DI SERGIO DI CORI MODIGLIANI
Libero pensiero
Negli ultimi giorni ha cominciato a circolare sulla rete italiana, con una gigantesca esposizione anche su facebook, l’intervista rilasciata da Henry Kissinger a un giornalista inglese qualche giorno fa. Data la grave e pericolosa situazione internazionale e considerando il fatto che Kissinger è una personalità politica davvero importante, si trattava di una notizia davvero interessante.
L’aspetto saliente, va da sé, consisteva nel fatto se quella intervista fosse vera o falsa.
Il punto è proprio questo.
Così
veniamo al post di oggi. (e in regalo avete anche fonti e link, non è
una meraviglia?) che consiste nell’affrontare il tema relativo a ciò che
è Vero e ciò che è Falso sul web e su come si fa informazione in
Italia.
L’intervista è FALSA. E’ una bufala totale. Kissinger non può aver detto cose del genere.
L’intervista è VERA. Essa è autentica. Sono proprio le parole testuali di Kissinger.
Per
la stragrande maggioranza delle persone queste due frasi sono le uniche
due possibili, ciascuna delle quali esclude automaticamente l’altra.
Le due frasi posso coesistere. Viaggiano su un binario parallelo.
Tant’è vero che sono “entrambe vere”. Ma queste “2 verità” producono un pericoloso Falso.
Apparentemente
un paradosso, in realà sono un sintomo, un segnale, e una prova
lampante, del livello degradato dell’informazione italiana. Soprattutto
quella che circola sul web, dove la qualità offerta dalla maggior parte
di bloggers, siti, portali, quotidiani è di valore quasi nullo perché –a
differenza degli internauti di altre nazioni- i gestori italiani sono
in maggioranza persone per lo più incompetenti, molto ignoranti nello
specifico di cui si occupano, il cui unico fine è raggranellare qualche
euro di pubblicità; la loro cosiddetta professionalità è basata sul
copia/incolla e sul furto di opinioni altrui. Idee, argomentazioni
corroborate, opinioni lucide e solide, informazioni creative, notizie
originali, sono davvero un materiale scarso e raro.
Sarebbe davvero una sorpresa se fosse il contrario.
Ancora
oggi, gli italiani non si rendono conto del danno provocato da
vent’anni di berlusconismo consociativo, una malattia epidemica
collettiva che ha provocato e determinato un Vuoto Culturale Perenne.
All’interno di questo vuoto, è esplosa la moda del web –per l’appunto
“una moda”- e la gente ritiene che la “rete italiana” per il solo fatto
di essere rete, non sia italiana, ma partecipi (in seguito
a un contagio davvero magico) del risveglio e dell’ evoluzione del
resto del pianeta; non è stata incorporata la consapevolezza di essere
diventati cittadini di uno stato medioevale, quella consapevolezza che
scova le risorse interiori per una sana, robusta e giusta ribellione
efficace. La disoccupazione - e l’impossibilità di entrare nel mercato,
il cui accesso è bloccato dal fuoco di sbarramento dell’oligarchia
partitica consociativa- ha comportato il fatto che molti si
improvvisano giornalisti, commentatori, intellettuali, nel nome di una
necessaria e obbligata sopravvivenza, senza nessun tipo di pertinenza,
preparazione adeguata, tantomeno esperienza, per non parlare della
totale assenza di elementi della cultura. A questo dobbiamo aggiungere,
invece, la pattuglia di quelli in malafede, che usano, invece, lo
strumento della rete, per fare disinformazione. Approfittano del fatto
di trovarsi in un territorio (come quello italiano) dove ormai le
esigenze e i bisogni sono minimi, quindi sono tutti facilmente
manipolabili, ed è estremamente facile eccitare in rete la gente che, a
ondate, segue un ragno oppure un altro ragno, perché non ha le
connessioni culturali e gli strumenti per accorgersi che sta
semplicemente andando appresso a un filo di bava il cui fine consiste
nell’aumentare confusione, paura, ignoranza. Le persone, senza
rendersene conto, si sono abituate a ingurgitare per lunghissimi anni
tonnellate di idiozie, stupidaggini, sbobbe melense di gossip, frullate
con qualche spruzzatina di notiziole raccattate da qualche agenzia di
stampa, e quindi ci si accontenta ormai di qualunque cosa. Il livello è
molto basso, ed è giusto che sia così. Oggi, 17 settembre 2012 (non
dimentichiamolo) non state vivendo in un’Italia post-berlusconiana come
–con satanica perversione- vi hanno voluto far credere, anzi. Da questo
punto di vista non è cambiato nulla, perché Monti & co. hanno
peggiorato il quadro. Tant’è vero che Berlusconi va avanti come un
treno, pimpante e tranquillo, e il paese seguita ad affondare nella
melma senza che nessuno, nella società civile, abbia dato l’innesco
all’unica rivoluzione che avrebbe davvero potuto dare inizio a un
gigantesco scossone: quella culturale e comportamentale. Dal punto di
vista dell’informazione, la rete, oggi,è molto peggio di un anno fa.
