...condividere la visione della vita, senza pregiudizi o politche preconfezionate, dove si espone l'idea e si costruisce la soluzione...
venerdì 31 dicembre 2010
Aforismi pre 2011
"......Le persone felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
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mercoledì 29 dicembre 2010
Disintossicato
Tornare dalle "feste" per riappropriarsi della quotidianità impaccia, e non poco. La cura disintossicante è dovuta da un quasi totale distacco dalla civiltà, senza internet, giornali e cellulari spenti o quasi, un buon libro e l'ambiente famigliare che ristora la mente e la pancia. Le fatiche culinarie sono le più dure da abbandonare, ma i sapori e i profumi mi accompagnano e mi sollazzano, certo la TV accesa sui programmi di intrattenimento mi da sui nervi, però come riscatto da pagare non ci possiamo lamentare. La terapia ha sortito i suoi frutti, ridandomi quella tranquillità di pensiero che non posso avere a casa mia....e già è proprio qui l'arcano...specifico che non trattasi di un cane romano....qual'è casa mia? Chissà il dilemma verrà svelato l'eventuale giorno in cui un piccolo me atterrerà su questo pianeta, ma fino ad allora qual'è la risposta? In genere il lavoro e l'amore sono i veicoli più frequenti con il quale si parte dai luoghi di origine per stanziare da altre parti, però il tarlo che induce alla riflessione o quantomeno ad un pensiero è...perché non riesco ad identificare nel luogo di origine o nel mio luogo di lavoro la mia casa?...La soluzione sarebbe nell'allargare di un 300 km il soggiorno con un bel ponte nel mezzo, ma non credo nella sua attuabilità....forse la terra è l'unico perimetro che potrebbe contenermi, ma a mio avviso non penso sia tanto d'accordo...voi?
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lunedì 20 dicembre 2010
Buon Natale e non solo!
Ci sono tanti modi per festeggiare ed altrettanti per dirlo....il mio pensiero per tutti coloro che leggono questo spazio....a presto....forse!!!!
Afrikaans: Gesëende Kersfees
Albanese:Gezur Krislinjden
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal
Basco: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengali: Shuvo Naba Barsha
Boemo: Vesele Vanoce
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa
Coreano: Sung Tan Chuk Ha
Croato: Sretan Bozic
Danese: Glædelig Jul
Eschimese: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Estone: Ruumsaid juulup|hi
Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar
Filippino: Maligayan Pasko!
Finlandese: Hyvaa joulua
Francese: Joyeux Noel
Frisone: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier!
Gaelico (Scozia): Nollaig chridheil huibh
Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!
Gallese: Nadolig Llawen
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Greco: Kala Christouyenna!
Hamish Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr!
Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara!
Hawaaiano: Mele Kalikimaka
Hindi: Shub Naya Baras
Indonesiano: Selamat Hari Natal
Inglese: Merry Christmas
Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Irochese: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay.
Islandese: Gledileg Jol
Isola di Man: Nollick ghennal as blein vie noa
Latino: Natale hilare et Annum Faustum!
Latviano: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu!
Lituano: Linksmu Kaledu
Macedone: Sreken Bozhik
Maltese: LL Milied Lt-tajjeb
Maori: Meri Kirihimete
venerdì 17 dicembre 2010
A Natale ogni scherzo vale
Panico e confusione ci sguazzano, non come durante un'immersione subacquea, dove le bollicine salgono in cerca della libertà e il gorgoglio dell'erogatore ti fa compagnia durante la discesa, parlo di quello stato prefestivo che ti rende elettrico e accompagna le giornate non per darti la libertà che cercano le bollicine...piuttosto...donano una sensazione di claustrofobia che attanaglia le giornate. La cosa importante delle feste, anche se in genere reputo la vita una festa, per molti è il rimpatrio dei partecipanti, con quella ricerca spasmodica degli amici e dei parenti per i convenevoli di circostanza con pacchi e pacchettini a iosa da buttare nel cesso o riciclare al miglior offerente, insomma la solita solfa, con le consuete abbuffate che dovrò smaltire sul rettangolo di gioco e nella sala attrezzi, per non "apparire" appesantito alle prossime apparizioni desnude. Orsù dunque lasciamo all'ovile rancori e grattacapi doniamo e doniamoci un Natale dove ogni scherzo vale, dove il sorriso sia vero e non artefatto, dove i nostri abiti non siano biglietti da visita, ma semplici capi con cui coprirci, dove non si sostituisca con un oggetto inanimato le mancanze di una vita, dove la libertà di espressione non sia giudicata come ribellione, dove la lealtà e il rispetto siano cosa seria e non un'opinione di cui vantarsi....facciamoci questo scherzo, togliamoci le maschere, poi a carnevale aspetteremo il bambinello e i re magi....
Buono scherzo a tutti ...Io porto la mirra...ops...birra...voi?
Buono scherzo a tutti ...Io porto la mirra...ops...birra...voi?
lunedì 13 dicembre 2010
100......post - stop
domenica 12 dicembre 2010
Siamo uomini o caporali, sottotitolo.................... (Questa è una crisi economica?)
Il consumo di droga diminuisce?...Ok, forse hanno mandato un narcotest ai grossisti utilizzando uno dei sistemi democratici consolidati del nostro paese, le risposte sono state laconiche e lacrimevoli per un settore ormai in piena impasse (propongo una colletta), di contro il Made in Italy più diffuso sul pianeta proporrà un nuovo marchio per identificare meglio un prodotto di qualità, "La Mafia Is Arts & Company" con buona pace dei teleibonitori e teleterroristi di turno, pensandoci bene mi è sfuggito che in molti, sulla falsa riga dei ricercatori d'oro californiani, si appostavano con il seteccio e le ciotole nei pressi degli scarichi urbani delle nostre maestose metropoli, per filtrare principi attivi da sballo. Poi tesi con altre modalità di ricerca, ci pongono ai vertici del consumo in Europa, tanto per creare una certa confusione che non fa mai male. Vabbè andiamo avanti...ci sono le droghe alternative, subdole ed apparentemente innocue, perché come santa pubblicità raccomanda con suadenti spot, vanno dosate con attenzione...dove la perla dell'imbonimento è la definizione stessa....."Giochi"....gratta&vinci, lotto, superenalotto, slot machine, poker, e scommesse di ogni genere...e qui nel pieno della crisi i paesani spendono 167 milioni di euro ogni 24 ore, ok diciamo la verità qualche soldino lo butto anch'io nella speranza di appagare le voglie, però non immaginavo che la nostra stronzaggine potesse arrivare a tanto, nel calderone non mancherebbero le griffe e tutto ciò che concerne la sfrenata ricerca dell'apparire....ma questa è un'altra storia...siamo uomini o caporali...allargandone il concetto potrebbe calzare a pennello a questa societa che aspira solo a ruoli di comando....che la crisi possa pur andar a farsi fottere.
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mercoledì 8 dicembre 2010
I sogni son desideri...
Ultimamente i sogni svaniscono molto più velocemente della neve all'arrivo della primavera, soppiantati dalla realizzazione di esigenze di vita sempre più incalzanti, oserei sostituiti dalle rate del mutuo, dell'affitto o dal far quadrare il bilancio famigliare. Un'altro discorso sono i sogni sentimentali, per quella carenza che attanaglia i cuori che morde lo stomaco e ti fa sentire uno straccio vecchio, che relega le nostre esistenze all'ombra di un sole pallido che sembra splendere solo per gli altri. I sogni dovrebbero attenuare i disagi quotidiani, per regalare attimi di godimento, invece sono come la bruma che avvolge il paesaggio e non permette allo sguardo di andare oltre, ormai rimbalzano come boomerang per confronti improponibili con il quotidiano e portano per assurdo solo tristezza per il loro irrealizzarsi. Alcuni pensano che sia un'autoinganno inconscio, io continuo ad immaginarlo come un proposito a volte assurdo per appagare fantasie. Le teorie sono le più disparate, personalmente penso che abbandonare i sogni sia pericoloso quanto perdere il contatto dalla realtà e per uno come me che vive la vita con la rabbia dell'adulto e la fantasia di un bambino e tutto dire....
martedì 7 dicembre 2010
Un appello
Accolgo la richiesta del Blog di Kylie di postare un appello:
Marcello Doria è un cittadino italiano, di anni 34, residente in Argentina da 33; è meccanico e ha tre figli.
Qualche giorno fa La Nuova Venezia si è occupata del suo caso.
