Uno spiffero gelido mi avvolge come un anaconda, provo a
districarmi, sono in trappola, l’interruttore
è a due passi, la luce soffusa non mi impedisce di procedere, ma al
momento dell’accensione non trovo risposta.
Il tempo passa e l'oscurità continua a
muoversi, ho una candela nella scatola degli oggetti dimenticati,
l’accendo. La fiamma si muove con le ombre a contorno, ad applaudire. Taciturno
e pensieroso mi avvolgo nella coperta e attendo il sopraggiungere del tepore.
Non c’è internet, non c’è telefono, il frigorifero senza corrente è una grotta
nauseabonda, non c’è anima viva disposta ad uscire in strada e trovare una
soluzione, sono tutti fermi in attesa dei soccorsi. Non ricordo, gli ultimi
giorni li ho cancellati , cosa succede,
dove è finito il mondo? Cosa devo fare domani? Ho un lavoro, ma che
senso ha portarlo avanti, che senso ha raggiungere i risultati, la gente vaga
senza una meta, non parla nessuno, sono tutti isolati nei loro gusci a
protezione dei loro possedimenti. Arrivo fin sopra la montagna, da li scorgo il
mare, la miriade di case che hanno soppiantato la vegetazione, anni addietro
ridente, cumuli di immondizia ai bordi delle strade, l’orizzonte è offuscato da
una coltre grigia che impedisce allo sguardo di andare oltre, torno indietro,
casa dista qualche chilometro, devo andare a pescare altrimenti non saprei cosa
mangiare…
Quando mi sveglio riprendo fiato, è stato uno scenario apocalittico a
dipingersi in questo incubo, la descrizione che non ho potuto rappresentare è
l’impotenza della comunicazione, nelle persone che non avevano il coraggio di
alzare lo sguardo, che analizzavano cellulari esanimi, che vagavano persi
nell’impotenza di non poter più controllare la vita…persi in loro stessi, a
mirarsi allo specchio, indumenti pregiati, hanno smarrito la benché minima
voglia di capire.
Attonito continuo a
parlare, ascolto le risposte, e pacato
ne assecondo le voglie, mi dispiace che non vi sia possibilità di confronto, ma
solo la spasmodica voglia impositiva di esser vincitori, mentre il mondo si
perde in chiacchiere...torno ad ascoltare il suono dimenticato nello spazio tempo.
Uno scenario apocalittico molto reale nella società di oggi.
RispondiEliminaSalutoni a presto.
Un incubo molto simile a The Road di McCarthy... e non ci siamo poi tanto lontani...
RispondiEliminaMi sono completamente immedesimato....
RispondiEliminami sa che Milano non ti ha fatto bene :)
RispondiEliminanessuno ha veramente voglia di confronto, tutti noi viviamo come automi, spesso nascosti anche a noi stessi....l' apocalisse forse ' proprio l' ipotenza di ritrovarci a fare i conti con il nostro senso della vita ...invece continuiamo a parlare di spread e btp
anch'io ho pensato subito a The road...mamma mia, paura........
RispondiEliminaMark lo sai che la fantascienza precede solo di poco la realtà? Non sono sicuro che sarà così il mondo come lo hai "visionato" ma la ripulsa del confronto e l'impotenza del senso nell'agire sono già fra noi. Guarda la nostra società, guarda il web, guardiamoci...S ha ragione ma lo spread ha più audience.
RispondiEliminaSono certo che non moriremo così, la verità non sta dentro il nuovo governo o la nuova Europa, sta dentro la parte di noi che chiamiamo improduttiva. Ci sfonderà il torace un giorno o l'altro come un Alien redivivo e dovremo rifare i conti.
L’incomunicabilità un giorno ci raggiungerà...o per lo meno raggiungerà chi non ha la capacità ascoltare, di soffermarsi e non stacca lo sguardo da un monitor per vedere negli occhi chi gli sta parlando
RispondiEliminaHai ragione Mark, si vive sospesi e alla giornata, ma sono convinta che, quanto prima, ritroveremo un equilibrio.
RispondiEliminaCristiana
Non lo so..è un periodo ,per quello che mi riguarda, di estrema intolleranza...Un sano intervallo di silenzio sento che non mi farebbe male...Basta non abituarvisi.
RispondiEliminaUn sogno che potrebbe diventare spaventosamente reale per tutti noi di questo passo... ovviamente mi auguro di sbagliare.
RispondiElimina..e si !come "the road"!che bel futuro si profila all'orizzonte!
RispondiEliminaIn questo caso sono rimasto particolarmente affascinato dallo stile superbo che hai sfoderato, certo, per descrivere ansie e timori largamente condivisi.
RispondiEliminaUn racconto di grande impatto.
RispondiEliminaUn abbraccio e buon giovedì!
E' veramente un incubo e si può avvertire anche panico ma non è un evento che non possa mai capitare. A volte in presenza di un momentaneo stop dell'energia elettrica che può accadere ci sentiamo quasi impauriti.
RispondiEliminaBeh... magari è sempre stato così, nell'animo umano, tranne quando la prosperità alimenta l'illusione che non lo sia.
RispondiEliminala situazione che hai descritto, l'incubo che hai sognato o immaginato è davvero terribile ... non riusciremo a sopravivvere se ci togliessero tutto così ...
RispondiEliminaChiacchiere... bravo. A volte neanche meritano ascolto.
RispondiEliminaIl tuo blog è bello,vi ho trovato molti argomenti interessanti.
RispondiEliminaGrazie per essere passato dal mio blog/passatempo.
Buona serata,Costantino.
@Cavaliere...In molti già la vivono.
RispondiElimina@Zio...Non ho visto il film, ma non ci vuole molte fantasia per immaginarlo.
