...condividere la visione della vita, senza pregiudizi o politche preconfezionate, dove si espone l'idea e si costruisce la soluzione...
sabato 8 gennaio 2011
Un esercito in attesa
Riverso i miei pensieri liquefatti sotto mentite spoglie, li guardo, li osservo raffermarsi su superfici candide, coagulano le loro essenze come se non mi appartenessero. Immobili ed immonde forme prendono vita, sembrano rivolgersi a me da estranei viandanti, vagabondi di mare, marinai di terra in confusione. Osservano il da farsi con fare saccente, prepotenza senza ritegno, voglia di conquista, continuano a fissarmi senza occhi alla ricerca della strada da prendere....indecisi...combattivi...convinti. L'orizzonte è in tempesta, l'anima ne osculta il fremito in disparte, i pensieri sono immensi, infiniti, in attesa di scoprire l'ordine tornano a calmarsi, procedono e non comprendono il perché del loro non moto, la ritirata non è nello stile del combattente, pensieri senza armi si sentono soli perché non compresi alla luce del giorno, nelle sale del conviviale mostrarsi non posson proferire, lo scherno li attende....il futile prende il sopravvento...i pensieri mestamente idietreggiano...un giorno saranno liberati come un'odata senza fine, sotto gli occhi degli umani avranno l'onore di esser discussi....ora non è quel giorno, attendo la promessa.
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è bene che i pensieri attendano la giusta promessa per combattere. meglio non sprecare forze e munizioni per qualcosa che non ne valga la pena :)
RispondiEliminaI pensieri hanno una loro vita..Affiorano, sprofondano, rimangono in attesa, e poi prendono forma nelle nostre azioni. Magari non ce ne rendiamo conto, ma un pensiero era rimasto silente e sepolto da mille distrazioni, e poi ci guida una scelta, un atteggiamento..Nulla va perso o sprecato..Siamo come un comò con mille cassettini pieni stipati di pensieri...Sono la nostra ricchezza..Siamo noi...
RispondiEliminaScusami se approfitto dello spazio destinato ai commenti, ma ti ho conferito il premio Sunshine Award. Sul mio blog le motivazioni
RispondiElimina@Ilsoprammobile...speriamo che il sia il suo tempo prima o poi
RispondiElimina@Viola...i mie pensieri non giacciono nel comò, li vedo schierati come un esercito, attendono l'imponderabile insieme a me.
Betrovata....:-)
@Federica...è il mio terzo Sunshine, non posso che ringraziare...:-D
Queste parole sono davvero belle, l'impressione che mi hanno lasciato è di consistenza. Solidità. I tuoi pensieri sono più vivi e sicuri che mai, ma non è un po' tristezza quella che sento?
RispondiEliminaTi auguro una bella serata Mark, buona notte! :)
@Goccia...grazie ;-)
RispondiEliminaConfermo la profonda tristezza per il mio stato di essere umano, ma un giorno mi trasformerò in un essere prodigo di buone azioni.
Buona serata a te!
Non sono molto sicuro dell'interpretazione da dare, ma mi sembra, ciò nonostante, abbastanza consono il commento di @Goccia di Neve.
RispondiElimina@Adriano...le interpretazioni sono quelle che mi interessano perchè mi fanno capire cosa riesco a trasmettere...quindi scatenatevi pure...;-)
RispondiEliminaciao mark, grazie per la visita e non posso che metterti fra i miei amici, visto che mi piace moltissimo il tuo modo di esprimere le idee. sembra quasi di rileggermi nel blog che gestivo qualche tempo fa su style:)
RispondiEliminaalla prossima
@paciuffo...in pratica un clone biscottato...bentrovato...;-)
RispondiEliminaL'importanza è avere un proprio pensiero e portare avanti gli ideali.Saluti a presto
RispondiEliminaUn uomo vicino alla riva
RispondiEliminaAlla fine del giorno
Guarda l’orizzonte
Con i venti marittimi in faccia
L’isola sbattuta dalla tempesta
Le stagioni le stesse
Ancoraggio non pitturato
E una barca senza un nome
Un mare senza una riva per colui che è stato bandito
Inascoltato
Illumina il fuoco di segnalazione,
la luce alla fine del mondo
Mostra la strada illuminando
la speranza nei cuori
Di coloro che viaggiano verso casa
pur essendo ancora lontani.
"The Islander-Nightwish"
@lady...il mare è un ottimo simbolismo, ma la barca troppo fragile per sopportare l'imprevisto, la luce troppo flebile per tracciare la strada. Voglio padroneggiare gli abissi per non aver timore delle ribellioni, voglio governare me stesso ai nuovi lidi con i pensieri al seguito.
RispondiEliminaBentrovata
Anche per il pensiero c’è un tempo per arare e un tempo per mietere.
RispondiElimina(Ludwig Wittgenstein)
Un abbraccio
@Kylie...il tempo, una parola confusa per imprigionare, una parola certa per sperare.
RispondiEliminaUn abbraccio a te...:-)