Un giro in città vale la pena di esser vissuto, assaporato, odorato...qui le fragranze si fondono nel rarefatto, passano nel fresco profumato, finiscono in quel olezzo stile stalla del metrò, e proprio del metrò vorrei parlare. Muoversi negli ingorghi cittadini non fa mai bene, e il metrò è diventato un vero e proprio luogo dove il tempo trascorre all'insaputa del viaggiatore. Ogni città ha il suo stile i suoi passeggeri le sue metodologie, ma la cosa che mi è saltata all'occhio frequentando i vagoni negli orari di chiusura degli uffici e negozi o più in generale nelle ore serali è che molte donne, un'altissima percentuale, leggono beatamente un libro o una rivista creando intorno alle loro figure un alone di impenetrabile disinteresse verso tutto ciò che le circonda, una sorta di muraglia protettiva o desiderio di passare del tempo con loro stesse prima di rientrare a fatica agli impegni casalinghi, che in molti casi non ritrovano l'aiuto del compagno, dei figli o del marito o vanno a cozzare contro le insofferenze di genitori invadenti privi di ogni sensibilità. Il metrò con la sua corsa arriva a destinazione portando con se un pò di quelle donne silenziose e sofferenti che attenderanno il giorno seguente per immergersi nuovamente nelle loro storie.
P.S.
Un pensiero a quelle donne che troppo spesso non vengono apprezzate, che annullano i loro sogni i loro pensieri per portare avanti sciocchi stereotipi a loro imposti.....essere donna non è un peso di cui liberarsi.
Sei un uomo che ama "la donna" !
RispondiEliminache sa osservarla, e cogliere le infinite sfumature del suo essere!
che sa osservarla e coglire il significato dei suoi gesti, dei suoi sguardi!
che sa ascoltarla, soprattutto quando tace !....
A.P.
...la scuola di diving dà il suo frutto.. differenza tra guardare e vedere!
RispondiEliminaJess.
Quale città?...quale metrò?....sono curiosa
RispondiEliminaSY
Io sono la donna con il libro, quella disinteressata che si butta a capofitto nella lettura, a volte anche saltando la fermata!!
RispondiEliminaI nostri post sono diversi, tu osservi gli atteggiamenti, io mi sono soffermata sul vestiario e sulle banalità di un capo troppo grande o troppo piccolo (meglio direi striminzito!!)
Il post è stato ispirato dalla metro di Milano, non ho notato la stessa cosa a Roma e Napoli dove c'è molta più comununicazione (casino?)...si ma hanno la donna al centro della comunicazione, interiore o esteriore che sia...
RispondiEliminaUn salutone Marta....e a tutti gli aninimi...:-)