@Max...Immedecimiamoci!!!
@S...Non credo. Però potrebbe aver contribuito di più Napoli.
@Hobina3...Devo vederlo al più presto :-)
@Vicè...Pensare di ospitare un mostriciattolo nel petto, mi mette i brividi.
@Die...Guardarsi negli occhi mi sembra già un gran bel risultato.
@Cristiana...Equilibrio mi sembra utopistico, perchè sette miliardi di esseri umani difficilmente potranno esser in equilibrio....a meno che....
@Mr.H...Silenzio si, ma la confusione esterna mi provoca la nausea.
@Ariano...Speriamo di sbagliare allora.
@Giusy...Dovrò vederlo sto film prima o poi :-)
@Adriano...Lo stile si ritrae davanti agli elogi. Grazie :-)
@Kylie...Ricambio l'abbraccio :-)
@Monticiano...Quando sai che è momentaneo lo prendi come attimo di relax, se definitivo avrei qualche dubbio ;-)
@Exodus...Ho un'anima non umana, è per questo che mi illudo.
@Pupottina...Forse non sopravviveremo, ma comincere a vivere.
@Carolina...A me piace ascoltare, ma ha tutto c'è un limite
@Costantino...Benvenuto. La porta è sempre aperta :-)
ecco il pessimismo di Max ma uffi...sai che così facendo potresti scrivere una sceneggiatura?
RispondiElimina"Ho un'anima non umana, è per questo che mi illudo".
RispondiEliminaMark, mi dispiace dirlo, ma se è così: contento tu...
Io non riuscirei. Voglio un'anima umana e priva di illusioni, anche perchè evito di pormi domande inutili e perdere il mio preziosissimo ed evanescente tempo. Sono troppo vecchio per farlo!!!
@Marianna...La cosa mi affascina, forse è un desiderio di ritorno alle origini. Grazie allora sceneggiamoci :-D
RispondiElimina@Exodus...L'anima non penso che abbia una connotazione antropocentrica, quindi la mia visuale "animalesca" mi fa sentire più vicino alle necessità di questa Terra.
Per quanto riguarda il percorso di vita, mi potrei ritenere soddisfatto e felice, però bisogna essere egoisti per non porsi alcune domande o non fare alcune considerazioni. Però non demordo e cercherò il bandolo della matassa.
P.S.
Nelle risposte sono stato evasivo e poco chiaro, spero di migliorare. Un salutone :-)
# Mark,
RispondiEliminaho notato tempo fa che viviamo in un mondo, in una cultura che ha idolatrato le domande, come segno di saggezza. Ma quali domande? Tutte? E in quale modo poste? Tutti i modi? Va tutto bene purchè ci siano domande?
Io lavoro con un sociopatico che usa le domande come arma per far innervosire gli altri. Quindi la domanda non è un bene in sè, anzi spesso, oggi viene usata come un mezzo distruttore. Viene usata per rendere dubitabile ciò che non lo è mai stato. Quindi possiamo anche dire che la domanda può far uscire da una situazione di certezza, e far entrare in una condizione di incertezza.
Forse era un bene in una Società antica ancorata sui suoi immutabili temi, introdurre un po' di dubbio. Oggi la Società invece è attanagliata dal dubbio e dall'insicurezza. Che aumentano a dismisura all'aumentare delle domande poste. Solo per dire che la domanda non è buona in sè, può anche essere distruttiva e a mio avviso spesso lo è: si continuano a fare domande anche su cose ormai sicure e risapute, ma la domanda genera dubbio e il dubbio, l'impaurimento, è una forte arma di controllo sociale.
E le risposte? A me non interessano le domande, anche qui, credo di essere troppo vecchio per quelle, non mi concentro sulla domanda ma sulla risposta. E una volta ottenutala, stop. O almeno ci provo. Posso essere egoista, ma non è per quello che non ho domande: è perchè ho già ottenuto la risposta.
Magari non mi piace, non l'accetto, ma l'ho ottenuta. Non ho più domande.
ciao!
@Exodus...Chiaro.
RispondiEliminaQuindi in un certo senso avendo ricevuto la risposta non dovrei più pormi domande. Così facendo anche i dubbi e le perplessita non avrebbero ragion di esistere...mmmmm...sono disorientato. In ogni caso devo sperimentare la modalità, non penso sia molto semplice.
Salutoni
Mentre commento piove a dirotto ed il tuo incubo appare vicino. Ciò che la mente pensa e si sofferma a focalizzare diventa la nostra realtà. Non è meglio focalizzarsi su una novella primavera?
RispondiEliminaah! e allora ti capisco benissimo...a me Napoli ,ora, mi ha procurato una bella ulcera gastrica, prima ...meglio tacere e per il futuro chissà ciao
RispondiEliminaSempre più lontani dalla natura e allo stesso tempo alieni gli uni agli altri: temo sia inevitabile se continuiamo così.
RispondiEliminasicuro che sia un incubo? Ciao caro Mark ti auguro...buona notte, a questo punto!!!
RispondiEliminaciao Mark
RispondiEliminabuon inizio settimana
^___________^
Sei molto intrspettivo e poetico ultimamente...'rivoluzione' in atto?
RispondiElimina@I am...Se mi "fuocalizzo" troppo rischio l'incedio dei primi boccioli ;-)
RispondiElimina@S...Vivo molto vicino a Napoli :-)
@Sara...Percorso obbligatorio quando non vi è più possibilita di crescita con il sistema sbagliato.
@Turista...Un incubo dai toni grigi, ma non è detto che a me non piacciano.
@Pupottina...In ritardo, ma contraccambio :-)
@Nicole...Non saprei, sono semplicemente me stesso senza fronzoli :-)