mercoledì 15 settembre 2010

La donna in metropolitana

Un giro in città vale la pena di esser vissuto, assaporato, odorato...qui le fragranze si fondono nel rarefatto, passano nel fresco profumato, finiscono in quel olezzo stile stalla del metrò, e proprio del metrò vorrei parlare. Muoversi negli ingorghi cittadini non fa mai bene, e il metrò è diventato un vero e proprio luogo dove il tempo trascorre all'insaputa del viaggiatore. Ogni città ha il suo stile i suoi passeggeri le sue metodologie, ma la cosa che mi è saltata all'occhio frequentando i vagoni negli orari di chiusura degli uffici e negozi o più in generale nelle ore serali è che molte donne, un'altissima percentuale, leggono beatamente un libro o una rivista creando intorno alle loro figure un alone di impenetrabile disinteresse verso tutto ciò che le circonda, una sorta di muraglia protettiva o desiderio di passare del tempo con loro stesse prima di rientrare a fatica agli impegni casalinghi, che in molti casi non ritrovano l'aiuto del compagno, dei figli o del marito o vanno a cozzare contro le insofferenze di genitori invadenti privi di ogni sensibilità. Il metrò con la sua corsa arriva a destinazione portando con se un pò di quelle donne silenziose e sofferenti che attenderanno il giorno seguente per immergersi nuovamente nelle loro storie. 
P.S.
Un pensiero a quelle donne che troppo spesso non vengono apprezzate, che annullano i loro sogni i loro pensieri per portare avanti sciocchi stereotipi a loro imposti.....essere donna non è un peso di cui liberarsi.

5 commenti:

  1. Sei un uomo che ama "la donna" !
    che sa osservarla, e cogliere le infinite sfumature del suo essere!
    che sa osservarla e coglire il significato dei suoi gesti, dei suoi sguardi!
    che sa ascoltarla, soprattutto quando tace !....
    A.P.

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  2. ...la scuola di diving dà il suo frutto.. differenza tra guardare e vedere!
    Jess.

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  3. Quale città?...quale metrò?....sono curiosa
    SY

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  4. Io sono la donna con il libro, quella disinteressata che si butta a capofitto nella lettura, a volte anche saltando la fermata!!
    I nostri post sono diversi, tu osservi gli atteggiamenti, io mi sono soffermata sul vestiario e sulle banalità di un capo troppo grande o troppo piccolo (meglio direi striminzito!!)

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  5. Il post è stato ispirato dalla metro di Milano, non ho notato la stessa cosa a Roma e Napoli dove c'è molta più comununicazione (casino?)...si ma hanno la donna al centro della comunicazione, interiore o esteriore che sia...
    Un salutone Marta....e a tutti gli aninimi...:-)

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