Perché i disoccupati, il disagio e la disperazione sono più forti.
Osservando il livello di ciò che la rete italiana propone, si capisce
come e perché Berlusconi stia sempre al comando delle operazioni di
gestione della comunicazione in Italia, e abbia l’abile spudoratezza di
tentare l’acquisto anche de La7. Nel senso di “acquisto ufficiale”. Sa
comunque che, se non va bene l’acquisto “ufficiale”, andrà bene quello
clandestino: se la compra uguale (a nostra insaputa). La sensazione è
che l’abbia già fatto con la sua consueta abilità mercantile.
Se
non fosse così il quadro generale, non sarebbe comprensibile il fatto
che una intervista come questa abbia fatto il giro nel web italiano
negli ultimi tre giorni, immessa da una ventina di siti e bloggers e poi
dilagata su facebook.
Veniamo alla nostra intervista.
Eccola, così come è stata presentata:
Henry Kissinger: “Se non riesci a sentire i tamburi di guerra allora devi essere sordo”
NEW YORK – Stati Uniti – Con una notevole ammissione l’ex Segretario di Stato dell’era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l’anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.
di Alfred Heinz - Daily Squib (giornale satirico britannico)
“Gli Stati Uniti stanno tenendo a freno Cina e Russia, e l’ultimo chiodo nella bara sarà l’Iran, che è, naturalmente, l’obiettivo principale di Israele. Abbiamo permesso alla Cina di aumentare la sua forza militare e alla Russia di riprendersi dalla sovietizzazione, per dare loro un falso senso di spavalderia, questo creerà un crollo più veloce per tutti loro insieme. Siamo come un tiratore sveglio che sfida l’inesperto a prendere la pistola, ma quando ci prova, è bang bang. La prossima guerra sarà così grave che una sola superpotenza può vincere, e siamo noi gente. È per questo che l’UE ha tanta fretta di formare un superstato completo perché sanno che sta arrivando, e per sopravvivere, l’Europa dovrà essere un unico stato coeso. La loro urgenza mi dice che loro sanno benissimo che la grande resa dei conti è alle porte. Oh quanto ho sognato questo momento delizioso. “
“Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo”.
Il Signor Kissinger ha poi aggiunto: “Se sei una persona comune, allora puoi prepararti per la guerra spostandoti verso la campagna e mantenendo una fattoria, ma devi portare con te le armi, perchè ci saranno in giro orde di affamati. Inoltre, anche se l’elite avrà i suoi ripari e rifugi speciali, deve essere altrettanto attenta durante la guerra, come i civili semplici, perché anche i loro rifugi possono essere compromessi”.
Dopo una pausa di alcuni minuti per raccogliere i suoi pensieri, il signor Kissinger, ha continuato:
“Abbiamo detto ai militari che avremmo dovuto prendere più di sette paesi del Medio Oriente per le loro risorse e hanno quasi completato il loro lavoro. Sappiamo tutti cosa penso dei militari, ma devo dire che questa volta hanno obbedito anche troppo. Resta solo l’ultimo gradino, cioè l’Iran che sarà davvero l’ago della bilancia. Per quanto tempo la Cina e la Russia possono stare a guardare mentre l’America fa il repulisti? Il grande orso russo e la falce cinese saranno risvegliati dal loro sonno e questo accadrà quando Israele dovrà combattere con tutte le sue forze e le sue armi per uccidere più arabi che può. Se tutto andrà bene come speriamo, la metà del Medio Oriente sarà Israeliano. I nostri giovani sono stati addestrati bene più o meno nell’ultimo decennio sulle console dei giochi da combattimento, è stato interessante vedere il nuovo gioco Call of Duty Modern Warfare 3, che rispecchia esattamente ciò che avverrà nel prossimo futuro con la sua programmazione predittiva. I nostri giovani, negli Stati Uniti e in Occidente, vengono preparati perché sono stati programmati per essere buoni soldati , carne da cannone, e quando gli sarà ordinato di uscire in strada e combattere quei pazzi Cinesi e Russi, obbediranno agli ordini. Dalle ceneri noi costruiremo una società nuova, resterà solo una superpotenza, e sarà il governo mondiale che vince. Non dimenticare, gli Stati Uniti, hanno le armi migliori, abbiamo roba che nessun altra nazione ha, e diffonderemo quelle armi nel mondo, quando sarà il momento giusto.”
