venerdì 18 giugno 2010

Una chiacchierata con me stesso

Vorrei capirti quando mi parli, quando urli, quando esprimi i tuoi malesseri, le tue preoccupazioni...siamo soli nessuno ci può sentire! I genitori sono lontani, lontani fisicamente, lontani mentalmente, pensano ancora che la felicità sia come bere un caffè o consumare un pasto frugale, non riescono a vederla attraverso i miei occhi, i miei gesti, le mie parole. La sorellina anche lei è lontana, con il suo modo di interpretare la vita e se stessa, di autotorturarsi per colpe che non ha commesso, siamo o non siamo insignificanti punti nell'universo? Quindi non ha senso sobbarcarsene il peso...eppur lei vive nel mio cuore, sentirà il suo battito?....e tu amore mio, con le tue indecisioni con quel coraggio sopito, scatena l'energia, ne hai da vendere, mettila a disposizione dei comuni mortali. Ora parlo con te...si proprio te...riflesso nello specchio, hai assaporato il profumo dell'essenza, cerchi il senso della libertà, la forza dello spirito, la condivisione dell'esperienza, il senso della vita, la felicità comune....ma quante cosi vuoi trovare?
Adesso ti rispondo, adorabile assillatore, non farti tante domande, datti un risposta.
Finalmente!...dove vuoi arrivare?
Non sei solo nell'universo, mai lo sarai, non perdere tempo dietro questi ingrippi mentali, azzera tutto, riparti dall'inizio, con gli occhi di un bambino, apprendi senza pregiudizi, le risposte sono state sempre sotto il tuo naso.....
Alla prossima.

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