Quando mi sono messo in coda per vedere "Campagna senza tempo - città moderna" in mente mi ballonzolava...."adesso quanto devo cacciare per vedere quadri di un artista che ho già visto in altri musei...anvedi guarda la bigliettaia me sembra la Parietti, ma come se conciata....ahahahah!!! "...poi salite le scale del Vittoriano a Roma, controverso monumento dell'epoca che prende il nome da un RE, ma che è il "simbolo" della patria da onorare perché ospita il milite ignoto, mi sono immerso nella lettura introduttiva dell'uomo Van Gogh, dopo i momenti distrattivi devoluti a iosa da un pubblico o troppo competente o troppo menefreghista, mi sono immedesimato, e qui è inutile divagare basta fare un giro in rete per appropriarsi di tutto il necessario sull'artista. L'antipasto fornito da bozzetti, libri, e quadri di altri talenti mi ha dischiuso un nuovo scenario a tinte policrome, lo scenario di sofferenza e continua ricerca di se stesso fornito dall'uomo su tela mi inquieta e neanche poco. Non sono un critico d'arte e fare voli pindarici non mi sembra il caso, quindi butto di getto ciò che vedo, sento o leggo e in questo caso ho visto le opere, ho sentito l'atmosfera, ho letto la sua vita, un'occasione da non perdere per contemplare uno spaccato della campagna e non solo di un'artista al suo tempo tanto incompreso. Però fornire uno spazio così ridotto dove devi calpestare o farti calpestare per osservare le opere è degradante, al Museo d'Orsay a Parigi ho potuto vedere altre opere del medesimo, però oltre a poterle fotografare, cosa vietatissima in Italia, le ho potute osservare senza spinte o imprechi di varia natura, diciamo che il trend italiano non si smentisce mai. Dimenticavo "Cipressi con due figure femminili" "Auto ritratto" "Interno di un ristorante" i miei preferiti, personalissime ed opinabili considerazioni. Un grazie particolare a Caterina e Daniela per la loro presenza nella mia vita. (Divagazione con dedica)
P.S.
La "
camera da letto" l'ho fotografata al Museo d'Orsay a Parigi, non è presente a Roma, la qualità non è eccelsa, ma sono passati alcuni anni, molti pixel, senza flash e una mano tremante...^_^
Ho visitato ad Amsterdam il museo a lui dedicato.
RispondiEliminaArtista geniale nella sua follia che si può percepire nelle pennellate intrise delle sue emozioni. Caro Vincent famoso da morto povero in canna da vivo....
Io Van Gogh l'ho visto in mostra a Londra, ma credo che pagherei volentieri di nuovo per rivederlo...sul discorso delle foto proibite nei musei italiani mi è stato detto che è per "preservare" le opere (a Firenze ti accoppano se solo ci provi), poi se proprio vuoi un ricordo c'è lo shop fornitissimo di cartoline (capito che furbi?) saluti
RispondiEliminaSarebbe tremata anche a me, la mano, al cospetto di Van Gogh. Meraviglioso pazzo: solo il pensarne il nome mi sconvolge, mi fa venire voglia di lasciarmi cadere in ginocchio. E non sono il tipo che s'inginocchia facilmente...
RispondiEliminaEd io credo che molti di noi hanno un modo personalissimo di accostarsi al'arte, per cui le tue considerazioni sono validissime. Van Gogh é grande per una molteplicità di cause: ognuno rinviene la sua o le sue.
RispondiElimina@I am...forse non cercava la richezza, ma solo che venissero apprezzate le sue opere.
RispondiElimina@Hobina...forse i flash danneggeranno pure, ma senza non vedo perchè no. Quindi la solita storia.
@Zio...avevo impostato un lungaa esposizione per non utilizzare flash e mentre trattenevo il respiro pensavo e che cazzo me so mosso. Comunque inginocchiamoci pure...;-)
@Adriano...in effetti e ciò che penso anch'io.
E' sempre un piacere condividere le proprie esperienze con gli altri. Saluti
Pensare la sua sfortuna e la miseria assoluta in vita...oggi un suo quadro vale più della vita di un essere umano...senza eufemismi...pensare a scrittori come Fante che fecero la loro vita in miseria....pensare a quanti talenti pur validissimi in ogni campo dell'arte non sono mai arrivati ad essere conosciuti...a volte mi perdo in questo pensiero...penso a tutti quelli che non conoscerò mai...
RispondiElimina...bel commento fratello.....opere sublimi hai ragione in uno spazio sicuramente non idoneo....avrei guardato volentieri per ore "gli ulivi", magari se ci fosse stata una panca centrale per permetterne la contemplazione avrebbero fatto cosa gradita...ma insomma, le emozioni che quella visione mi ha regalato e la possibilità di condividerle con persone come voi sono state di gran lunga maggiori dell'eventuale danno arrecato!!!....Alla prossima
RispondiEliminaD.
@Davide...Condivido pienamente ciò che scrivi, ma chiariscimi le idee su Fante (Jhon?)...quali libri ha scritto?...sono arrivato un pò tardi ad afferrare l'importanza e il senso della lettura nella vita, quindi ho diversi, diciamo molti vuoti.
RispondiElimina@Dani...sempre nel mio cuore!