Fine del colloquio. Il nostro giornalista viene scortato fuori dalla stanza dal sorvegliante di Kissinger.
NEW YORK – Stati Uniti – Con una notevole ammissione l’ex Segretario di Stato dell’era Nixon, Henry Kissinger, rivela ciò che sta accadendo in questo momento nel mondo e in particolare in Medio Oriente. Parlando dal suo lussuoso appartamento di Manhattan, l’anziano statista, che compirà 89 anni a maggio, con la sua analisi della situazione attuale, è molto più avanti del forum mondiale di geo-politica ed economia.
di Alfred Heinz - Daily Squib (giornale satirico britannico)
“Gli Stati Uniti stanno tenendo a freno Cina e Russia, e l’ultimo chiodo nella bara sarà l’Iran, che è, naturalmente, l’obiettivo principale di Israele. Abbiamo permesso alla Cina di aumentare la sua forza militare e alla Russia di riprendersi dalla sovietizzazione, per dare loro un falso senso di spavalderia, questo creerà un crollo più veloce per tutti loro insieme. Siamo come un tiratore sveglio che sfida l’inesperto a prendere la pistola, ma quando ci prova, è bang bang. La prossima guerra sarà così grave che una sola superpotenza può vincere, e siamo noi gente. È per questo che l’UE ha tanta fretta di formare un superstato completo perché sanno che sta arrivando, e per sopravvivere, l’Europa dovrà essere un unico stato coeso. La loro urgenza mi dice che loro sanno benissimo che la grande resa dei conti è alle porte. Oh quanto ho sognato questo momento delizioso. “
“Chi controlla il petrolio controlla le nazioni, chi controlla il cibo controlla il popolo”.
Il Signor Kissinger ha poi aggiunto: “Se sei una persona comune, allora puoi prepararti per la guerra spostandoti verso la campagna e mantenendo una fattoria, ma devi portare con te le armi, perchè ci saranno in giro orde di affamati. Inoltre, anche se l’elite avrà i suoi ripari e rifugi speciali, deve essere altrettanto attenta durante la guerra, come i civili semplici, perché anche i loro rifugi possono essere compromessi”.
Dopo una pausa di alcuni minuti per raccogliere i suoi pensieri, il signor Kissinger, ha continuato:
“Abbiamo detto ai militari che avremmo dovuto prendere più di sette paesi del Medio Oriente per le loro risorse e hanno quasi completato il loro lavoro. Sappiamo tutti cosa penso dei militari, ma devo dire che questa volta hanno obbedito anche troppo. Resta solo l’ultimo gradino, cioè l’Iran che sarà davvero l’ago della bilancia. Per quanto tempo la Cina e la Russia possono stare a guardare mentre l’America fa il repulisti? Il grande orso russo e la falce cinese saranno risvegliati dal loro sonno e questo accadrà quando Israele dovrà combattere con tutte le sue forze e le sue armi per uccidere più arabi che può. Se tutto andrà bene come speriamo, la metà del Medio Oriente sarà Israeliano. I nostri giovani sono stati addestrati bene più o meno nell’ultimo decennio sulle console dei giochi da combattimento, è stato interessante vedere il nuovo gioco Call of Duty Modern Warfare 3, che rispecchia esattamente ciò che avverrà nel prossimo futuro con la sua programmazione predittiva. I nostri giovani, negli Stati Uniti e in Occidente, vengono preparati perché sono stati programmati per essere buoni soldati , carne da cannone, e quando gli sarà ordinato di uscire in strada e combattere quei pazzi Cinesi e Russi, obbediranno agli ordini. Dalle ceneri noi costruiremo una società nuova, resterà solo una superpotenza, e sarà il governo mondiale che vince. Non dimenticare, gli Stati Uniti, hanno le armi migliori, abbiamo roba che nessun altra nazione ha, e diffonderemo quelle armi nel mondo, quando sarà il momento giusto.”
Fine del colloquio. Il nostro giornalista viene scortato fuori dalla stanza dal sorvegliante di Kissinger.
Alfred Heinz
Se,
come vi hanno fatto credere, questa intervista fosse stata pubblicata
in data 14 settembre 2012, allora voleva dire che Kissinger è un
deficiente e finiva sulla prima pagina del New York Times, cosa che non è
avvenuta. Quindi? E’ falsa?
No. E’ vera.
