giovedì 29 aprile 2010

Mangia la terra che ti fa bene...

Curioso qualcuno l'ho avrà già letto, ma una signora cinese di 48 anni mangia un piatto di terra al giorno da quando è nata e giura di non aver mai avuto problemi di salute! Niente diete o palestra, ma soltanto fango e terriccio, insomma.
E, a quanto pare, la scienza le dà ragione. Secondo il NY Times, infatti, sarebbero centinaia di milioni le persone di tutto il mondo che consumano suolo e gli esperti sono dell'opinione che la terra faccia davvero bene: "Può aiutare ad apportare i minerali giusti per una dieta equilibrata, combattere nausee, indigestioni, diarree e, addirittura, controbilanciare l'assunzione di alcuni veleni".
Gli studiosi (non saprei indicare di che o che cosa) come avrebbero fatto a riscontrare le informazioni?....e poi tutte le terre vanno bene, oppure con l'aggiunta di sabbia si possono ovviare quei fastidiosi problemi di flautolenza....ma i filantropi americani investono tutto in questi studi o si occupano anche di altro.
Da oggi...anzi da domani...vabbè con calma...solo terra!

martedì 27 aprile 2010

Porca economia!

La Grecia è sull'orlo del default, o meglio è stata accompagnata sull'orlo, ora le stesse società di reting che decantavano affidabilità, fino al giorno prima, delle banche americane poi fallite, ora danno dello "junk" "spazzatura" alla Grecia. Il Portogallo aspetta alla finestra le peripezie per accodarsi al carrozzone, tirato alla bene in meglio dai vari cocchieri, l'Islanda gioca a carta vince carta perde e nel bel mezzo delle tensioni sociali che imperversano per l'Europa il tutto viene oscurato dalle semifinali di champions league, mentre le borse continuano l'altalena degli indici....ma le persone in tutto questo cosa si devono aspettare? ......devono sacrificarsi, rinunciare, non programmare le loro vite, ritornare indietro agli anni del dopo guerra dove, a detta dei nonni bastava una ruota e un bastone per far correre uno stuolo di bambini festanti. Forse sono un sentimentale quando penso al passato, o forse non c'erano i mezzi che mi fornivano nozioni per guardare il mondo da più punti di vista in una panoramica cosi variegata e non casuale di eventi come questi. L'economia è porca e si prostituisce a chicchessia senza remore, la moralità è per i vecchi impotenti che fermi ai bordi dell'esistenza gustano le fasi, si eccitano, e poi tornano a dormire, comunque senza mai provare le gioia del piacere.

lunedì 26 aprile 2010

Inventarsi un lavoro e non solo...

Questo recita il primo articolo della Costituzione Italiana:

Art. 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Fondata sul lavoro,...... la Costituente l'approvò nel 1947, ed era un manipolo di uomini non esseri sovrannaturali a scriverla, ora dobbiamo riformularla con una repubblica "demo..., fondata sull'improvvisazione". Non voglio essere offensivo o vilipendioso, ma l'arte dell'arrangiarsi e del trovare spunti dalle difficoltà è prova di vitalità. Siamo un popolo complesso e ricco di storia culla con i greci dell'occidente, eppure questa nostra atavica disunione territoriale ci castra. In una economia globalizzata abbiamo un nord che cerca la scissione, Roma che sembra uno stato indipendente, il sud e le sue problematiche legate alle varie mafie, e la gente nel suo complesso sempre più attanagliata da precarietà e disoccupazione, cosa fare? Ricorrere alla prostituzione per far quadrare i conti, lo spaccio delle sostanze stupefacenti come se fosse la normalità, lo sfruttamento senza soste delle manovalanze italiane e straniere, sottopagati lavori umili, questo non può essere la strada giusta...allora in molti si reinventano si rimettono in gioco qualcuno avrà successo altri non c'è la faranno altri proveranno ancora, questa è l'idea della positività che dovrebbe essere diffusa ed è questa che dovrebbe essere sostenuta....invece...si preferisce elargire ecoincentivi per far riprendere i consumi, per aiutare alcuni settori penalizzandone altri. La politica nostrana dovrebbe investire nella sua gente, nelle loro menti, nella loro forza, nel loro impegno ridando loro la dignità e la voglia di essere ITALIANI, un popolo, una nazione.
Non dimentichiamo che uniti si vince...non solo per le vittorie della nazionale di calcio.

venerdì 23 aprile 2010

Non sempre è ciò che sembra...