L'appello è dei familiari italiani che vivono a Chioggia (uno lo conosco personalmente). Chiedono solo che le Autorità competenti si occupino del caso.
Inserite per favore un accenno nei vostri blog, forse se la notizia circola potrebbe arrivare anche al Ministero degli Esteri e "dare una mossa" a chi di dovere.
Non entro nel merito dell'appello ma solo nella giusta causa dell'esame del caso.
Marcello Doria è un cittadino italiano, di anni 34, residente in Argentina da 33; è meccanico e ha tre figli.
Qualche giorno fa La Nuova Venezia si è occupata del suo caso.
- Nel 2005 è stato ingiustamente accusato dell'omicidio di un uomo;
- E' stato ingiustamente incarcerato ed illegalmente detenuto dalle autorità argentine;
- E' stato maltrattato e torturato da poliziotti corrotti;
- Oggi (dicembre 2010) è ancora rinchiuso in un carcere privo di qualsiasi garanzia di incolumità e di un giusto processo.
L'appello è dei familiari italiani che vivono a Chioggia (uno lo conosco personalmente). Chiedono solo che le Autorità competenti si occupino del caso.
Inserite per favore un accenno nei vostri blog, forse se la notizia circola potrebbe arrivare anche al Ministero degli Esteri e "dare una mossa" a chi di dovere.
Non entro nel merito dell'appello ma solo nella giusta causa dell'esame del caso.
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giovedì 2 dicembre 2010
Ti voglio possedere
Il possesso è un'illusione dello spirito e della mente...come l'acqua nelle mani, si ha la sensazione di trattenerla mentre fugge via senza consenso e se la intrappoli in un recipiente il tempo basterà per farla evaporare...cerchiamo nel raggiungimento dell'arcano, di possedere, raccogliere, conservare tutto lo scibile come avidi gnomi. Sono costernato con me stesso per la mancanza di risposte, a domande all'apparenza semplici, oltre le materialità vogliamo possedere i sentimenti....l'amore...l'amicizia...la gioia, come per l'acqua ci ostiniamo a stringere ad incatenare senza capire che una volta assaporati possano far parte integrante del nostro essere. Disseto il mio io alla fonte delle risposte, stringo in me stesso il possesso momentaneo della mia esistenza.
"Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno"
मोहनदास करमचन्द गांधी.....Gandhi
"Dato che non penseremo mai nello stesso modo e vedremo la verità per frammenti e da diversi angoli di visuale, la regola della nostra condotta è la tolleranza reciproca. La coscienza non è la stessa per tutti. Quindi, mentre essa rappresenta una buona guida per la condotta individuale, I’imposizione di questa condotta a tutti sarebbe un’insopportaibile interferenza nella libertà di coscienza di ognuno"
मोहनदास करमचन्द गांधी.....Gandhi
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lunedì 29 novembre 2010
Dal vangelo secondo.....

Non ho un figlio e me ne rammarico (tempo al tempo), però cosa potrei insegnargli, cosa c'è da salvare in questo bipede...già la definizione di essere umano sembra un azzardo!
sabato 27 novembre 2010
Diritto al Rutto
Ogni input per ridare vita ai cervelli in panne viene puntualmente manomesso, appena si muove qualcosa squadre di swat sono pronte a mettere a soqquadro ogni dove...non addentriamoci troppo nel particolare altrimenti potrei subire un attacco. Parliamo della trasmissione televisiva "Vieni via con me"...noooo... un'altro che cavalca l'onda del successo, aspettate non azzardiamo conclusioni affrettate...volevo solo avere anch'io, e l'istituendo Comitato Nazionale per L'etica e il Progresso del Rutto Libero, il diritto di replica per il peto (scoreggia) elargita con eleganza in una trasmissione di alto bordo sulle reti del biscione. In qualità di presidente auto eletto (sono aperte le iscrizioni...signori e signore venghino!) voglio replicare con un Rutto di altri tempi, dal retrogusto di noce moscata che soddisfi il palato e il fine udito. Basta!...Par condicio a tutti o a nessuno...affogheremo la cultura nella Coca cola per avere un effetto surround....buon ascolto!!
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martedì 23 novembre 2010
Lavoro o schiavitù ?
Dopo aver consumato la colazione, aver capito l'importanza del bagno e le sue comodità, il lavoro è l'unica necessità della giornata che salterei volentieri (anche molti di voi) non certo per la quantità di sudore prodotto, o come lo chiamano qui al Sud di "fatica" che carico sulle spalle, ma praticare le relazioni interpersonali sotto copertura, mi da al cazzo. Ormai è un immenso circo, dove l'arte acrobatica è necessaria, dove a far roteare le palle non sono simpatici giocolieri, dove gli animali in gabbia non sono tigri o leoni dagli occhi spenti, ma uomini e donne che trasportano nell'anima, con l'aiuto delle maschere, problematiche dall'ampio raggio difficilmente catalogabili in poche righe. Non ho voglia di discutere del nuovo french o della pancia da alcolizatto, non capisco quel saluto dalla parvenza amichevole fuori dall'orario di lavoro, e sono sempre più dubbioso sull'utilità e il fine ultimo del lavoro stesso. Il lavoro nobilita l'uomo, però vecchi e nuovi nobili, pur non facendo un cazzo erano e sono insigniti di questa qualifica "nobiliare"...che senso ha? In me si fa strada l'idea che il lavoro sia una forma di schiavitù, a volte anche ben remunerata, che priva l'uomo di cogliere l'essenza della sua esistenza, di assaporare il gusto del tempo, senza avere l'ansia del risultato o della prestazione. Perchè il lavoro e il danaro sono strettamente correlati, senza soldi non si puo vivere, e qui il circolo vizioso non ha fine...quindi ritorno in me e penso al santo e benedetto lavoro che mi fa vivere....almeno la mia testa si è liberata di questa schiavitù.
p.s.
Con debito rispetto per chi non ha il benedetto lavoro.
p.s.
Con debito rispetto per chi non ha il benedetto lavoro.
sabato 20 novembre 2010
Dedicata al desiderio....because the night
Prendimi adesso baby qui come sono
Stringimi forte, prova a capire
Il desiderio è forte è il fuoco che respiro
L'amore è un banchetto sul quale ci sfamiamo
Avanti ora prova a capire
Come mi sento quando sono nelle tue mani
Prendi la mia mano, vieni al riparo
Loro non possono ferirti ora
Non possono ferirti ora non possono ferirti ora
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene al desiderio
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché la notte appartiene a noi
Ho dubbi quando sono sola
L'amore è uno squillo, il telefono
L'amore è un angelo travestito come desiderio
Qui nel nostro letto finché mattino arriva
Avanti adesso prova a capire
Come mi sento sotto il tuo comando
Prendi la mia mano mentre il sole tramonta
Loro non possono toccarti ora
non possono toccarti ora, non possono toccarti ora
perché la notte appartiene agli amanti
Con l'amore dormiamo
Con dubbio il circolo vizioso
Gira e brucia
Senza di te non posso vivere
Perdona, questo desiderio acceso
Io credo che sia ora, troppo vero di sentire
Cosi toccami ora, toccami ora, toccami ora
Perché la notte appartiene agli amanti
Perché stanotte ci sono due amanti
Se crediamo nella notte, ci fidiamo
Perché stanotte ci sono due amanti……
lunedì 15 novembre 2010
L'ironia dei TG
E' tempo immemorabile che i TG nostrani mostrano a rullo battente notizie più o meno artefatte, più o meno interessanti, più o meno...mi correggo...completamente non congrue alle situazioni che imperversano nel nostro paese, non andiamo oltre confine perché altrimenti ci perderemmo nei gorghi della confusione. Il catalizzatore principale è sempre lui...il cavaliere....Silvio Berlusconi....in tutte le sue sfaccettature e risvolti, dal caso di gossip alle case di Antigua, in un imperversare di opinioni, sospetti e smentite...ma sinceramente senza entrare nel merito, a me non frega un cazzo!!!....di chi sia colpevole a casa Scazzi e dei vari plastici ne ho piene le palle....delle nuove fazioni politiche idem...delle citazioni sulle nuove avventure del GF non aggiungo neanche il commento...vorrei vedere e sentire qualcosa di nuovo dando più risalto alla vita terrena, vorrei capire qualcosa in più sui 300.000 metri quadrati di terreni sequestrati a Milano e delle falde inquinate, vorrei capire il perché nei tagli della manovra finanziaria saranno le fasce più deboli a pagare, mentre non trovo riscontri oggettivi sui tagli che si dovrebbero fare ad enti inutili con dirigenti lautamente stipendiati che non avrebbero proprio ragion di esistere, vorrei capire perché non si riescono a smaltire i rifiuti in un paese che si ritiene tra i più sviluppati del pianeta...mi potrei dilungare nel marasma confusionale di un sistema perverso, che non produce, che non assiste, che impernia il tutto sui favoritismi di ogni sorta, che porta la popolazione non facente parte della collusione a una situazione di insostenibilità che va aldilà della comprensione...buon TG a tutti.