Il
fatto è che A). Alfred Heinz è il vero nome di Henry Kissinger, non è
un giornalista. B). La cosiddetta intervista è un dialogo con se stesso
che lui ha reso pubblico nel novembre del 2010, quando –secondo lui e
secondo molte altre personalità attendibili di primissima caratura- è
scoppiata la Terza Guerra Mondiale, di cui noi stiamo vivendo la fase
Invisibile e di cui, in questi giorni stiamo vedendo i primi echi di
quella Potenzialmente Visibile.
Bisogna precisare un aspetto decisivo.
Nel mondo esistono molte personalità importanti di livello pubblico.
Chi conosce gli autentici meccanismi del Potere sa che tali indvidui si dividono in due categorie: i Potenti e gli Utili.
Silvio
Berlusconi, Mario Monti, Pierluigi Bersani (tanto per citarne tre presi
a caso) sono “Utili” ma non sono affatto Potenti. Affatto. Non contano
davvero nulla. Contano quanto contava Sarkozy o Tony Blair. La
definizione di “utile” è molto chiara e precisa, equivale a
“intercambiabile”. Poi ci sono i Potenti, la maggior parte dei quali
sono anonimi per la maggioranza dei cittadini. Loro, non sono
intercambiabili. Il loro Potere Personale non si esaurisce mai, a meno
che non si ammalino gravemente. Vladimir Putin, ad esempio, è Potente.
Anche Henry Kissinger è Potente, se non altro per la sua esperienza.
E’
l’uomo che dal 1968 al 1992, per 24 anni di seguito senza interruzione,
ha gestito tutta la politica statunitense relativa al Medio Oriente e
all’Asia Minore. Di quelle nazioni, dei loro intrighi, dei loro accordi,
delle loro verità, lui sa tutto. Proprio tutto. E’ stato al loro tavolo
per diversi decenni.
La notizia VERA (e quindi interessante) sta in ciò “perché a novembre del 2010 Kissinger ha fatto questo giochetto?”.
Il
che introduce una seconda domanda davvero interessante (ma solo per noi
italiani): “Come mai, questa notizia appare in Italia con 22 mesi di
ritardo?”.
Che
porta a una terza domanda per il sottoscritto interessante. “Come mai,
in Italia, dopo 22 mesi viene riproposta alterandola e quindi
attribuendogli una valenza, inevitabilmente, diversa e fuorviante?”
Va da sé, neanche a dirlo, che, se fosse stata falsa, sarebbe già stata smentita.
1).
Nel novembre del 2010 c’erano state in Usa le elezioni politiche, le
cosiddette “mid-term elections” che dovevano decidere la partecipazione
al congresso Usa. Le vinsero i repubblicani che conquistarono (a
sorpresa) il senato. Lì iniziarono subito i guai per Obama e per tutti
noi. Allora, in quel momento, c’erano tre possibilità: a) scontro
frontale americano tra democratici e repubblicani sull’economia, b)
esplosione dell’euro con gigantesco impatto su tutto l’occidente e
rimescolamento delle carte e delle nazioni, c) la guerra mondiale.
Il
punto a era quello voluto da alcuni settori democratici e alcuni
settori repubblicani. Non passò. Vinse l’FBI. Uno studio riservato
rivelò che c’erano 65% di possibilità di una guerra civile interna con
milioni di morti: inaccettabile e impensabile, i rischi erano troppo
forti.
L’opzione
b era quella voluta da Krugman,Stiglitz e Obama, appoggiata anche da
alcuni repubblicani. Far fare soldi ai colossi finanziari scommettendo
sulla fine dell’euro, facendolo saltare, accettare il nuovo Sudamerica,
accettare l’idea di una nuova Africa anti-cinese e anti-Al Qaeda gestita
da Gheddafi che si sarebbe fatto carico di tutta la zona sub sahariana;
grazie all’esplosione dell’euro -e conseguente crisi- abbattere il
regime corrottissimo indiano, spostando gli investimenti delle
multinazionali dall’India al Sudamerica e all’Europa per creare lavoro e
occupazione, rilanciando l’economia Usa che ritornava ad essere la
locomotiva, con rimpicciolimento del ruolo della Germania e della Cina.
L’opzione
c era quella sostenuta dai generali americani, appoggiati dal comando
generale della Nato in Europa, dalla Cina, e dal mondo legato al
fondamentalismo islamico.
Nel
dover pendere una decisione non facile, Obama –come fanno i potenti- si
consultò con i suoi “potenti veri” locali, circa un centinaio di
persone in Usa.
Henry Kissinger era tra questi.