La teoria del complotto eterno dietro ogni accadimento è sempre esistita, le possibilità di una cronaca obbiettiva per i medesimi accadimenti è sempre più difficile e i vari interessi di corporazioni lobby e multinazionali ne condizionano oltre il lecito ogni sviluppo. Come difendersi? Punti fermi non ho l'ardire di affermare, però qualche spunto si. L'unico, a prescindere dagli altri, è una buona dose di autocritica, perché i maggiori impedimenti arrivano dalle nostre barriere culturali ed ideologiche che ostruiscono l'afflusso dall'esterno delle novità, poi regolare l'afflusso sapendolo gestire. Esempio non ha senso custodire nella propria mente quantità di nozioni eccezionali ed invidiabili e non avere alcuna logica per un loro utilizzo, assomigliare a grossi contenitori non è un grand affare. Dopo l'inciso, indispensabile, siamo palesemente in sofferenza, le masse sono sempre più numeri da gestire in mano agli eletti, non siamo più sovrani di noi stessi per giunta neanche la moneta è in nostro possesso, ma viene gestita dalle Banche Centrali, i cicli produttivi hanno perso di vista un compenente fondamentale...L'UOMO...a discapito di esso e delle sue reali necessità, si raschiano le risorse della nostra terra si diffondono veleni nell'atmosfera, si creano eventi ad hoc, guerre, catastrofi più o meno naturali, si preme sulle religioni per quell'ostilità eterna che deve contraddistinguere i popoli, si fruttano quelle vene di bontà caritatevole per innescare altri profitti. Ho voglia di svegliarmi da questo torpore, non c'è futuro se queste sono le strade da seguire, non esiste ne destra ne sinistra, le banche dovrebbero fornire un servizio non essere le padrone delle vita, non fermiamoci all'apparenza andiamo oltre, se l'intento è il medesimo non importa quale strada si prende, l'importante è farlo senza calpestare gli altri e nell'interesse di tutti.

giovedì 22 aprile 2010

Noia?

Assale sempre di più, come una malattia infettiva, degna di una campagna pro vaccino su scala planetaria, eppure negli sguardi spenti dei volti notturni vedo solo questo.
Il divertimento senza alzare il gomito, calarsi una pasticca o farsi una striscia non è consentito, sei fuori dal giro, questo per poi sconfinare nel sesso come unico e solo punto di arrivo. L'oscurità li protegge li cela dietro abbigliamenti succinti e sexi, giacche griffate e occhiali che sembrano maschere da sub, barbe incolte e iPhone sempre in vista, ridono fumano come se fossero adulti consumati, con centinaia e centinaia di amici facebook che non salutano se incontrano per la strada. Le cuffiette del iPod sempre a palla, nelle loro bolle di vetro vagano come zombie per la rete, ostruiscono gli altri sensi e si abbandonano a se stessi, però la noia si diffonde anche nelle altre generazioni prese dai conti da far quadrare, dalle situazioni sentimentali che ti rubano l'anima sconfinando nella depressione, dallo stress lavorativo dove la TV diventa l'unica compagna fedele. Si alzano muri invisibili tra i protagonisti, la noia si impadronisce delle menti e dei corpi, muta geneticamente e le vite scorrono veloci in attesa della morte, per molti il sollievo più atteso.
Fermiamoci un attimo, questa non è solo noia....
"Per molti la noia è il contrario del divertimento; e divertimento è distrazione, dimenticanza. Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà"

