Capisco che ci sono fior fior di esperti e studiosi che hanno passato una vita per espletare le loro professioni, la cosa mi ingrippa il cervello quando tali menti partoriscono delle soluzioni che non sono soluzioni. Gli stessi ad unisono esaltano le loro gesta epiche, e si eleggono salvatori della storia. La crisi nel vecchio continente non è di passaggio, non fa capolino per poi ritirarsi con discrezione, qualsiasi sia l'epilogo le ferite lasceranno le loro cicatrici, eppure da profano mi sorge qualche dubbio.
Perché nessun governo ha pensato a ridurre le spese militari? Senza andare a contabilizzarle non mi sembrano di poco conto se poi lo volete fare leggete l'articolo correlato.
Perché in una Europa dove sono state abbattute le frontiere, vige la libera circolazione di persone e merci ci sono ancora apparati diplomatici nei singoli stati? Nelle ambasciate e consolati per gli operatori la retribuzione varia dai 27.500 dollari ai 47.000 dollari al mese (più le varie indennità) e li la cifra si amplia a dismisura.
Per quale motivo la Chiesa, per tutto ciò che non è benessere comune, non deve pagare come un qualsiasi altro ente privato?
Perché non si procede alla dismissione delle provincie solo dal punto di vista politico? Dai dati dell'Unione delle Province Italiane il 73% dei bilanci si distribuisce in spese correnti e soltanto il 27% in investimenti. Quindi, 3/4 dei soldi servono al mantenimento delle stesse province e solo 1/4 vengono utilizzati per il cittadino. Il costo complessivo delle province supera i 10 miliardi di euro. In base ai dati pubblici disponibili relativi ai bilanci, la somma delle sole spese correnti; considerando le spese in conto capitale le spese superano i 20 miliardi di euro all’anno.
Per quale motivo le rendite da capitale hanno tassazioni così vantaggiose?
mmmmm.....continuiamo?....no basta altrimenti divento noioso. Buona manovra a tutti.
Allora innanzi tutto inizierei col dire che i tagli non vanno fatti a persone che già hanno problemi, la trovo una cosa veramente disgustosa.
RispondiEliminaLa soluzione secondo me potrebbe essere, disinvestire fondi per tutte quelle cose che non portano a niente di veramente produttivo (ad esempio la maggior parte dei ministeri senza portafoglio ed annesso personale subordinato, comuni al di sotto dei 2000 abitanti, comunità montane sotto i 600 metri sul livello del mare, autoblu, servizi gratis per i politici come cinema, teatro, trasporti, camicie, occhiali e tutti quei servizi che io pago e loro no, dovrebbero essere loro i primi a pagare con tutti i soldi che prendono, ridurre il numero di parlamentari, porre un limite al numero massimo di partiti).
Tutti questi soldi disinvestiti, (visto che hanno detto che la manovra si attua a pieno regime nel 2014), dovrebbero essere reinvestiti in ricerca. O meglio nella ricerca sulla tecnologia del fotovoltaico, su come immagazzinare l'energia solare, su come ridurre le perdite di tensione di corrente durante il trasporto tramite la messa a punto di isolanti più efficaci. Investire sulla produzione di biogas utilizzando gli scarti fognari e i rifiuti organici che invece spediamo all'estero, magari farci pagare per portarne altri da paesi esteri che ne hanno in eccesso. In questo modo ridurremo il costo di produzione dell'energia dalle centrali a combustibile, ridurremo le emissioni di CO2 sottraendoci alla salatissima multa che paghiamo per quest'ultima.
Si dovrebbero inoltre effettuare controlli severi sull'evasione fiscale e punire fortemente chi la fa.
In ultimo. Io non sono un tecnico, ne un grande pensatore e per questo mi scuso se avessi scritto frottole o cose inesatte, ma chi di dovere dovrebbe incentrare la manovra sulla crescita, non sui tagli.
La crescita porta allo sviluppo economico e tecnologico. I tagli portano a malcontento ed arretratezza.
Anche se questo era un post per la manovra dell'anno scorso, non è cambiato praticamente nulla. saluti anonimo
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