giovedì 11 novembre 2010
Il bersaglio sei tu
Sono sempre stato dell'idea che in qualsiasi direzioni si vada, estremizzare i concetti e le soluzioni non porti da nessuna parte, se non ad un conflitto sempre più acuito tra classi sociali. Le forme di estremizzazione e coservatorismo vengono a loro volta rinforzate dalla crisi economica, e qui i cavalcatori dei disagi sociali la fanno da padroni esternalizzando e imponendo con il consenso pubblico le loro idee trionfalistiche, ripercorrendo tesi nazionaliste vetuste. Diciamo pure che alcuni personaggi, vedi Ahmadinejad, non aiutano a distendere il clima, ampliando quel dissenso generalizzato verso tutto l'Islam e la sua lenta colonizzazione del vecchio continente, però se la memoria storica non mi inganna protezionismo e proibizionismo non hanno riscosso mai grandi successi. Un neo che appare tangibile alla vista, almeno alla mia con tanto di occhialetti, è la sforbiciata economica che viene data allo studio e alla cultura nel suo complesso, non che a suo tempo sia stato uno studente modello, però oggi i capitoli dove i governi cercano di risparmiare sono questi, mentre quelli per la spesa militare assomigliano agli acquisti delle primizie fuori stagione. Che centrano i tagli con gli estremismi, vi chiederete?...forse nulla, o forse fa comodo avere meno cervelli pensanti e più missili da infilare nel cu.....e non specifico in quale per pudore.
.....che dolore parbleu!!!!!
.....che dolore parbleu!!!!!
lunedì 8 novembre 2010
Una sveltina

giovedì 4 novembre 2010
Il limite della felicità
Tu sei felice?...La curiosità si amalgama con i tempi della risposta....il tutto intimorisce, e balbettando ne dai riscontro. Io dico la mia, sono felice e ne avrei ben donde di esserlo, perché i tasselli ci sono e fanno parte del mio dipinto, astratto, confuso, colorato, pieno d'interpretazione. Quel dipinto non lo mostro per pudore, per rispetto, non ne devo rivendicare la proprietà eppur c'è....qui nasce il limite, ed è un limite oggettivo perché nessuno può vedere l'opera se non espressamente invitato. L'intuito può aiutare, ma l'invidia acceca e ne offusca i colori, perché condividerlo è una sbruffoneria non ben accetta......e per questo mi tengo stretto il dipinto. Ora però son desto e vorrei cambiar stile per proporre, condividere, far vedere che non sono un ipocrita visionario, che in fondo oltre le idee c'è la sostanza...in questa pagine potete rubare un po di me per fare la vostra opera, per colorare a piacimento un mondo dalle tinte sbiadite. Non è detto che troverete i colori giusti, ma la tavolozza è a vostra disposizione....è un invito!
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lunedì 1 novembre 2010
Donne
La prima donna della mia vita è stata la linea di difesa verso tutto ciò che mi poteva far del male, che potesse intaccare la normalità della crescita, ho imparato con lei cosa fosse l'esistenza fino a quando il cordone ombelicale si è reciso. Molti uomini non hanno capito, e molte mamme non hanno lasciato che i loro figli crescessero pensando che la difesa dei pargoli ad oltranza era dimostrazione d'amore. Ora diventati uomini sono lì senza nerbo, carattere, quasi immobili, convinti che la posizione sociale possa fargli conquistare prestigio, dimenticando troppo spesso che il mondo non gira intorno alle loro esigenze. Sono cinico nelle valutazioni, ma guardatevi intorno dove sono gli uomini?.....Nel passato spacciando il ratto delle Sabine come una leggenda a lieto fine, invece di un stupro di massa?...Guardate le foto delle manifestazioni di Terzigno, le donne sono in prima linea, dov'è il coraggio degli uomini?...nei tatuaggi di Ivan il terribile?....difficile ammetterlo, ma è innegabile, quella donna che mi ha fatto crescere ora si rimaterializza nelle donne di tutto il modo che si battano per noi, anche per noi uomini inermi davanti alle difficoltà, che troppe volte mostrano la loro mascolinità comprata e perversa, che continuano un processo evolutivo che non trovo nei miei simili....dietro ogni grande uomo c'è una grande donna...oggi mancano i grandi uomini e non solo i grandi.
sabato 30 ottobre 2010
Sentirsi animali
"Questa è la prosa del mondo quale appare alla propria e all'altrui coscienza, un mondo fatto di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il singolo non è in grado di sottrarsi". Carl Friedrich Gauss
Rimodellare la propria vita non è facile, soprattutto quando il rinunciare a privilegi e diritti ti coinvolge in prima persona. I gesti quotidiani e le abitudini possono mutare e adeguarsi, la mente trova ostacoli non facili da debellare, analizzare il contesto con obiettività e distacco personale potrebbe essere una modalità, ma non una regola. Quando passi gran parte della vita nell'igenuità del bambino e un'altra parte nell'inesperienza dell'uomo non hai gran motivo di cambiare, quando questo stato muta in una essenza più stabile e consapevole, percorri strade diverse e hai fame di esperienze che appaghino le tue esigenze. Sono spiazzato dagli eventi, non perché gli eventi siano cambiati, è il percepirli diversamente che mi fa riflettere....a voi non capita mai? Sentirsi felici, amare, avere successo nella vita sono dei traguardi o dei limiti? Si parla sempre dell'infinità dell'universo perché limitarci nel resto? L'aforisma di Gauss dice che non posso sottrarmi da singolo, ma non mi impedisce di farlo in branco...perché in fondo il "gruppo" è più adatto all'uomo...sentirsi animali è un'altra storia.
P.S.
Questa è un'idea estrema...ma non troppo
Rimodellare la propria vita non è facile, soprattutto quando il rinunciare a privilegi e diritti ti coinvolge in prima persona. I gesti quotidiani e le abitudini possono mutare e adeguarsi, la mente trova ostacoli non facili da debellare, analizzare il contesto con obiettività e distacco personale potrebbe essere una modalità, ma non una regola. Quando passi gran parte della vita nell'igenuità del bambino e un'altra parte nell'inesperienza dell'uomo non hai gran motivo di cambiare, quando questo stato muta in una essenza più stabile e consapevole, percorri strade diverse e hai fame di esperienze che appaghino le tue esigenze. Sono spiazzato dagli eventi, non perché gli eventi siano cambiati, è il percepirli diversamente che mi fa riflettere....a voi non capita mai? Sentirsi felici, amare, avere successo nella vita sono dei traguardi o dei limiti? Si parla sempre dell'infinità dell'universo perché limitarci nel resto? L'aforisma di Gauss dice che non posso sottrarmi da singolo, ma non mi impedisce di farlo in branco...perché in fondo il "gruppo" è più adatto all'uomo...sentirsi animali è un'altra storia.
P.S.
Questa è un'idea estrema...ma non troppo
lunedì 25 ottobre 2010
Sono un razzista!
"Noi intellettuali tendiamo sempre a identificare la "cultura" con la nostra cultura: quindi la morale con la nostra morale e l'ideologia con la nostra ideologia. Questo significa che non usiamo la parola "cultura" nel senso scientifico e che esprimiamo, con questo, un certo insopprimibile razzismo verso coloro che vivono, appunto, un'altra cultura". Pierpaolo Pasolini
Non saprei...quindi sono un razzista o non sono intellettuale?....per la seconda il dubbio è sciolto, ma per il razzista.....mmmmm.....si forse un pò lo sono, anzi no, provo profondo odio verso coloro che in virtù di un dogma perdono di vista le soluzioni, e si incamminano in una più favorevole strada dell'odio, portando avanti una serie di luoghi comuni, per sentito dire o per autosuggestione mediatica. E allora ci provo anch'io a fare il razzista e vediamo se smuovo un po i vostri preconcetti!