Sono le parole di Dino il personaggio del libro di Moravia "La noia"


mercoledì 21 aprile 2010

Le casalinghe diventano squillo

La corrente di pensiero più idolatrata del momento è il pessimismo che ingabbia il paese, figlio di una sinistra bigotta. Il pessimismo è una delle caratteristiche di noi italiani, avvezzi a questo sport, ed è curioso quando signori brizzolati al timone dei loro yacht, nei pressi del molo, mentre fanno rifornimento, pagando qualche migliaia di euro a domande sulla crisi rispondono con vigore..."siamo in un brutto periodo"..."i nostri figli pagheranno i nostri errori"..."la crisi è sotto gli occhi di tutti"..."risorgeremo"...aldilà delle divagazioni, esiste un mondo non raccontato che per sbarcare il lunario, improvvisa, sgobba, si umilia e in qualche caso ritorna alle vecchie attività abbandonate mai amate....la prostituzione è una di quelle, ripresa per esigenze contingenti inderogabili...sopravvivere.
Pagare l'affitto, le bollette, sostenere le spese universitarie, ormai sono molteplici le giustificazioni e il proprio corpo è l'unica disponibilità economica su cui fare affidamento, un bene su cui investire il proprio futuro. Sono da considerare eroine dei nostri tempi, o depravate che mascherano le loro esigenze dietro le difficoltà?
Ogni vita ha le sue storie, storie di sofferenza storie difficili, quindi niente giudizi, ma grandi interrogativi, forse in un mondo dove il contatto umano e sempre più raro l'unico modo per ristabilirlo è pagare.....quindi gli interrogativi si pongono anche per i clienti, e la vecchia legge economica della domanda e offerta in questi casi è ancora valida .

martedì 20 aprile 2010

Dedicata....a voi




Dedicata a chi, ogni giorno, consapevolmente o meno, arricchisce di e con il proprio valore, la mia vita....grazie





Valore


" Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto,un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto"
Erri De Luca

lunedì 19 aprile 2010

La fiducia nel sitema

Scrivere e parlare di politica non è certo una novità, esprimersi liberamente in merito è prova più ardua. Le opzioni sono troppo variegate e spesso i media riportano le querelle tra Berlusconi e il resto del modo, trascurando "involontariamente" una serie di problematiche che riguardano il paese e non solo. Siamo intrappolati in un sistema perverso dove la via d'uscita è il riappropriarci della nostre vite rispettando chi ci ospita da sempre...la nostra terra. Non si può continuare a rincorrere, il successo, la fama, i soldi, perché così non saremo mai liberi, le nostre giornate iniziano e terminano perennemente in affanno, logore nel fisico e nella mente, ritroviamo un equilibrio e non cassiamo una proposta solo perché opposta alla nostra idea politica, culturale o religiosa.
Questa idea di sistema non piace, perché già il termine imprigiona, soffoca e l'anarchia in contrapposizione non è una soluzione.....allora che fare? Incominciamo da noi stessi, scegliamo nella pluralità dell'informazione, non fermiamoci davanti ai media passivamente, impariamo a scegliere con la nostra testa e non con quella degli altri e poi potremmo incominciare un nuovo dialogo nell'interesse di tutti.