Ma il vecchio leone è uno che conosce i suoi polli. Anche se 87enne (nel 2010, oggi ne ha 89) organizzò le cose a modo suo.
Kissinger
abita in un appartamento a Manhattan, New York, in un certo piano di un
certo grattacielo. Nel suo piano è l’unico appartamento, con un
gigantesco vestibolo all’uscita dell’ascensore, sempre piantonato da
quattro guardie dell’FBI, più altri quattro al pianterreno. Il giorno
dell’appuntamento (è troppo vecchio per muoversi, ed è anche troppo
potente per farlo; se vogliono parlare con lui si va a casa sua; è la
differenza tra gli “utili” e i “potenti”) avvertì qualche giornalista
amico e un fotografo dell’Associated Press, ai quali venne data la
possibilità di sostare davanti alla porta d’ingresso del suo
appartamento, tutto qui. In attesa. Di che? Non lo sapevano. A un certo
punto è arrivato il vice-presidente Joe Biden, suo vecchio amico
(nonostante uno sia democratico e l’altro repubblicano) che è sbiancato
vedendo i giornalisti. Ma non c’era nulla di illegale né di
sconveniente. Ha bussato alla porta e invece di vedersi arrivare il
cameriere, è stato proprio Kissinger in persona ad aprire la porta,
tanto per farsi sentire dai giornalisti mentre diceva l’unica frase
divenuta poi pubblica “Carissimo Joe, che piacere vederti! Certo che lì,
al Congresso, siete proprio tutti una massa di imbecilli criminali”. Lo
fece entrare e i giornalisti furono costretti ad andare via. Kissinger
espresse la sua opinione.
Lui era d’accordo con Krugman e Stiglitz. Appoggiava pienamente il punto b che trovava geniale.
Bisogna
conoscere le idee di Kissinger. I potenti –a differenza degli “utili
intercambiabili”- hanno idee loro, e per quelle si battono, giuste o
sbagliate che siano. Per Henry Kissinger, il suo sogno è sempre stato
(mai fatto mistero di questo) il “modello nipponico riadattato al
territorio statunitense” ovverossia: keynesiano welfare in economia e
conservatore in politica, in modo tale da garantire “lo svoluppo e il
progresso sociale nel rispetto della tradizione”. Detesta i radicali di
sinistra e disprezza Milton Friedman.
Una
settimana dopo, Kissinger venne a sapere che era passato il piano c,
per una serie di complessi meccanismi di cui, se vi interessa, parlerò
in altro specifico post.
Irritato
e avvilito per tale idiozia criminale, dal cappello delle sue
conoscenze tirò fuori quello che lui riteneva “il più solido tra i pazzi
intellettuali in giro per il continente” un economista canadese (in
Italia verrebbe considerato di estrema sinistra) di scuola
post-keynesiana, docente universitario di Storia Economica e
Pianificazione dei mercati, e autorevole presidente del più agguerrito
centro studi di informazione geo-politica d’occidente, il Global
Research Institute, con sede a Ottawa. (trovate il tutto sotto
GlobalResearch.com e il nome dell’economista è Michel Chossudovsky, un
vero guru). Lo invitò a casa sua. Si accorse che le loro informazioni
corrispondevano e gli consegnò la famosa intervista che qualche
settimana dopo Chossudovsky pubblicò sul suo sito di allora, provocando
un gigantesco dibattito durato quaranta giorni, finchè la scure della
censura non piombò su tutti quanti nel gennaio del 2011 quando tutte le
fonti di notizie geo-politiche del mondo occidentale finirono sotto
censura preventiva militare e si poteva comunicare soltanto in privato e
con enormi cautele. Il poco che si scriveva e si diceva, allora, non
veniva raccolto dalla stampa mainstream. A gennaio del 2011 l’articolo
finisce nelle mani di The Guardian, in Inghilterra, che sceglie di non
pubblicarlo e decide di passarlo a un giornale politico che si occupa di
satira intellettuale, The Daily Squib, che lo pubblica in data febbraio
2011, si aprì allora un enorme dibattito in tutta Europa su questa
questione. Neanche a dirlo, in Italia la notizia non ebbe la diffusione
che meritava ma questo è un paese che si trova sotto censura militare
ferrea dalla primavera del 2011, con l’intera cupola mediatica
mainstream ben asservita agli ordini (in cambio usufruiscono di milioni
di euro di sovvenzioni statali pagate con i vostri soldi, con la
specifica consegna di parlare di idiozie). Il 19 aprile del 2012, il