"Sono un razzista verso quella chiesa che viola le innocenti vite, che le profana impunemente, che continua a riscuotere consensi in virtù di comportamenti poco limpidi"
"Sono un razzista verso quei goliardici simpaticoni che imperversano negli stadi di calcio"
"Sono un razzista verso il proliferare di uomini e donne imbellettati davanti alle telecamere, sciacalli di vicissitudini, e sfruttatori di sentimenti"
"Sono un razzista verso coloro che non hanno rispetto per la loro pianeta che gettano le cicche delle sigarette in terra o seppelliscono rifiuti tossici nel terreno"
"Sono razzista verso gli Stati che vogliono portare libertà e democrazia, colonizzando i popoli e depredandoli delle loro identità"
"Sono razzista verso gli ideologi dell' imposizione (rosse o nere che si voglia)"
"Sono razzista verso quegli uomini che abusano delle donne, che agiscono per istinto perverso e privo di ogni ragione"
"Sono razzista verso coloro che non operano con obiettività, e si fanno trasportare dalle masse inferocite del momento"
"Sono razzista verso questi politici rigidi e classisti sempre intenti a gestire il potere e non a risolvere i problemi"
"Sono razzista verso quelle banche e banchieri che fanno il bello e cattivo tempo su questo pianeta"
"Sono razzista verso quest'economia del profitto"
"Sono razzista verso la superorganizzazione che deve gestire le sorti di tutto"
"Sono razzista verso coloro che sfruttano i lavoratori"
"Sono razzista verso il perbenismo mascherato di chi cosapevolmente ricicla il denaro"
Sono un razzista su una moltitudine di fatti, persone eventi....però non mi nascondo dietro la folla per gridare la mia idea, perché è la mia idea e non quella degli altri, perché se non ve ne rendete conto anche una carezza è razzista quando sfiora un volto alla presenza di un'altro volto mai sfiorato.
Non saprei...quindi sono un razzista o non sono intellettuale?....per la seconda il dubbio è sciolto, ma per il razzista.....mmmmm.....si forse un pò lo sono, anzi no, provo profondo odio verso coloro che in virtù di un dogma perdono di vista le soluzioni, e si incamminano in una più favorevole strada dell'odio, portando avanti una serie di luoghi comuni, per sentito dire o per autosuggestione mediatica. E allora ci provo anch'io a fare il razzista e vediamo se smuovo un po i vostri preconcetti!
"Sono un razzista verso quella chiesa che viola le innocenti vite, che le profana impunemente, che continua a riscuotere consensi in virtù di comportamenti poco limpidi"
"Sono un razzista verso quei goliardici simpaticoni che imperversano negli stadi di calcio"
"Sono un razzista verso il proliferare di uomini e donne imbellettati davanti alle telecamere, sciacalli di vicissitudini, e sfruttatori di sentimenti"
"Sono un razzista verso coloro che non hanno rispetto per la loro pianeta che gettano le cicche delle sigarette in terra o seppelliscono rifiuti tossici nel terreno"
"Sono razzista verso gli Stati che vogliono portare libertà e democrazia, colonizzando i popoli e depredandoli delle loro identità"
"Sono razzista verso gli ideologi dell' imposizione (rosse o nere che si voglia)"
"Sono razzista verso quegli uomini che abusano delle donne, che agiscono per istinto perverso e privo di ogni ragione"
"Sono razzista verso coloro che non operano con obiettività, e si fanno trasportare dalle masse inferocite del momento"
"Sono razzista verso questi politici rigidi e classisti sempre intenti a gestire il potere e non a risolvere i problemi"
"Sono razzista verso quelle banche e banchieri che fanno il bello e cattivo tempo su questo pianeta"
"Sono razzista verso quest'economia del profitto"
"Sono razzista verso la superorganizzazione che deve gestire le sorti di tutto"
"Sono razzista verso coloro che sfruttano i lavoratori"
"Sono razzista verso il perbenismo mascherato di chi cosapevolmente ricicla il denaro"
Sono un razzista su una moltitudine di fatti, persone eventi....però non mi nascondo dietro la folla per gridare la mia idea, perché è la mia idea e non quella degli altri, perché se non ve ne rendete conto anche una carezza è razzista quando sfiora un volto alla presenza di un'altro volto mai sfiorato.
mercoledì 20 ottobre 2010
Ti faccio una promessa
"L'esitazione, di qualsiasi tipo, è segno di decadenza mentale nei giovani e di debolezza fisica nei vecchi".
Oscar Wilde
Ti prometto di non esitare, di decidere con ardore, di buttare nella mischia il mio cuore, a cavallo della sincerità mostrerò il vessillo intriso del mio sangue, non sarà una croce a scortare il mio galoppo, non sarà una moneta d'oro a ricompensare il sacrificio, ma avrò in cambio il tuo sorriso, il tuo favore, una promessa di fedeltà incisa indelebilmente nella mente, che un giorno al momento opportuno mostrerò ai molti accorsi con la stessa promessa. L'incontro sarà deciso dalle coscienze riunite, per ovviare alle loro pene, dovranno calpestare i loro fratelli, i loro figli che non sono usciti dal torpore di una vita effimera,superficiale,egoista....sono qui a fare questa promessa, una promessa al mio io, una promessa a te....ci vediamo...buon viaggio cavaliere, che il destino sia scritto di tuo pugno.
Oscar Wilde
Ti prometto di non esitare, di decidere con ardore, di buttare nella mischia il mio cuore, a cavallo della sincerità mostrerò il vessillo intriso del mio sangue, non sarà una croce a scortare il mio galoppo, non sarà una moneta d'oro a ricompensare il sacrificio, ma avrò in cambio il tuo sorriso, il tuo favore, una promessa di fedeltà incisa indelebilmente nella mente, che un giorno al momento opportuno mostrerò ai molti accorsi con la stessa promessa. L'incontro sarà deciso dalle coscienze riunite, per ovviare alle loro pene, dovranno calpestare i loro fratelli, i loro figli che non sono usciti dal torpore di una vita effimera,superficiale,egoista....sono qui a fare questa promessa, una promessa al mio io, una promessa a te....ci vediamo...buon viaggio cavaliere, che il destino sia scritto di tuo pugno.
lunedì 18 ottobre 2010
Gioco di parole
Ogni tanto l'occhio cade dove non deve cadere, e la mente dove non deve pensare....e con tanto di premessa ora vi aspettate qualcosa di eclatante, quantomeno intrigante, invece beccatevi sto polpettone (leggetelo fino alla fine, potrebbe essere una sorpresa)......"Siglato l'accordo sugli esuberi di Unicredit. Il piano prevede l'assunzioni di 1121 giovani"....fin qui ci siamo, il trionfalismo è garantito, salvo poi leggere che a fronte di queste assunzioni, 4700 "vecchi", nelle diverse modalità vanno a casa. (evvai!)
Questo del resto non scuote più di tanto le palle, siamo in linea all'attuale politica imperialimprenditoriale, la cosa che mi lascia allibito è un periodo, apparso in un primo articolo del sole 24 ore, e poi misteriosamente svanito, ma ancora riportato (non so per quanto) sull'Ansa, che recita così....."E' stato ottenuto, dopo ore di discussione, anche l'impegno dell' azienda a privilegiare le assunzioni dei figli dei dipendenti con due vincoli legati alla laurea e alla conoscenza della lingua inglese. Unicredit non ha invece accettato l'idea di un' assunzione automatica dei figli dei propri dipendenti destinati al prepensionamento".
Sogno o son desto? Il passaggio di consegne istituzionalizzato in un accordo sindacale come se fosse ereditario? Che vuol dire "privilegiare"?...pensate ciò che volete, ma pensate.
Questo del resto non scuote più di tanto le palle, siamo in linea all'attuale politica imperialimprenditoriale, la cosa che mi lascia allibito è un periodo, apparso in un primo articolo del sole 24 ore, e poi misteriosamente svanito, ma ancora riportato (non so per quanto) sull'Ansa, che recita così....."E' stato ottenuto, dopo ore di discussione, anche l'impegno dell' azienda a privilegiare le assunzioni dei figli dei dipendenti con due vincoli legati alla laurea e alla conoscenza della lingua inglese. Unicredit non ha invece accettato l'idea di un' assunzione automatica dei figli dei propri dipendenti destinati al prepensionamento".