sabato 17 aprile 2010

Razzismo

Correva l'anno 1986/1987 giù di li, in un campetto improvvisato per l'occasione si disputava un incontro tra amici, o meglio, quelle interminabili partitelle che avevano inizio al pomeriggio e terminavano al calar del sole. Il tutto proseguiva nella sua assurda normalità tra gol, discussioni e falli. Tra di noi un ragazzo di colore, Cris, che per l'età la stazza e le sue innate doti calcistiche non poteva segnare e superare il centrocampo, in più portava con se un cimelio....il pallone di cuoio...che per noi abituati al Supersantos o il Tango ...era qualcosa di indescrivibile, come accarezzare la lampada di Aladino. Ad un certo punto si avvicina Antonio, il terrore del quartiere, un ragazzino problematico che facendo leva sulla forza e i fidi scudieri imponeva la sua legge, l'irruzione fu devastante come un calcio tra le palle...ad alta voce e con fare spocchioso interruppe la partita e disse..." Ehi!...tu NEGRO, famme giocà!"....il silenzio calò nel campo nella fase concitata del gioco ed io per di più imbufalito per una sconfitta che si stava propinando...di impeto ed inconsciamente dissi...."Ehi!...tu BIANCO, non cè rompe i coioni che stamo a gioca!"...si avvicinò a me senza timori di sorta, ma ormai privo di autocontrollo assestai una serie di pugni sul volto che gli fecero sanguinare il naso e il labbro...Cris triste e sconsolato, si allontanò poco dopo.
Per settimane con il terrore delle ritorsioni e del senso di rivalsa che animava Antonio mi sentivo perso, ma ormai la voce si era sparsa e con essa era svanita la fama, ero diventato colui che aveva picchiato il "Boss", e dovevo esserne fiero....invece mi sentivo uno schifo perché ero un BIANCO come lui.

venerdì 16 aprile 2010

Signoraggio...faccio un'ipotesi!

"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perchè se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina"....
questo scriveva Henry Ford,1863-1947....in effetti non sarei in grado di spiegarlo in modo breve e comprensibile, per questo vi lascio alla rete, io mi limito a fare la mia considerazione, ovvero, al di la delle verità che si nascondono dietro questa colossale truffa, mi rendo conto quanto piccoli ed incosistenti siano le nostre possibilità di capovolgere un sistema incastrato e strutturato che ci succhia come bibite fresche all'arsura del caldo, sinceramente vorrei scrollarmi questa sensazione.
Trovare informazioni non è difficile, trovarne di vere ha un suo grado di difficoltà, trovare delle soluzioni sembra una chimera....mmmmm!!!!!....che fare allora!
Ipotesi, strampalata, se tutta quella massa non pensante prima citata, si recasse in banca e conteporaneamente o quasi, chiedesse in contanti i propri risparmi, secondo voi cosa succederebbe?
Il Caos, il terrore, torneremmo al tempo del baratto, con l'aggravante di essere qualche miliardo in più, e se invece una parte solo si recasse presso gli istituti di credito?...mmmmm!!!...quantificare questa parte sarebbe difficile, però ho l'impressione che qualcuno storcerebbe il naso, e sentirebbe risalire dal proprio posteriore un odore nauseabondo...solo un'ipotesi e nulla più...ma riflettiamo.

"Le rivoluzioni che, sino a noi, avevano cambiato la faccia degli imperi non avevano avuto per oggetto che un cambiamento di dinastia o il passaggio del potere da un uomo solo a più persone. La Rivoluzione francese è la prima che sia stata fondata sulla teoria dei diritti dell'umanità e sui principi della giustizia. Le altre rivoluzioni esigevano soltanto dell'ambizione; la nostra impone delle virtù."

Maximilien Robespierre

giovedì 15 aprile 2010

Status symbol

Nei nostri sogni hanno vissuto scintillanti auto, case da favola, il capo all'ultima moda...ora mi ritrovo ad anni di distanza a riformulare il quesito e resettare i sogni, mi faccio una passeggiata tra le vie...ed....eccoli, piccoli abitini e scarpette deliziose rigorosamente griffate, alcune mamme perfettamente abbinate con il carrozzino ed il vestitino del bebè, e nel parco giochi tutine invidiabili di colore bianco....mmmm!!!! Sono cosciente che l'esperienza di avere un figlio non è descrivibile, ma non sono convinto che debba essere un trofeo da esibire.
Certo mi potreste dire..." io per mio figlio desidero il meglio, e tutto quello che non ho avuto", ma il meglio per chi?....ad un bambino di qualche mese o anno pensate che freghi un qualcosa, o forse vuole esplorare, capire, apprendere o più semplicemente vuole essere amato....la gara del vestitino più bello, dell'oggetto più figo e alla moda lasciamolo a noi "grandi"....è per questo che mi domando, questi bimbi sono "piezz e core" o status symbol da sfoggiare.
Questa è l'esclusività dello status, in tanti possono arrivare agli oggetti una volta inaccessibili, quindi ora si punta sull'esclusività che non si può comprare, che nel lungo tempo ha comunque un costo che in molti non si potranno permettere.....e di questo sono terrorizzato

mercoledì 14 aprile 2010

...per proposte indecenti...."Applausi"


