i guerrieri amano il sangue, la sconfitta del nemico, i guerrieri cercano, hanno cognizione che non c’è differenza, non c’è materia, c’è solo la concezione ancestrale, oserei, della differenza…è per questo che quando combatto soffro…la tua morte, la mia vita per un lasso di tempo…la mia battaglia la tua battaglia…non ha senso…torno come sempre sul mio percorso…c’è il natale alle porte, e sotto l’albero ci sono i regali ad attendere…. anima, corpo e mente…sono nello stesso tempo.

domenica 18 dicembre 2011

110...di questi post

Questa è una delle poche volte che esprimo in post, parti della mia vita vissuta nel gorgogliare delle emozioni. Sono tornato a casa e ripongo nel cassetto delle esperienze da custodire e tramandare gelosamente, comincio a sentire il fiato sul collo degli "anta", non sono più il "giaguaro" de na vorta, però l'esperienza compensa. Complimenti sorellina.


Questo aforisma è la mia lode....


L’altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.
Epicuro

Questo lo rendiamo immortale consegnandolo alla correlatrice...

Un giudizio negativo dà più soddisfazione di una lode, ammesso che sappia di invidia.
Jean Baudrillard


^_^

venerdì 9 dicembre 2011

Perchè lo sciopero è obsoleto?

I sindacati proclamano lo sciopero, io mi domando, ma a che serve?
Le modalità offensive non possono comprendere le solite metodologie anteguerra, dove in un mondo che va alla velocità della luce, ci si affida ad un atto preventivamente annuciato che oltretutto fa comodo alle padronanze che gongolano al risparmio di una o più giornate lavorative. Risoluzioni serie ed efficaci dovrebbero avere connotati duraturi nel tempo e nello spazio. Spostare ad esempio drasticamente uno o più consumi per creare ondate di "panico" economico. La vecchia soluzione della chiusura dei conti correnti bancari non è stata mai presa in considerazione, oppure la rinuncia alla comodità della macchina per lunghi periodi, o alle sigarette, o hai gratta e vinci e giochi affini, ma l'apoteosi, quella che considero la madre di tutte le "battaglie" che rivolterebbe gli equilibri della vecchia Europa, tanto famelica quanto sopita...volete sapere qual'è? Fate uno sforzo, in quanti si sono mobilitati ed indignati per qualche giornata di astinenza? In quanti non riescono a sopravvivere discutendone in ufficio, al bar o al supermercato? Non avete ancora capito? Un Imperatore Romano (non ricordo quale) in un momento di impopolarità e dissesto economico, indisse 100 giorni di giochi per imbonire la popolazione in fermento, donò loro sangue e divertimento, sanando di fatto le sue e le difficoltà dell'Impero stesso...oggi il CALCIO è di fatto uno degli imbonitori naturali. Una sola settimana di non presenza sugli spalti e una rinucia alle reti televisive a loro affiliate creerebbe una ondata di panico social-economica senza precedenti. Feci un post tempo fa dove mi chiedevo (sono sempre un interrogativo) come si possano conciliare delle evidenti difformità di ragionamento, eppure queste difformità sono così palesi che rimango basito. Ritorno a fare domande per appagare la curiosità...ma alla soglia degli anta conosco già la risposta questa volta....e voi?

martedì 6 dicembre 2011

Sono sicuro.......non capiranno un cazzo

E perché dovrei capire, l'arcano che gestisce la ragion pura. Sogno o son desto, ma ho sentito bene? Gli Italiani capiranno? Sono convito che il mio istinto furente sia appisolato, ma se non hanno capito prima come pensi che lo possano fare ora? In effetti potrei esser offensivo, mi scuso con gli animi sensibili, ma questa è l'apoteosi dello scherno. Ho sentito elargire concetti infuocati come paste da gustare ed assaporare, nei salotti orripilanti dei bordelli televisivi rimbalzano lacrime e lezioni, fiere di maghi e stregoni incollano al piccolo schermo milioni di telespettatori, domani ridenti saranno i giornali, orsù signori prendete la pillola e a me gli occhi. Negli ambienti frequentati sono tornati gli scontri tra fazioni politiche, mentre altri diligenti fanno i conti della nuova Ici, siamo alla soglia delle festività, ma nulla si deve fermare bisogna produrre. Non c'è tempo da dedicare a noi stessi ben che meno agli altri....furenti ed impalliditi, attoniti e sconcertati procediamo a passi felpati, non vogliamo farci sentire dalle agenzie di rating per non esser giudicati. Eppur amici miei nulla ci dovrebbe interessare di questo gioco di orchestrali, fatto di rinunce e sacrifici, di mani allungate alla ricerca di cibo, di miliardi di esseri che vivono senza uno scopo perché non conoscono nemmeno il senso, poi però il cuore torna a pulsare come una centrale atomica di nuova generazione quando sento dire dal porporato pulpito "I sacrifici fanno parte della vita", ma fateli voi che ora io ho da fare.....
......perchè se non lo sapete la morte è un'attimo di vita.