prof. Chossudovsky ha pubblicato un interessante, succoso e ricco
articolo sulla Siria –che trovate sul suo sito- l’unico articolo al
mondo nel quale si spiegava che la “crisi siriana è stata organizzata,
pianificata e orchestrata dal Fondo Monetario Internazionale; hanno
imposto delle manovre economiche di austerità e rigore alla nazione tali
da distruggere completamente l’economia del paese, provocando una
gigantesca disoccupazione…..” e spiegando come, in realtà, quella che a
noi viene tuttora presentata come una guerra civile nata così, a vacca,
nel nome di non si sa bene che cosa, sia stata in realtà una rivolta
sociale che è nata come protesta sindacale prima, protesta economica poi
e infine degenerata nella situazione attuale. . (Vedasi per chi è interessato IMF Syrian Arab Republic — IMF Article IV Consultation Mission’s Concluding Statement, 2006)
Della Siria noi sappiamo poco o nulla, essendone parte in causa. Nell’articolo di aprile del 2012, l’economista canadese racconta come sia stata applicata la “soluzione c”. In una conferenza tenuta a New York una ventina di giorni fa, l’economista ha spiegato “Come confermato dall’ex comandante generale della NATO, Wesley Clark, è stato applicato un piano quinquennale, entro il 2014, per la trasformazione totale dell’intera area del mediterraneo (ndr. Compresi noi in quanto Italia) “[La] campagna quinquennale [include] … un totale di sette paesi, a partire dall’Iraq, poi Siria, Libano, Libia, Iran, Somalia e Sudan” (rilevazioni ufficiali del Pentagono dal generale Wesley Clark da lui stesso confermate in Usa e diffuse oggi, 17 settembre 2012, dal comitato “occupy wall street” a Manhattan, New York).
Della Siria noi sappiamo poco o nulla, essendone parte in causa. Nell’articolo di aprile del 2012, l’economista canadese racconta come sia stata applicata la “soluzione c”. In una conferenza tenuta a New York una ventina di giorni fa, l’economista ha spiegato “Come confermato dall’ex comandante generale della NATO, Wesley Clark, è stato applicato un piano quinquennale, entro il 2014, per la trasformazione totale dell’intera area del mediterraneo (ndr. Compresi noi in quanto Italia) “[La] campagna quinquennale [include] … un totale di sette paesi, a partire dall’Iraq, poi Siria, Libano, Libia, Iran, Somalia e Sudan” (rilevazioni ufficiali del Pentagono dal generale Wesley Clark da lui stesso confermate in Usa e diffuse oggi, 17 settembre 2012, dal comitato “occupy wall street” a Manhattan, New York).
Insieme
ad altri colleghi, economisti e sociologi, il professore canadese ha
esposto attraverso la sua fondazione lo stato relativo alla questione
“sottaciuta del controllo dei prezzi delle derrate alimentari”;
dibattito e argomento da lui presentato insieme ad altre tre persone,
potete andare a cercare le loro fonti dirette in rete: Marco Lagi (sta a
Bristol e lo trovate su facebook) Zaheerul Hassan e Timon Singh.
Quest’ultimo, sul suo sito (Inhabitat.com) affronta l’argomento che è
fondamentale per comprendere l’autentico scenario che stanno costruendo
per noi e che noi dovremmo cercare –come possiamo- di disinnescare,
quanto meno informando la cittadinanza sulla reale situazione.
Eccezionale il lavoro del sito Pakalert Press. com, un sito gestito
dalla classe intellettuale pakistana mussulmana, che sta facendo un
meraviglioso e nobile e capillare lavoro sia di informazione e di
divulgazione che di in-formazione per mussulmani, con l’aggiunta (vera
chicca per i gourmet libertari e veri pacifisti) di citare Papa
Ratzinger usando la sua illuminata e importante frase “il
fondamentalismo, qualunque essso sia, altro non è che la falsificazione
della religione”. Questo sito, così come la classe intellettuale
pakistana, è in prima fila, oggi, nel mondo, nel condurre una battaglia
civile e libertaria –nel nome di Allah e del Corano- contro il
terrorismo, contro il fondamentalismo, per allargare quanto più sia
possibile l’antagonismo contro lo spettro guerrafondaio che si sta
allargando in maniera sempre più pericolosa. Zaheerul Hassan fa davvero
onore alla professione dell’intellettuale e alla figura del giornalista.