VIVI COME CREDI

(di Charlie Chaplin)

C'era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero insieme di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: "Guardate quel ragazzo quanto è maleducato... lui sull'asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano". Allora la moglie disse a suo marito: "Non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio." Il marito lo fece scendere e salì sull'asino.


Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: "Guardate che svergognato quel tipo... lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa." Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.


Arrivati al terzo paese, la gente commentava: "Povero uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino; e povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!"
Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.

Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "Sono delle bestie, più bestie dell'asino che li porta: gli spaccheranno la schiena!". Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.
Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: "Guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!


Conclusione: Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.
Quindi: vivi come credi.
Fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.
Quindi: canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.

martedì 13 aprile 2010

Energia vitale

All'inizio l'entusiasmo ti trasporta, ti gasa, ti rende invincibile, l'adrenalina pompa nelle vene e tramuta l'equilibrio in passione, poi l'effetto finisce e il tuo essere pacato si riappropria del corpo e della mente. Questo non è l'effetto di una sostanza stupefacente, ma la voglia di vivere che anima i corpi....almeno è la mia sensazione. Quell'energia che risiede dentro ognuno di noi, che non lasciamo sfogare, al quale non diamo la possibilità di esprimersi, le modalità sono le più disparate e non credo che esista una verità unica su cui basare le scelte, l'importante è farle e non aspettare che sia qualcun altro ad attaccare la spina per noi, non sempre si ha la fortuna di trovare un elettricista.
Non voglio seguire una strada prestabilita....politica, narrativa, sport, religione, e quant'altro mi possa portare ad esaudire le mie voglie (non pensate a male) voglio solo essere me stesso, con i miei limiti, le mie paure, i miei modi di essere...buona energia a tutti!

lunedì 12 aprile 2010

...per proposte indecenti...."Il Marinaio"

Al è un ragazzo alto e magro, nero come l'asfalto, lavora
in una pensione , fa il fanghista, dorme nel locale
caldaie e dalle cinque del mattino a mezzogiorno porta
cofane di fango dalla vasca fino ai camerini, dove turisti
nudi e sovrappeso attendono speranzosi l'illusione della
riviviscenza delle carni e dei sensi.

Al viene dal Senegal, è nato in un villaggio dal nome
impronunciabile per noi italiani che del Senegal conosciamo
soltanto Dakar, la sua famiglia si è tolta il pane per
mandarlo alla scuola coranica e consentirgli un futuro
migliore. Quando è sbarcato qui non parlava neanche un
parola di italiano, sfortunatamente aveva studiato solo
francese inglese e arabo, perchè il Corano si legge
soltanto in arabo.

Quando la pensione è chiusa dorme dai suoi
paesani e si arrangia con lavoretti saltuari, lo conobbi
perchè mi occorreva qualcuno che liberasse la cantina del
palazzo della mia compagna, era un lavoro infame e chiunque
altro avrebbe quantomeno bestemmiato, Al no, zitto e
metodico si mise a portare per sei rampe di scale quelli che
un tempo erano mobili, libri, ricordi, e ora erano solo un
ammasso marcescente di spazzatura.