Sogno o son desto? Il passaggio di consegne istituzionalizzato in un accordo sindacale come se fosse ereditario? Che vuol dire "privilegiare"?...pensate ciò che volete, ma pensate.
venerdì 15 ottobre 2010
La democrazia.....
Si riempiono la bocca con la democrazia, ne spargono le sementa nei campi dell'ignoranza , ne mostrano i frutti con orgoglio, li fanno assaggiare ed odorare per portarti all'overdose. Siamo talmente stracolmi di democrazia che ormai non la si riconosce neanche, se ne scrive e se ne parla, la si mette in dubbio, se ne scova l'ardire, se ne fomenta la fiamma tanto da provocarti un'ustione in caso di contatto. Ne ho piene le scatole di questi buonismi coatti, di false ideologie esportate per le esigenze più impellenti, dove la colpa della crisi è da imputare alle etnie d'esportazione e non dai signorotti seduti sulle comode poltrone, dove nascono come funghi organizzazioni umanitarie e un altro signorotto come George Soros ha annunciato qualche settimana fa che "starebbe" donando 100 milioni di dollari a Human Rights Watch, a condizione che questa ONG trovi ulteriori donatori per altri 10 milioni di dollari l’anno, salvo poi accorgersi che per mantenere questi apparati "umanitari" si spendono altrettanti soldoni relegando l'azione stessa ad una semplice quanto complessa operazione di interscambio commerciale, atto a piazzare i "prodotti" da smerciare. Siamo cosi democratici che i candidati alle elezioni sono secondo il presidente dell’Antimafia Giuseppe Pisanu cosi definite.... "le liste sono gremite di persone che non sono certo degne di rappresentare nessuno"....e ultimamente mi rendo conto che durante la mia doccia rilassante l'acqua scorre molto più democraticamente a mo di ruscello montano in attesa di esser privatizzato.....ah! orsù dunque destati dal torpore democrazia mia.
P.S.
La democrazia...« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »...Walt Whitman
P.S.
La democrazia...« Spesso abbiamo stampato la parola Democrazia. Eppure non mi stancherò di ripetere che è una parola il cui senso reale è ancora dormiente, non è ancora stato risvegliato, nonostante la risonanza delle molte furiose tempeste da cui sono provenute le sue sillabe, da penne o lingue. È una grande parola, la cui storia, suppongo, non è ancora stata scritta, perché quella storia deve ancora essere messa in atto. »...Walt Whitman
martedì 12 ottobre 2010
ITALIA - SERBIA
Non capisco lo stupore.....non comprendo lo sgomento....il pianeta evidenzia sani ed ordinari squilibri....e il calcio grande focalizzatore non può che esserne compreso.....il mondo non è suddiviso in compartimenti stagni ed in questo caso è stato utilizzato questo grande palcoscenico mediatico, per apporre un "accento" che altrimenti non sarebbe stato notato.....ogni gesto eclatante non è mai casuale....ora pensate comodamente a tutto il resto. Buonanotte

lunedì 11 ottobre 2010
L'eleganza di un polpo
Nei fondali marini, che nelle memorie adolescenziali occupavano la parte oscura, ora sono il lato "illuminato" dove l'attesa per la successiva immersione ti rende trepidante ed ansioso, mi ritrovo continuamente tra piedi anzi tra pinne, maschere erogatori e via discorrendo (su gentile concessione del nostro diving di fiducia). La bellezza del tutto si amplifica quando il glug glug della discesa si fa più frenetico, il gorgogliare delle bolle cariche di aria è l'unica musica che si sente mentre il respiro ti accompagna, nel turbine delle emozioni arrivi all'ancora, l'unico "ancoraggio" che ti resta al mondo in superficie.....e ti senti un intruso. Sono un essere umano, senza branchie e mani palmate, nuoto con l'attrezzatura attento nel non consumare in fretta l'aria e mi domando, ma perché non scappano sti pesci, perché mi guardano strabuzzando gli occhi? Che domande del cavolo....si continua in sinergia con il tuo compagno d'immersione e senza perdere d'occhio la cordata che ti precede, tra un anemone una perchia, uno scorfano abilmente mimetizzato e la pinnata in testa dell'altro sub vorresti fare un foto da incorniciare, ma non ho la macchina, che disdetta, però ve la voglio far immaginare...chiudete gli occhi...nella spaccatura aperta nella roccia un'aragosta fa capolino con le antenne in movimento in compagnia di una piccola stella marina, tutto dietro il vetro della tua maschera mentre centinaia di bollicine scappano verso l'alto alla ricerca della libertà....le richiamo, urlo non andate è qui la libertà!!!
venerdì 8 ottobre 2010
Ipocrisia all'Occidentale
Sembra il titolo del succoso nuovo piatto offerto in un ristorante trendy e ben frequentato (poi cazzo vorrà dire) di una città italiana, dove il rosso sfumato delle decorazioni non sgorga dall'ultimo comunista in giro per il territorio, ma dagli accordi siglati con i compagni Cinesi. In perfetta sintonia con il mondo, dopo aver posizionato lanterne rosse sui Fori Imperiali di Roma ed illuminato il Colosseo di rosso con dedica, probabile omaggio al premier cinese Wen Jiabao in visita in Italia.....mentre in una conferenza stampa da ipnosi si elargiscono miliardi di euro di accordi economici, quei tanto asfissianti giornali nostrani sempre vivi nella ricerca del particolare non si sono accorti che quel rosso ha il sapore del sangue. Proprio in quel momento a migliaia di chilometri di distanza, nella colorata Norvegia, un manipolo di "saggi" donava il premio Nobel per la pace a Liu Xiaob noto sovversivo terrorista cinese condannato a 11 anni di carcere per aver osato liberare dalla propria mente la parola Democrazia. Sinceramente ne ignoravo l'esistenza, ma come successe in occasione del carro armato fermato con la busta della spesa in piazza Tien a Men nel 1989 la cosa non mi lascia che favorevolmente sbalordito e arricchisce i miei pensieri, ma come in quella funesta occasione non vorrei che si perdessero le tracce del giovane studente e del militare alla guida del carro armato. Prosit!!!
sabato 2 ottobre 2010
La gioia di essere
Mi sento come una grossa spugna imbevuta delle nostre nefandezze, di quelle inconfessabili voglie di gloria e ricchezza che costantemente non abbandonano mai le nostre menti, vorrei esser strizzato con forza e perdere tutto quel succo malsano che mi è stato riproposto dall'inizio della mia vita. Se avessi capito una infinitesima parte di ciò che mi circondava, ora potrei proporre un nuovo me stesso. Eppur son felice di esser quel che sono, ma la quotidianità mi addolora, mi porta verso lidi privi di vita, non è un dolore personale perché forse ho capito ciò che mi circonda e averlo capito mi rende irrequieto, intransigente, poco incline nell'assecondare le superficialità. Siamo parte integrate di un sistema, che fagocita di volta in volta le parti che giudica superflue, dopo averle sfruttate a dovere, e io come te che stai leggendo, non puoi dire di non essere colpevole, lo siamo tutti. Soliti discorsi qualunquisti e generici che non colgono il punto, ma che cavalcano i sentori di malsanità che ci circondano, ma sbatterlo in faccia da un effetto diverso al qualunquismo perché sei chiamato in causa, se non lo fa preoccupati, e non puoi esimerti almeno in questo. La gioia interiore proviene da questa consapevolezza, quella di capire, di continuare a capire, di ricercare non solo fuori che essere felici non è una condizione di stato, ma un sentimento.
lunedì 27 settembre 2010
Lavoro

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lavoro
giovedì 23 settembre 2010
Incatenati

Spezziamole queste catene....
lunedì 20 settembre 2010
Cercasi..... RISPETTO
Rispetto per chi fa il barista
Rispetto per chi lavora nei campi
Rispetto per i medici e infermieri che operano coscienziosamente
Rispetto per chi opera nel sociale senza secondi fini
Rispetto per le forze dell'ordine che ti rispettano
Rispetto per le famiglie che si barcamenano nel far quadrare i conti
Rispetto per chi studia con passione
Rispetto per chi si impegna nella realizzazione dei sogni
Rispetto per chi ama gli animali
Rispetto per chi ama la natura
Rispetto per chi ama
Rispetto per chi fa l'amore
Rispetto per chi fa sesso
Rispetto per chi fa l'amore
Rispetto per chi fa sesso
Rispetto per chi crede in un Dio
Rispetto per chi crede nella cultura
Rispetto per chi prende coscienza di se stesso
Rispetto......