Non ci sono parole per commentare la grandezza di Van Gogh.Saluti a presto
RispondiEliminauna volta ho letto un bellissimo reportage sulla clinica psichiatrica di Saint-Rémy dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Delle decine di quadri che ha dipinto, che ha regalato agli abitanti e che sono stati da questi utilizzati (in maniera lungimirante!) per giocarci a freccette o per tappare i buchi alle finestre...
RispondiEliminaNon esistono esperti d'arte,potrebbero esistere conoscitori delle opere d'arte e delle vite degli artisti,del trend che un'artista stimola e del linguaggio che l'artista usa per comunicare il proprio messaggio al mondo.
RispondiEliminaSi perchè l'arte è comunicazione in tutte le forme nella quale è espressa.
Quindi un artista,sia esso un pittore uno scrittore o un regista ecc. ha lo scopo di lanciare un messaggio (altrimenti sarebbe un artigiano)e sta a noi raccoglierlo e decodificarlo secondo la nostra personale sensibilità. Per cui le tue considerazioni,non sono in alcun modo opinabili.
Chi v'ha detto che van gogh era povero?
@Cavaliere...non commentare ma apprezzare l'artista...;-)
RispondiElimina@Turista...avevo pensato di fare il cartello Turista di mestiere, ma i "guardiani" non davano possibilità di fotografare nulla...per l'utilizzo inappropriato dei quadri non ne sapevo nulla!
@Spazzolone...grazie per la visita, concordo con la tua disamina. Riguardo la poverta in effetti le origini non erano povere, la sua situazione forse era dovuta da una non cosiderazione che la famiglia aveva per lui, a parte il fratello Theo, e ciò lo ha portato verso una continua ricerca e sperimentazione che poteva appagare le sue carenze affettive...queste si che sono opinabili
Che bello Van Gogh, anch'io al Museo d'Orsay mi sono incantata, non so come sia pensato il percorso espositivo di questa mostra ma al Vittoriano ho visto un bella mostra di Munch qualche anno fa, quant'è curativa l'arte per la mente e lo spirito e il corpo, anche solo da osservatori? Peccato che queste belle mostre non vengano a salvarci il cuore un po' più a sud... comunque tra le altre, la cosa che preferisco del tuo post è quel meraviglioso "senza flash", ho visto gente flashare delicatissimi pastelli che si tengono in vita per un filo, che vivono quasi per tutto il tempo al buio, pitture murali quasi del tutto svanite sotto il fuoco incrociato delle foto ricordo. Lo dico da foto-dipendete eh, mica che no! Ma ci vuole intelligenza (la foto viene male? vabbò ci son le cartoline) e sensibilità (il mondo non finisce con me e la bellezza non mi appartiene in via esclusiva).
RispondiEliminaSul fotografare in Italia comunque, che rabbia, meglio non parlarne (ci sarebbe da dire anche che altrove almeno una volta a settimana i musei sono gratis)..
L'arte è fatta per essere "sentita" in qualche modo anche se non si è un esperto. Anni fa ho visto una mostra su Van Gogh molto affascinante.
RispondiEliminaBaci
@Serbilla...in effetti la scelta senza flash era solo mia, ricordo gli altri visitatori che bombardavano a tutto spiano, vabbè so scelte. Per i luoghi dove fare le mostre non comprendo le priorità, forse economiche, di prestigio o quantaltro però il Vittoriano non mi sembra adatto...saluti
RispondiElimina@Kylie...non è facile "sentire" ci vogliono tutti e "sei" i sensi in funzione...saluti
Curioso, la bigliettaia che sembra la Parietti. Chissà cosa pensano quando trovano me in biglietteria...
RispondiEliminaSara
@Sara...non saprei rispondere al quesito, ma l'accostamento ad una bella donna non dovrebbe turbare più di tanto...:-)
RispondiEliminaSaluti e bentrovata
Non potere guardare l'opera con calma, avvicinandosi e allontanandosi, lasciarsi cogliere dal colore, è deprimente.
RispondiElimina:D aspetto una foto col cartello quanto prima, da una location dove non ci siano guardiani tanto severi!!!
RispondiElimina@Franceso...bentrovato, la prossima volta porterò una sediolina portatile e fingero stati confusionali...;-)
RispondiElimina@Turista...ho in mente una sorpresa, ma dovrai attendere un pò....salutoni.
Mark non avremo mai avuto Fante se non l'avesse scoperto Bukowski. E' uno scrittore straordinariamente ironico, in alcuni tratti lirico, ma anche crudo e onesto. Un americano di origini abruzzesi.
RispondiEliminaSe ti capita ne cito solo un paio:
"La confraternità dell'uva."
"Chiedi alla polvere"
@Davide...Bukowski mi piace, seguiro i tuoi consigli, quest'anno mi sono ripromesso di aumentare la mia tiratura letteraria....:-)
RispondiEliminaGrazia a saluti
La stanza di VG ad Arles è, credo, il mio quadro preferito in assoluto, insieme alla Notte stellata (le varie versioni)... non sono mai risucita a vedere suoi quadri, quando sono stata al museo d'Orsay, le opere di VG non c'erano perché erano state prestate a qualche mostra temporanea non so dove!
RispondiElimina@Fra...Quando andai ad Orsay, non solo l'igresso era libero, ma sono riuscito a guardare e fotografare cosi vicino da vedere le increspature di colore sulla tela...
RispondiElimina