mercoledì 19 maggio 2010

Estemporanea voglia di crescere

In alcuni frangenti mi pervade l'animo, mi catapulta nel tumulto dei pensieri e mi regola l'umore come una valvola di sicurezza quando la pressione all'interno sale. Mi sento insabbiato nel deserto, l'arsura non ti da tregua, seduto sulle dune a contemplare il paesaggio mutevole di questo mare sterminato, il sole è alto e attendo l'impossibile. Il miraggio di un sogno, quell'acqua che da e toglie la vita, di quella speranza sopita che vive dentro di noi. Mi sveglio, con gli occhi stropicciati cerco le pantofole, come al solito una è sparita come inghiottita dalle sabbie mobili, vado automaticamente in cucina e mi gusto la colazione, in attimi di perfetto godimento. Finisco il rito mattutino, mi reco al lavoro, la mia mente si dirige altrove, continua ad esplorare , confrontare, elaborare, eppur non dovrei. La concentrazione è d'obbligo, ritorno in me, ma nulla cambia, è un'elemento in sospensione sugli sguardi altrui e grida ad alta voce la sua estrazione. Forte e orgoglioso, impavido ed intraprendente, rinchiuso in una gabbia invisibile dialoga con se stesso e con il mondo.
Chi è che grida? La mente o la coscienza?....sono frastornato. Il deserto attende, e non ho paura in fondo so di non essere io a patir l'arsura.

3 commenti:

  1. ......non hai dimenticato qualcosa nella tua routine mattutina......?

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  2. certo dimentico, l'amore e l'affetto che mi trasmettono le persone care, e quell'inebriante sensazione di avere qualcuno accanto in ogni istante della mia vita....ma queste sono realtà...quelle sopra sono frutto dell'immaginazione...o forse no!!! C'è sempre il beneficio del dubbio.

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