Rispetto per questa vita, e per tutto ciò in cui si crede...se ne trovate in giro fate un fischio.
mercoledì 15 settembre 2010
La donna in metropolitana
Un giro in città vale la pena di esser vissuto, assaporato, odorato...qui le fragranze si fondono nel rarefatto, passano nel fresco profumato, finiscono in quel olezzo stile stalla del metrò, e proprio del metrò vorrei parlare. Muoversi negli ingorghi cittadini non fa mai bene, e il metrò è diventato un vero e proprio luogo dove il tempo trascorre all'insaputa del viaggiatore. Ogni città ha il suo stile i suoi passeggeri le sue metodologie, ma la cosa che mi è saltata all'occhio frequentando i vagoni negli orari di chiusura degli uffici e negozi o più in generale nelle ore serali è che molte donne, un'altissima percentuale, leggono beatamente un libro o una rivista creando intorno alle loro figure un alone di impenetrabile disinteresse verso tutto ciò che le circonda, una sorta di muraglia protettiva o desiderio di passare del tempo con loro stesse prima di rientrare a fatica agli impegni casalinghi, che in molti casi non ritrovano l'aiuto del compagno, dei figli o del marito o vanno a cozzare contro le insofferenze di genitori invadenti privi di ogni sensibilità. Il metrò con la sua corsa arriva a destinazione portando con se un pò di quelle donne silenziose e sofferenti che attenderanno il giorno seguente per immergersi nuovamente nelle loro storie.
P.S.
Un pensiero a quelle donne che troppo spesso non vengono apprezzate, che annullano i loro sogni i loro pensieri per portare avanti sciocchi stereotipi a loro imposti.....essere donna non è un peso di cui liberarsi.
P.S.
Un pensiero a quelle donne che troppo spesso non vengono apprezzate, che annullano i loro sogni i loro pensieri per portare avanti sciocchi stereotipi a loro imposti.....essere donna non è un peso di cui liberarsi.
giovedì 9 settembre 2010
Le tribù del fregio
Le rappresentazioni del potere nei simboli, identificano nel solo possesso un'appartenenza che colloca il possessore nell'elite. Il fregio crea dipendenza, attira il barlume della ragione, ci fa perdere il controllo. Si cerca l'accettazione da parte degli altri o l'ergersi al disopra, e nella miriade di simboli la scelta comporta l'ingresso in un recinto. Ci sono recinti dorati o fatiscenti, ma il concetto non cambia, l'appartenenza è più importante della libertà di essere, di esistere, di portare avanti le proprie idee, perché altrimenti non si viene identificati. Girovagare al di fuori ti fa apparire come un pesce fuor d'acqua ed iniquo alla vita terrena. Questi percorsi preconfezionati sono sempre più evidenti ed attuati inconsapevolmente da giovani, piccoli e piccolissimi, per entrare il prima possibile nel sistema produttivo e garantirne l'espansione e la crescita insensata.
Ci risiamo.....per chi è frequentatore del Blog avrà capito, non parlo di complotti o giù di lì....però avere un'identità, essere unici, credere in se stessi...non vuol dire esser diversi, e per questo non accettati...e poi se anche fosse, fottetevene in fin dei conti non sanno cosa si perdono...
Ci risiamo.....per chi è frequentatore del Blog avrà capito, non parlo di complotti o giù di lì....però avere un'identità, essere unici, credere in se stessi...non vuol dire esser diversi, e per questo non accettati...e poi se anche fosse, fottetevene in fin dei conti non sanno cosa si perdono...
lunedì 6 settembre 2010
Il Caso Sakineh
Secondo il rapporto di Amnesty International, nel 2009 sono state messe a morte almeno 714 persone in 18 paesi e condannate a morte almeno 2001 persone in 56 paesi. Questi dati non tengono conto delle migliaia di esecuzioni probabilmente avvenute in Cina, paese dove le informazioni sulla pena capitale rimangono un segreto di stato. Oltre alla Cina, i paesi col più alto numero di esecuzioni sono risultati l’Iran (almeno 388), l’Iraq (almeno 120), l’Arabia Saudita (almeno 69) e gli Stati Uniti (52). Analizzando i dati, e togliendo Iran e Iraq, paesi chiaramente considerati incivili, mi chiedo, dov'è l'indignazione per Cina, Arabia Saudita, USA? Il caso Ashtiani Sakineh in questione, va condannato a priori perché la vita umana non può essere spezzata per improcrastinabili esigenze religiose politiche o quant'altro, le modalità brutali non ha senso contestarle perché è il fine ultimo da non considerare. In USA... "I politici creano con la pena di morte l’illusione che qualcosa viene fatto per il crimine, o che in qualche modo le persone ‘cattive’ sono messe al sicuro e che la comunità può così stare tranquilla, ma la verità è che i peggiori non muoiono nel braccio della morte, solo i più poveri lo fanno. I peggiori ricevono l’ergastolo o, se hanno molti soldi, non vengono giudicati colpevoli. I poveri sono in genere malati di mente o i ritardati, o i giovani criminali. […] Spesso hanno subito violenze sessuali nell’infanzia, hanno problemi di droga o alcool". A dirlo non è un qualunque attivista per i diritti umani, ma Melodee Smith, avvocata americana esperta in questioni riguardanti la pena di morte, nonché consulente spirituale dei condannati, come la più famosa Helen Prejean, ispiratrice del film "Dead man walking"...citazione di Claudia Cuppini.
Per questo motivo perché non si alza la voce contro quel portatore di santità che sono gli Stati Uniti e tutti gli affiliati del glorioso nuovo ordine mondiale, e proviamo a distogliere quell'avversione negativa, propinata ad oltranza, verso tutto ciò che non è occidentale?
Oppure gli interessi economici sono come sempre l'unico vero cardine che fa muovere le coscienze?
Il Caso Sakineh, mi auguro che sia ritrattato e mai più riproposto, e il lieto fine sia il vero unico obiettivo, non vorrei che una sua strumentalizzazione sia additata a supporto di tesi antiraniane ed antislamiche.....ma voi ci credete veramente?
venerdì 3 settembre 2010
Democrazia
Ci sono attimi....in verità assai lunghi....che penso alla democrazia come una ingegnosa forma di soggiogazione....
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giovedì 2 settembre 2010
Il Colonnello in groppa al Cavaliere
lunedì 30 agosto 2010
Rimodulazione del pensiero
Per evolvere e progredire non bisogna fare cose eclatanti, ma uscire dalla stagnazione e riformulare idee già presenti, riordinandole per rendere tutto più fluido. E se questo Blog è la mia mente, o meglio una sua piccola parte aperta al pubblico, i contenitori in cui vanno a fluire i post sono troppo vaghi ed abbracciano uno spettro troppo ampio, direi quasi confusionario....quindi vi chiederete...e allora?...Nuove etichette identificative per selezzionare meglio gli argomenti, e vomitarci dentro tutto quanto, così facendo non calpesterete il maleodorante intruglio, ma potrete osservarlo ed evitarlo in quanto accuratamente depositato nelle apposite etichette....
1)politica, attualità, economia
2)uomini, storie, pensieri
3)libri, viaggi, curiosità
4)amore, sesso, emozioni
1)politica, attualità, economia
2)uomini, storie, pensieri
3)libri, viaggi, curiosità
4)amore, sesso, emozioni
sabato 28 agosto 2010
La vita è una puttana.

Poi la mattina dopo mi alzo, e il vuoto non c'è, perchè...perchè...non c'è!!!....Semplice è invaso dal nostro prostituirsi giornaliero alla vita, quella vita che abbiamo trasformato in una....puttana!
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pensieri
giovedì 26 agosto 2010
Il peso della cabeza
La felicità non è uno stato da raggiungere, ma un sentimento che vive dentro di noi...non lo si può guadagnare con il materialismo....forse è questo uno dei problemi fondamentali che inibiscono il suo raggiungimento. Ogni tanto ci si ferma, per tirare un po' le somme, in questo caso il Blog prende vita, e all'atto della sua nascita la "corrente" è stata vaga, approssimativa, qualunquista....ora mi fermo guardo indietro e il tempo ha occupato nuove caselle di questo contesto, portando alla luce quel che vive dentro il mio spirito...tramutare questo rancore, questa rabbia e forza, in qualcosa di propositivo...dove la condivisione, lo scambio di opinione non deve essere virtuale, ma concreta, partendo da questi post. Il commento, la discussione aperta ad una vasta platea, non può che essere positiva...ma remore ingiustificate e paure insensate frenano la voglia e il desiderio. Le critiche stimolano la crescita, ed io in questo senso mi sento ancora nella fase adolescenziale. Caotico, lunatico, un po istrione di questo palcoscenico, rimetto a voi le feroci sentenze, in attesa di un cordiale riscontro.....magari solletico le fantasie più recondite, e le paure nascoste, le esperienze inimagginabili e tutto quello che vi passa per la cabeza....
