mercoledì 18 agosto 2010

Il virus del gioco

E' molto diffuso nelle popolazioni, il contagio è altissimo, si trasmette con lo sguardo, il pensiero e la seduzione. La vincita è la chimera, il sogno che imperversa nell'immaginario, che cauterizza le ferite dello spirito, che assopisce l'astinenza da onnipotenza. Il virus muta in una droga e l'assuefazione ne carpisce la ragione. Si vede e si legge di gente totalmente votata al gioco dissennato, slot machine, gratta e vinci, lotto, superenalotto, scommesse sportive e via discorrendo, in un potpourri di opzioni praticamente illimitato, che buttano, è il caso di dirlo, non i soldi, ma l'anima nel sogno di un miraggio, trascurando se stessi e percuotendo le coscienze altrui. Questo fa parte della giungla di asfalto, dei centri commerciali che tutto vendono e tutto hanno, del consumismo sregolato, di questa esteriorità creata dall'essere umano, a me personalmente fa girare le palle, dobbiamo sopravvivere come nella "corrente di pensiero" di William Shakespeare...
"
Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame.
Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che
cominci a correre."

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