Tornai nel pomeriggio e lo trovai che chiacchierava con mio
suocero, un anziano professore che la malattia e l'età
avevano reso molto diffidente nei confronti del genere
umano, Al quando mi vide tornò di scatto al lavoro e
metodico e muto continuò a portare mobili, libri, ricordi.
Vederli così in confidenza mi aveva colpito ,forse ero
semplicemente invidioso della complicità che c'era stata in
quell'attimo tra quei due e del fatto che un operaio
senegalese fosse riuscito ad abbattere il muro di silenzio
che il professore frapponeva da anni tra sè e il mondo.
Gli poggiai una mano sulla spalla per fermarlo.

..Al di cosa parlavi col professore?
..Io no niente..
..ma come niente, di cosa parlavate dai...
..di un libro.. di kant..critique della raison pure ..
..Al.. scusa ma che cosa ne sai tu?
..Io.. sono laureato.. filosofia.
..Cazzo Al non ti bastava essere nato in Africa ti sei preso pure una
laurea da disoccupati??

Mi accorsi di aver detto una cazzata quando Al aveva già
posato quello che aveva in mano e mi stava fissando con
quello sguardo.
Temevo mi desse un cazzotto in faccia poi capii che nei suoi
occhi non c'era rabbia,
c'èra pietà, compassione.
Sorridendo Al continuò a portare per sei rampe di scale
mobili, libri, ricordi.

domenica 11 aprile 2010

...per proposte indecenti...."Antonella Pici"

stretta e costretta in catene invisibili, ma che ci sono, esistono ! sono le catene dell'anima! un anima che vuole gridare, liberarsi! tornare o provare per la prima volta a volare! volare sulle teste della gente e strappar via loro quel preservativo di conformismo, di apatia, di vita apparente. Volare alla ricerca di un' anima che sappia completare la mia, che gli riconferisca luce, ke rompa le catene, che la colmi, la sfami e la disseti con l'amore, la conoscenza, la saggezza, la ribbellione, la follia!

...per proposte indecenti...."Gabbiani"

tristezza...è conoscere persone FALSE
tristezza...è conoscere persone EGOISTE
tristezza...è credere che in ognuno c'è qualcosa di BUONO
tristezza ..è svegliarti e capire che "vita mia morte tua"
tristezza....è ricominciare a credere nel prossimo!!!!!!!!!!!!!!!!

grazie.........un abbraccio a te

Proposte indecenti

Ci sono modi per conquistare fama, ci sono modi per condividere i pensieri, ci sono modi per esser se stessi senza aver il terrore di esser giudicati.
Faccio una proposta, mandatemi via mail (marco.sardone@hotmail.it) o facebook (a marco sardone specificando la motivazione) una vostra idea, un post, un qualsiasi cosa, uno sfogo....lo pubblicherò anonimo, con uno pseudo o qualsiasi vostra proposta, senza offese per chicchessia....e ricordate comunque vada sarà un successo.

sabato 10 aprile 2010

Incontinenza celebrale!

Flussi inarrestabili, ed instabili di azioni e notizie si riversano ogni giorno nei nostri cervelli, capirne il senso o il significato è impresa ardua, la Tv, i giornali, la rete......le menti ancora libere non soggiornano nelle prime due, e le difficoltà per un'analisi neutrale aumentano.
Questa difficolta da cosa nasce?
Hanno paura delle menti libere, libere di analizzare, di raccontare, di citare, di fotografare....questo sistema le imprigiona le denigra, le relega in posizioni defilate...perchè?....fanno semplicemente paura....e la massa bombardata ed indifesa non sa che seguire un'unica strada....il non pensiero.
Accetta il piatto preconfezionato, insipido, ma rigorosamente monocromatico nella più totale incontinenza celebrale.

mercoledì 7 aprile 2010

Evento in costruzione....

Sono emozionato e non ne conosco il motivo, è come ad un primo appuntamento, il cuore batte e la sensazione di scrivere cazzate è molto più che un'ipotesi....sono consapevole, ma siamo in un'officina e quindi non ci si deve stupire della confusione prima o poi troveremo gli atrezzi giusti per costruire ed assemblare i miei pensieri....e spero anche quelli degli altri