giovedì 3 giugno 2010

La nostra storia, la tua storia, la mia storia.

Le risposte alle domande molte volte albergano nel passato, non nel nostro piccolo passato, ma in quello comune. Sembrano quelle nenie cantate da avi ormai scomparsi, che riecheggiano nella mente, dove i luoghi comuni tanto bistrattati, risultando invece essere ingegnosi ed istruttivi. Forse non ho passato tanto tempo con i miei nonni, o meglio, non ho passato tanto tempo con loro a dialogare per quelle incolmabili distanze generazionali che ponevano le loro figure, come feticci da rispettare senza proferir parola. Eppur ricordo con commozione quando il fu nonno, parlava con occhi stanchi della campagna in Russia della seconda guerra mondiale, di quel falcidiar di vite e del ritorno a casa come di una lunga ed intensa agonia. Ora quei ricordi sopiti, mutano con il tempo sotto le spinte neolinguistiche, per non far parte dei bagagli di esperienza che ogni singolo deve trasportare. Trasmettere ai posteri in qualsivoglia misura, per non cancellare il processo evolutivo terreno e condividere le nostre menti fluttuanti per sempre, e prerogativa buona e giusta. Pesante come sempre, non è vero? Siamo qua a disposizione di tutti e tutti a disposizione, per un un unico grande intento...non dimenticare.

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