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il punto
venerdì 20 agosto 2010
Perchè gli ebrei iraniani stanno meglio dei palestinesi di Gaza
L'articolo è riportato nella sua integrità da www.ComeDonChisciotte.org....Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno celermente rimosse. Questo è un modo per osservare il mondo da altri punti di vista, mantenendo un'indipendenza ed una integrità caratteristica di ogni singolo, quindi ribadisco il concetto, che quel che scrivo o riporto non è verità assoluta, ma una riflessione è gradita.....buona lettura.
DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
Vivere nella dignità con i benefici della cittadinanza
25 000 Ebrei vivono in Iran. È la più grande popolazione ebraica nel Medio Oriente fuori da Israele. Gli Ebrei iraniani non sono perseguitati, né subiscono abusi da parte dello stato, anzi, sono protetti dalla Costituzione iraniana. Sono liberi di praticare la loro religione e di votare alle elezioni. Non vengono fermati e perquisiti ai posti di blocco, non vengono brutalizzati da un esercito di occupazione, e non vengono ammassati in una colonia penale densamente popolata (Gaza) dove vengono privati dei loro mezzi di sussistenza di base. Gli Ebrei iraniani vivono nella dignità e godono dei diritti della cittadinanza.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è stato demonizzato dai media occidentali. Viene definito un antisemita e il “nuovo Hitler”. Ma se queste teorie sono vere, perché la maggioranza degli Ebrei iraniani ha votato per Ahmadinejad alle recenti elezioni presidenziali? Potrebbe essere che la gran parte di quello che sappiamo su Ahmadinejad altro non sia che voci senza fondamento e propaganda?
Questo estratto è stato pubblicato in un articolo della BBC:
“l’ufficio di (Ahmadinejad) ha fatto una recente donazione di denaro all’ospedale ebraico di Tehran. È solo uno dei quattro ospedali di carità ebraici in tutto il mondo ed è finanziato con le sovvenzioni della diaspora ebraica – una cosa straordinaria in Iran, dove persino le organizzazioni di aiuto locali hanno difficoltà a ricevere sovvenzioni dall’estero per timore di essere accusati di essere agenti stranieri”.
Quando mai Hitler ha donato denaro agli ospedali ebraici? L’analogia con Hitler è un tentativo disperato di fare il lavaggio del cervello agli Americani. Non ci dice niente di come sia realmente Ahmadinejad.
Le menzogne su Ahmadinejad non sono diverse da quelle su Saddam Hussein o su Hugo Chavez. Gli Stati Uniti e Israele stanno cercando di creare la giustificazione per un’altra guerra. È per questo che i media attribuiscono ad Ahmadinejad di aver detto cose che non ha mai detto. Non ha mai detto di “volere cancellare Israele dalla carta geografica”. Questa è un’altra finzione. L’autore Jonathan Cook spiega quello che il presidente iraniano ha realmente detto:
“Questo mito è stato riciclato a non finire dal momento in cui fu commesso un errore di traduzione di un discorso di Ahmadinejad fatto quasi due anni fa. Gli esperti della lingua persiana hanno verificato che il presidente iraniano, lungi dal minacciare di distruggere Israele, stava citando un discorso precedente del defunto Ayatollah Khomeini, in cui rassicurava i sostenitori dei Palestinesi che “il regime Sionista a Gerusalemme” sarebbe “svanito dalla pagina del tempo”.
Non minacciava di sterminare gli Ebrei e neppure Israele. Stava paragonando l’occupazione da parte di Israele dei [territori] Palestinesi ad altri sistemi illegittimi di governo il cui tempo è ormai finito, compresi gli Shah che un tempo governavano l’Iran, l’apartheid in Sud Africa e l’impero sovietico. Ciononostante, questa traduzione errata è persistita e ha prosperato perché Israele e i suoi sostenitori l’hanno sfruttata per i propri crudi scopi di propaganda”. (“Israel Jewish problem in Tehran, Jonathan Cook, The Electronic Intifada)
Ahmadinejad non rappresenta una minaccia né per Israele né per gli Stati Uniti. Come chiunque altro in Medio Oriente, vuole una tregua dall’aggressione degli USA e di Israele.
Questo [estratto] proviene da Wikipedia:
“Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha mosso accuse di discriminazione in Iran contro gli Ebrei. Secondo tale studio, gli Ebrei non potrebbero occupare alte posizioni nel governo e non potrebbero prestare servizio nei servizi giudiziari e di sicurezza, né diventare presidi di scuole pubbliche. Lo studio dice che ai cittadini ebrei è consentito ottenere il passaporto e viaggiare fuori dal paese, ma che spesso gli vengono loro negati i permessi di uscite multiple normalmente rilasciati agli altri cittadini. Le accuse mosse dal Dipartimento di Stato americano sono state condannate dagli Ebrei iraniani. La Association of Tehrani Jews ha detto in una dichiarazione, “noi Ebrei iraniani condanniamo le accuse del Dipartimento di Stato americano sulle minoranze religiose iraniane, annunciato che siamo pienamente liberi di praticare i nostri doveri religiosi e non sentiamo alcuna restrizione in merito alla pratica dei nostri rituali religiosi”.
A chi dovremmo credere: agli Ebrei che a tutti gli effetti vivono in Iran, o alle provocazioni del Dipartimento di Stato americano?
Ci sono 6 macellerie kosher, 11 sinagoghe e numerose scuole ebraiche a Tehran. Né Ahmadinejad, né nessun altro funzionario del governo iraniano ha mai fatto alcun tentativo di far chiudere queste strutture. Mai. Gli Ebrei iraniani sono liberi di viaggiare (o di spostarsi) ad Israele a loro piacimento. Non sono imprigionati da un esercito di occupazione. Non gli vengono negati né cibo, né medicine. I loro figli non crescono con disturbi mentali provocati dal trauma della violenza sporadica. Le loro famiglie non vengono fatte saltare in aria dagli elicotteri d’assalto che girano intorno alle spiagge. I loro sostenitori non vanno a finire sotto ai bulldozer, né gli vengono sparati nel cranio delle pallottole di gomma. Quando fanno manifestazioni pacifiche per le loro libertà civili non vengono picchiati né vengono usati gas lacrimogeni. I loro leader non vengono perseguitati ed uccisi con assassini premeditati.
Roger Cohen ha scritto un articolo molto attento sull’argomento per il New York Times. Ha detto:
“Sarà che io prediligo i fatti alle parole, ma dico che la realtà della civiltà iraniana nei confronti degli Ebrei ci dice più sull’Iran – sulla sua sofisticazione e sulla sua cultura – di quanto lo faccia tutta la retorica incendiaria. Potrà essere perché sono ebreo, e raramente sono stato trattato con un tale e costante calore come in Iran. O forse mi ha colpito che l’ira per Gaza, sbandierata sui poster e sulla TV iraniana, non si è mai riversata sotto forma di insulti o di violenze contro gli Ebrei. O forse è perché sono convinto che la caricatura di “Mullah Pazzo” dell’Iran e che l’assimilarne qualunque compromesso al Monaco del 1938 – una posizione popolare in alcuni circoli ebraici americani – sia fuorviante e pericoloso”. (“What Iran’s Jews Say”, Roger Cohen, New York Times).
La situazione non è perfetta per gli Ebrei che vivono in Iran, ma è meglio di quella dei Palestinesi che vivono a Gaza. Molto meglio.
Mike Whitney vive nello stato di Washington. Può essere contattato all’indirizzo fergiewhitney@msn.com.
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/whitney08182010.html
18.08.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI
DI MIKE WHITNEY
counterpunch.org
Vivere nella dignità con i benefici della cittadinanza
25 000 Ebrei vivono in Iran. È la più grande popolazione ebraica nel Medio Oriente fuori da Israele. Gli Ebrei iraniani non sono perseguitati, né subiscono abusi da parte dello stato, anzi, sono protetti dalla Costituzione iraniana. Sono liberi di praticare la loro religione e di votare alle elezioni. Non vengono fermati e perquisiti ai posti di blocco, non vengono brutalizzati da un esercito di occupazione, e non vengono ammassati in una colonia penale densamente popolata (Gaza) dove vengono privati dei loro mezzi di sussistenza di base. Gli Ebrei iraniani vivono nella dignità e godono dei diritti della cittadinanza.
