giovedì 22 aprile 2010

Noia?

Assale sempre di più, come una malattia infettiva, degna di una campagna pro vaccino su scala planetaria, eppure negli sguardi spenti dei volti notturni vedo solo questo.
Il divertimento senza alzare il gomito, calarsi una pasticca o farsi una striscia non è consentito, sei fuori dal giro, questo per poi sconfinare nel sesso come unico e solo punto di arrivo. L'oscurità li protegge li cela dietro abbigliamenti succinti e sexi, giacche griffate e occhiali che sembrano maschere da sub, barbe incolte e iPhone sempre in vista, ridono fumano come se fossero adulti consumati, con centinaia e centinaia di amici facebook che non salutano se incontrano per la strada. Le cuffiette del iPod sempre a palla, nelle loro bolle di vetro vagano come zombie per la rete, ostruiscono gli altri sensi e si abbandonano a se stessi, però la noia si diffonde anche nelle altre generazioni prese dai conti da far quadrare, dalle situazioni sentimentali che ti rubano l'anima sconfinando nella depressione, dallo stress lavorativo dove la TV diventa l'unica compagna fedele. Si alzano muri invisibili tra i protagonisti, la noia si impadronisce delle menti e dei corpi, muta geneticamente e le vite scorrono veloci in attesa della morte, per molti il sollievo più atteso.
Fermiamoci un attimo, questa non è solo noia....
"Per molti la noia è il contrario del divertimento; e divertimento è distrazione, dimenticanza. Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà"

Sono le parole di Dino il personaggio del libro di Moravia "La noia"


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