lunedì 21 giugno 2010

Il socialinternet

Social che?...La rete nata con altri scopi, si è diffusa e sviluppata come oggi la possiamo vedere. All'interno di questo grande contenitore si aprono tante opportunità, lavorative, affettive, di svago, di opinione, confronto, e ciò è un gran bene o almeno lo sarebbe, se gli interpreti fossero effettivamente interessati alle loro attività senza divagare, ricadendo in quelli che sono gli ordinari errori degli altri media, ovvero faziosità e disinteresse per il comune vivere. Precisiamo, non generalizzo, pongo l'accento su taluni comportamenti che esulano da quello che è, un normale interagire con i navigatori, che in alcuna altra misura potrebbero venir a contatto, e il trasformarsi della rete stessa nell'unico punto di contatto con la vita reale, perdendo di riflesso la bellezza e l'armonia che genera il contatto umano. Prendiamo i social network, assomigliano sempre di più alla realtà esterna, i contatti si limitano ad un "mi piace" una "faccina" :-) ;-) :-( o ad interagire per il rimorchio di turno, le discussioni sono futili o rissose, cercando d'imporre i propri pensieri a scapito di un reale punto d'incontro, non c'è la voglia di mettersi a nudo, di estirpare quel vincolo che ci lega alla materialità delle cose, alla politica del profitto e a tutto ciò che si rispecchia nell'interesse personale. Il non trovarsi sullo stesso binario conduttore, di colui o colei, che si trova nelle amicizie genera disappunto o non considerazione perché non in linea. Si decanta tanto la libertà, cerchiamo di applicarla dando a noi ed agli altri la possibilità di farlo, l'indifferenza o la superficialità consegnataci da un essere superiore, lasciamola nel cassetto dei ricordi.

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