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è stato demonizzato dai media occidentali. Viene definito un antisemita e il “nuovo Hitler”. Ma se queste teorie sono vere, perché la maggioranza degli Ebrei iraniani ha votato per Ahmadinejad alle recenti elezioni presidenziali? Potrebbe essere che la gran parte di quello che sappiamo su Ahmadinejad altro non sia che voci senza fondamento e propaganda?
Questo estratto è stato pubblicato in un articolo della BBC:
“l’ufficio di (Ahmadinejad) ha fatto una recente donazione di denaro all’ospedale ebraico di Tehran. È solo uno dei quattro ospedali di carità ebraici in tutto il mondo ed è finanziato con le sovvenzioni della diaspora ebraica – una cosa straordinaria in Iran, dove persino le organizzazioni di aiuto locali hanno difficoltà a ricevere sovvenzioni dall’estero per timore di essere accusati di essere agenti stranieri”.
Quando mai Hitler ha donato denaro agli ospedali ebraici? L’analogia con Hitler è un tentativo disperato di fare il lavaggio del cervello agli Americani. Non ci dice niente di come sia realmente Ahmadinejad.
Le menzogne su Ahmadinejad non sono diverse da quelle su Saddam Hussein o su Hugo Chavez. Gli Stati Uniti e Israele stanno cercando di creare la giustificazione per un’altra guerra. È per questo che i media attribuiscono ad Ahmadinejad di aver detto cose che non ha mai detto. Non ha mai detto di “volere cancellare Israele dalla carta geografica”. Questa è un’altra finzione. L’autore Jonathan Cook spiega quello che il presidente iraniano ha realmente detto:
“Questo mito è stato riciclato a non finire dal momento in cui fu commesso un errore di traduzione di un discorso di Ahmadinejad fatto quasi due anni fa. Gli esperti della lingua persiana hanno verificato che il presidente iraniano, lungi dal minacciare di distruggere Israele, stava citando un discorso precedente del defunto Ayatollah Khomeini, in cui rassicurava i sostenitori dei Palestinesi che “il regime Sionista a Gerusalemme” sarebbe “svanito dalla pagina del tempo”.
Non minacciava di sterminare gli Ebrei e neppure Israele. Stava paragonando l’occupazione da parte di Israele dei [territori] Palestinesi ad altri sistemi illegittimi di governo il cui tempo è ormai finito, compresi gli Shah che un tempo governavano l’Iran, l’apartheid in Sud Africa e l’impero sovietico. Ciononostante, questa traduzione errata è persistita e ha prosperato perché Israele e i suoi sostenitori l’hanno sfruttata per i propri crudi scopi di propaganda”. (“Israel Jewish problem in Tehran, Jonathan Cook, The Electronic Intifada)
Ahmadinejad non rappresenta una minaccia né per Israele né per gli Stati Uniti. Come chiunque altro in Medio Oriente, vuole una tregua dall’aggressione degli USA e di Israele.
Questo [estratto] proviene da Wikipedia:
“Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha mosso accuse di discriminazione in Iran contro gli Ebrei. Secondo tale studio, gli Ebrei non potrebbero occupare alte posizioni nel governo e non potrebbero prestare servizio nei servizi giudiziari e di sicurezza, né diventare presidi di scuole pubbliche. Lo studio dice che ai cittadini ebrei è consentito ottenere il passaporto e viaggiare fuori dal paese, ma che spesso gli vengono loro negati i permessi di uscite multiple normalmente rilasciati agli altri cittadini. Le accuse mosse dal Dipartimento di Stato americano sono state condannate dagli Ebrei iraniani. La Association of Tehrani Jews ha detto in una dichiarazione, “noi Ebrei iraniani condanniamo le accuse del Dipartimento di Stato americano sulle minoranze religiose iraniane, annunciato che siamo pienamente liberi di praticare i nostri doveri religiosi e non sentiamo alcuna restrizione in merito alla pratica dei nostri rituali religiosi”.
A chi dovremmo credere: agli Ebrei che a tutti gli effetti vivono in Iran, o alle provocazioni del Dipartimento di Stato americano?
Ci sono 6 macellerie kosher, 11 sinagoghe e numerose scuole ebraiche a Tehran. Né Ahmadinejad, né nessun altro funzionario del governo iraniano ha mai fatto alcun tentativo di far chiudere queste strutture. Mai. Gli Ebrei iraniani sono liberi di viaggiare (o di spostarsi) ad Israele a loro piacimento. Non sono imprigionati da un esercito di occupazione. Non gli vengono negati né cibo, né medicine. I loro figli non crescono con disturbi mentali provocati dal trauma della violenza sporadica. Le loro famiglie non vengono fatte saltare in aria dagli elicotteri d’assalto che girano intorno alle spiagge. I loro sostenitori non vanno a finire sotto ai bulldozer, né gli vengono sparati nel cranio delle pallottole di gomma. Quando fanno manifestazioni pacifiche per le loro libertà civili non vengono picchiati né vengono usati gas lacrimogeni. I loro leader non vengono perseguitati ed uccisi con assassini premeditati.
Roger Cohen ha scritto un articolo molto attento sull’argomento per il New York Times. Ha detto:
“Sarà che io prediligo i fatti alle parole, ma dico che la realtà della civiltà iraniana nei confronti degli Ebrei ci dice più sull’Iran – sulla sua sofisticazione e sulla sua cultura – di quanto lo faccia tutta la retorica incendiaria. Potrà essere perché sono ebreo, e raramente sono stato trattato con un tale e costante calore come in Iran. O forse mi ha colpito che l’ira per Gaza, sbandierata sui poster e sulla TV iraniana, non si è mai riversata sotto forma di insulti o di violenze contro gli Ebrei. O forse è perché sono convinto che la caricatura di “Mullah Pazzo” dell’Iran e che l’assimilarne qualunque compromesso al Monaco del 1938 – una posizione popolare in alcuni circoli ebraici americani – sia fuorviante e pericoloso”. (“What Iran’s Jews Say”, Roger Cohen, New York Times).
La situazione non è perfetta per gli Ebrei che vivono in Iran, ma è meglio di quella dei Palestinesi che vivono a Gaza. Molto meglio.
Mike Whitney vive nello stato di Washington. Può essere contattato all’indirizzo fergiewhitney@msn.com.
Fonte: www.counterpunch.org
Link: http://www.counterpunch.org/whitney08182010.html
18.08.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI
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mercoledì 18 agosto 2010
Il virus del gioco

"Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame.
Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che
cominci a correre."
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giovedì 12 agosto 2010
Gli alveari estivi

In questo caso, mi sono sentito parte integrante delle operose api, con la differenza che il concepimento finale non è il gustoso miele, ma relax e sollievo per le nostre povere menti stressate. Questo resta nelle buone intenzioni, invece ti trovi difronte un paesaggio surreale, lì tutti ingessati nei cliché della vacanza a tutti i costi, dove le coppie sotto l'ombrellone scambiano sguardi senza proferir parola o sbattono in faccia al compagno/a i propri rancori, dove genitori sopra le righe utilizzano sonori schiaffoni per sopperire ad ataviche frustrazioni interiori, dove per comunicare a pochi metri di distanza l'utilizzo dell'urlo alla Tarzan sia la norma, dove lo scatto che immortala l'attimo è importante per mostrare non per avere un ricordo, dove la ricerca per le carenze ancestrali la si vuole trovare sotto il bagnasciuga, dove l'happy haur serale è alle porte e si corre per prepararsi a puntino alla ricerca dell'acchiappo vincente...Potrei frequentare altri lidi in altri periodi, potreste pensare, e in definitiva vi darei ragione, però mi limito ad osservare e commentare alla mia maniera, perché in ognuno di noi c'è una parte che concorda sulla riformulazione di questo stile di vita. Vi lascio con un aforisma di Sant'Agostino......"Gli uomini se ne vanno a contemplare le vette delle montagne, i flutti vasti del mare, le ampie correnti dei fiumi, l'immensità dell'oceano, il corso degli astri, e non pensano a sé stessi."
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