Da aggiungere che Hassan (noto professionista nel suo paese, famoso e
rispettato) ha pubblicato oggi un lungo articolo di geo-politica dando
la notizia (da fonte accreditata russa) che Obama è praticamente sotto
sequestro dei militari americani e addirittura c’è chi in Usa teme che
venga defenestrato prima delle elezioni. E anche lui affronta il
problema gravissimo delle derrate alimentari. In Italia di questi
argomenti nessuno ne parla. Tanto meno in rete. Con l’unica eccezione di
una cittadina davvero libera, Debora Billi, la quale, in uno dei suoi
siti (Petrolio) ha recentemente affrontato l’argomento del cibo e dei
suoi prezzi e della sua speculazione e lo ha ripreso oggi su un altro
suo sito (Crisis) pubblicando fonti britanniche, notoriamente
attendibili, secondo lei pessimistiche: sostengono che entro un anno al
massimo ci troveremo ad affrontare una emergenza davvero molto grave nel
campo dell’alimentazione, con potenziali scenari sociali davvero
pericolosi. Fonti canadesi, sudamericane, e australiane, ritengono che
già quest’inverno i prezzi cominceranno a salire molto pesantemente.
Per
concludere questo punto, e chiudere sulla questione siriana, cito
l’ultima frase di Kissinger (di una settimana fa) va da sé rimbalzata
dovunque. Ovviamente
tranne che in Italia. Questa sì che è fresca: ”You cant’t make war, any
war, in the Middle East, without Egypt, but you can’t make peace
without Syria”. (trad.:
“Non potete fare la guerra in Medio Oriente, qualunque guerra, senza
l’Egitto; ma non potete avere nessuna pace senza la Siria”). Questa sua
frase, tradotta dal gergo diplomatico significa. “Non stiamo più in una
situazione di pace; non stiamo ancora in guerra aperta e dichiarata; ma
ormai è troppo tardi e non è più possibile stare in pace per ciò che sta
accadendo in Siria: siamo finiti in una situazione di non-pace”.
L’ideale per ogni mercante d’armi. Il sogno di ogni speculatore
finanziario. La grande ambizione di qualunque governo: una formidabile
arma di ricatto per costringere le nazioni ad accettare qualsivoglia
Legge, qualsivoglia manovra, qualunque forma di decreto, pena l’entrata
immediata in uno scenario di guerra vera, non più invisibile..
Comprendere,
capire, l’esatto scenario, è utile per lavorare tutti insieme nel
tentativo di disinnescare l’atmosfera di guerra che l’oligarchia
finanziaria planetaria sta diffondendo su tutto il pianeta..
Il
primo passo consiste nel combattere, denunciare e smascherare ogni
tentativo, anche infantile, di spingere verso “guerre di civiltà” o
ancora peggio “guerre di religione”.
Gli ebrei, i cristiani, i mussulmani, non c’entrano nulla.
Nessuno di loro è responsabile di ciò che sta accadendo.
E
chi spinge verso l’odio per gli ebrei, l’odio per i cattolici o l’odio
per i mussulmani è un cretino, un imbecille, un irresponsabile o un
criminale. A voi la scelta. Forse addirittura tutti e quattro.
Aver
presentato l’intervista di Kissinger come una notizia fresca non è né
giornalismo né informazione. Poiché il teatro è pericoloso, sarebbe il
caso che i dilettanti si astenessero da occuparsi di questioni che
ignorano. E per onor di patria mi astengo dal citare i nomi dei siti e
delle persone che hanno diffuso tale disinformazione.
2).
Perché tutto ciò non è stato reso pubblico nel dicembre del 2010 quando
si stava verificando? Perché in Europa non se ne poteva parlare,
perché era già partito l’ordine e stavano scaldando i motori degli aerei
per andare bombardare la Lybia. Se gli italiani avessero saputo,
allora, è molto probabile si sarebbe diffuso malumore, proteste,
interrogazioni parlamentari, discussioni e forse l’Italia si sarebbe
astenuta. Era meglio che si occupassero delle notti sporcaccione del
premier, la cui figura si dimostrò utilissima e preziosa in quel
frangente. Non più utile affatto a giugno, a guerra inoltrata e già
vinta, quando gli comunicarono l’ordine di defenestrare La Russa perché
era d’impaccio e doveva essere sotituito dal comandante generale della
Nato, ammiraglio Di Paola, con un totale ricambio della struttura della
difesa in Italia. Come regolarmente avvenne il 10 novembre del 2011. La
Russa fece i capricci e si incaponì. Era convinto di essere un
“potente”. Si era dimenticato di essere semplicemente un “utile
qualunque”. Secondo l’economista canadese l’esplosione improvvisa della
crisi finanziaria in Italia nell’estate del 2011 ha avuto come scopo
principale quello di militarizzare la nazione come è avvenuto (gli
italiani ancora non se ne sono accorti). Tant’è vero che noi, oggi,
siamo l’unica nazione di tutto il mondo occidentale ad avere i generali
alla difesa. La gente, questo, neanche lo sa. E non ne comprende
l’impatto.
3).
Quella intervista di Kisssinger a se stesso esce in questi giorni in
Italia come prova di disinformazione e di capacità di manipolazione e
alterazione di qualunque notizia in rete.
Non vi è altra ragione.
Ecco perché era importante spiegarne i retroscena.
E’una modalità di terrorismo mediatico subliminale.
Sfogatevi
pure su facebook mettendoci tutte le striscette che volete su qualunque
argomento e copiate/incollate ogni post che vi pare su qualunque
argomento, se non avete un briciolo di idee e di dignità professionale.
MA LASCIATE PERDERE TUTTO CIO’ CHE HA A CHE FARE E VEDERE CON LA
GUERRA. Se non sapete ciò che state dicendo, se non sapete ciò che
state facendo, meglio astenersi. C’è molto disagio in giro, molta
disperazione, molta follia, e molti, troppi mercanti. L’Italia è un
paese fragile, ormai indebolito, senza nessun parametro culturale, privo
di qualsivoglia guida intellettuale, di punti di riferimento solidi e
di sostegno. Bisogna essere davvero molto cauti. Non pubblicate e non
condividete notizie, fotografie, immagini di scenari di guerra che
coinvolgano cristiani, ebrei o mussulmani, senza prima esservi
interrogati a lungo su ciò che state facendo. Una fotografia sbagliata,
una intervista alterata, una didascalia emotiva non accorta, in questo
momento, in Italia, può provocare danni molto gravi. Gravissimi.
Guadagnatevi i vostri euro usando altri settori dell’immaginario collettivo, non questo.
Siate seri, una volta tanto.
E umili nell’approccio.
E molto molto cauti.
Altrimenti,
finirete, inevitabilmente, per essere identificati e definiti da chi
combatte per la libertà di tutti (se non è di tutti non è libertà) come
degli irresponsabili (a vostra insaputa) o come dei mascalzoni a chiare
lettere.
Questo è veramente ciò che penso, in questo momento.
Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/09/la-bufala-di-henry-kissinger-che-pero.html
17.09.2012
Sergio Di Cori Modigliani
Fonte: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/09/la-bufala-di-henry-kissinger-che-pero.html
17.09.2012
che in questo momento il medio oriente sia manipolato per altri fini geopolitici e' lampante...lo scopriremo solo vivendo....no mark?
RispondiEliminaForse si scopriranno tante cose, ma ha tempo debito, e nelle modalita prestibilite. ;-)
EliminaQuesta volta c' hai ragione ....
RispondiEliminaSembra fantascienza.
RispondiEliminaChi ci assicura che l'autore di questo pezzo non sia un visionario, con idee personalissime?
Cristiana
Ipotesi, ragionevoli dubbi, comunque sembrano meno false dei nostri mezzi d'informazioni.
EliminaCrede caro Mark scoprire oggi la vera dal falso sia sempre più difficile.
RispondiEliminaio mi chiamo Tomaso che non crede fino che non mette il naso!!!
Questa battuta tante volte è vera, credo che se ho tempo di vivere ne vedrò delle belle!!! Pardon di brutte con quello che sta succedendo.
Tomaso
Ma cercar non nuoce ;-)
EliminaUna prospettiva vera o falsa che sia Apocalittica... Spero non succeda mai perchè le guerre fanno sempre paura.
RispondiEliminaLe guerre silenziose mietono più vittime di quelle coclamate.
Eliminacerto che sentirsi delle pedine non è bello, ma avere la certezza di essere mossi a piacimento, per di più in un teatro di guerra (visibile o invisibile) mi atterrisce! :(
RispondiEliminaI pupi siciliani son più liberi e piacevoli ;-)
EliminaA parte che potevi mettere un link da wikipedia senza scrivere un papiello....ma che c' entra tutto questo
RispondiEliminaCon la prospettiva cha ha copia /incollato mark?
Mah!
Non saprei, ero appena nato, e della storia riportata ho cominciato ad avere sempre più dubbi.
RispondiEliminaanche questo ci dice quanto oggi siamo spinti al Si o No e non al pensiero critico
RispondiEliminaLo scieramento è più semplice e comporta minor applicazione.
EliminaForse è solo una similitudine con ciò che ho riportato io (per lungaggine ed modalita) anche se il mio intento non era il contenuto in se dell'articolo, quanto l'invito a non credere fedelmente in cio che scrive o dice quello o quell'altro.
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